Di Vincenzo Cimino E Fabio Talucci
L’infodemia è la circolazione eccessiva di informazioni contraddittorie, errate e/o parzialmente errate talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare – tra la moltitudine di fonti – quali siano effettivamente affidabili e comunque validamente testate. Come sostengono i colleghi abruzzesi del Corecom e l’Organizzazione mondiale della sanità, è un vulnus fuorviante specie per i non addetti ai lavori ed alle insidie multimediali: per gli anziani, per i poco tecnologici, per chi non ha tempo e modo di approfondire. Senza tralasciare gli speculatori, che su internet, tendono a mestare nel torbido per portare a termine i loro scopi commerciali e di mercato.
Se va riconosciuto ai social media un ruolo di grande ed importante fonte primaria di informazioni e se da una parte si stanno rivelando un utile mezzo per ridurre le conseguenze negative dell’infezione e fare emergere repentinamente divieti, norme comportamentali e raccomandazioni, dall’altra – in talune circostanze – rappresentano un enorme megafono per amplificare i danni, veicolando gratuitamente e senza controllo disinformazione. Confusione su confusione su suggerimenti pratici, valutazioni sugli effetti sanitari, finti rimedi e false azioni messe in campo dalle istituzioni che creano incertezza e panico tra la popolazione, inducendo a comportamenti ingiustificati, come lo svuotamento di interi scaffali nei supermercati e prodotti farmaceutici (anche nella rete). Di conseguenza, onde evitare di trasformare l’allarme (sanitario e emergenziale) in allarmismo (incontrollato), è quindi importante non lasciarsi contagiare da questa epidemia cognitiva, ma affidarsi alle notizie ufficiali fornite dalle istituzioni.
Per evitare la diffusione del contagio informativo sarà attivata la casella mail alla quale possono essere inviate segnalazioni che il Corecom Molise e l’Odg Molise studieranno, analizzeranno e alle quali risponderanno con dovizia di particolari e immediatezza. Anche per il monitoraggio tv stesso discorso. Par condicio, carta di Treviso (minori), limiti di pubblicità (pubblicità occulta), programmazione obbligatoria (ingombro) sono tematiche affini tra i due enti, che hanno deciso di lavorare insieme, nell’ottica del risparmio e della trasparenza.
E’ il primo caso in Italia ed un elemento fortemente voluto dal presidente dell’Odg Molise perché rappresenta un momento di crescita per l’intera categoria.
Con la firma del protocollo di oggi, Talucci, Cimino, Santimone e Lavanga hanno stretto un legame triennale sotto l’insegna del buon andamento della pubblica amministrazione.