Di Marco Frosali
L’INGRIPPONE: Settima Tappa
Venerdì 27 Luglio 2012.
Ci svegliamo alle 8 nel camping a Verona e, come da prassi (smontaggio tenda, caricamento Sara, colazione e pagamento campeggio), ci accingiamo a partire verso le 9 circa.
L’aria è già bella ‘pesante’, nel senso che fa già abbastanza caldo e, inoltre, l’umidità la fa da padrona!
Dopo essere riusciti a prendere la tangenziale di Verona, ci dirigiamo verso la SS Transpolesana, una arteria molto trafficata e anche abbastanza scorrevole, in direzione di Rovigo.
Anche qui Sara inizia ad accusare i problemi che hanno iniziato ad affliggerla da ieri sera: il faro anteriore, ad ogni buca, si spegne….fino a spegnersi del tutto!
Porc!
Ad una piazzola faccio un necessario pit-stop per controllare i cavetti del faro e dare una spruzzata di disossidante per contatti elettrici che avevo con me, ma nulla!
Si procede a fari spenti…tanto è giorno e, almeno quello posteriore, funziona.
Poco prima di arrivare a Rovigo svoltiamo per Ferrara, prima tappa di giornata, dove arriviamo verso le 11 e con temperature insopportabili!
Parcheggio Sara in un piazzale vicino Porta Reno…
…dopodiché, oltrepassando tale porta, entro nel centro della città!
Ma il Savonarola ci mette in guardia!
Infatti, giunti davanti al loro castello…
…capiamo che oggi gli Estensi, non sono dell’umore giusto!
E contro i cannoni, c’è poco da fare!
Così io e Sara, battiamo in ritirata e ci dirigiamo verso Ravenna!
Il caldo è davvero insopportabile così, sfidando la sorte e gli insetti-bomba (avete mai beccato un moscone su un braccio a 60-70 km/h?), decido di proseguire il viaggio togliendomi l’armat…ehm la giacca da moto!
A circa 20 km da Ravenna, sono costretto a fermarmi a prendere un panino, un caffè e una bottiglia di acqua fresca, dato che la sonnolenza inizia a farsi sentire.
Risollevata un po’ la soglia di attenzione, ripartiamo e giungiamo a Ravenna verso le 14.30, proprio nell’orario più caldo!
Parcheggiata Sara in un parcheggio alle porte del centro, zaino in spalla, parto alla ricerca della tomba del Sommo.
Mi incammino verso il centro…
…e inizio ad addentrarmi in un labirinto di strade, dal quale sembra che non ne uscirò facilmente!
Così, fra le tante chiese che trovo lungo il cammino…
…passo almeno 3 volte, seguendo le indicazioni, davanti alla basilica di S. Francesco…
…sul retro della quale, il Sommo riposa in pace!
Sapevo che si trovasse dietro ad una Chiesa, ma pensavo dietro quella di S. Apollinare!
Dopo aver trovato la tomba, mi avvio zuppo di sudore verso il parcheggio, risalgo in sella a Sara e, sempre senza giacca, riparto alla volta di Cesena.
Più precisamente a Borello, dove vivono i miei zii originari di Gambatesa, dalla quale son partiti 53 anni fa!
Arrivo da loro verso le 16 e subito mi preparano un bel piatto di pasta, insalata, affettati e vino autoprodotto col quale mi disseto, bevendone ben 3 bicchieri!
Chiacchierando al fresco sul retro della casa, mi rendo conto che il posto mio zio se lo è scelto bene: difatti, la collina di fronte casa, ricorda in maniera quasi identica ‘le macchie’ che si trovano di fronte Gambatesa, e nel fondovalle c’è anche il fiume (‘a sciumar!)
A questo punto dovrei ripartire per Bagno di Romagna per pernottare in camping, ma vista l’insistenza dei miei zii, e considerando che già avevano preparato tutto, resto a dormire da loro.
Ne approfitto quindi, visto l’orario (erano le 18 e c’era ancora molta luce), di dare un’ occhiata al faro di Sara dato che l’indomani, sulla Orte-Ravenna, sicuramente si circola in qualche galleria.
Con una bella controllata e individuato il problema, tutto si sistema!
La sera vengono a cena anche Vittorio e Lillino, i miei cugini, che non vedevo da oltre 10 anni e chiacchieriamo un po’ del più e del meno.
A mezzanotte infine, tutti a nanna per la tappa finale di domani!