Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Maurizio Silla
L’ala piccola dei #fioridacciaio: «Ritrovare le qualità in difesa per avere la giusta energia per proiettarci in attacco in transizione»
La sintesi: «È un po’ come se fossimo ad ottobre. Lavoriamo con forza sui dettagli, così potremo costruire il nostro percorso»
La sua carriera – con tanto di fermata nella Wnba – ed i titoli conquistati tra Italia e Belgio, nonché i tanti riconoscimenti ottenuti a livello individuale (non ultimo l’inserimento nella passata stagione nel quintetto ideale della Liga Endesa al femminile in Spagna) ne fanno un autentico punto di riferimento per i #fioridacciaio. Tanto più nell’attuale settimana di sosta della Techfind Serie A1 per la seconda (ed ultima) finestra di qualificazione agli Europei femminili di basket in programma nel mese di giugno tra Spagna e Francia. In casa La Molisana Magnolia Basket Campobasso, infatti, si lavora sodo per quella che sarà la fase centrale della stagione con le sfide in casa con Sassari (il 14) e a Broni (il 21) che potranno fornire un quadro più chiaro alle rossoblù (attualmente none) in vista del rush finale di stagione. Aspetti, peraltro, ben evidenti nelle riflessioni di Julie Wojta, l’ala piccola statunitense delle rossoblù-
DIFFERENT WAY «Ogni gara – argomenta – a questo punto incide e può fare la differenza sul prosieguo della stagione. Da parte nostra, sarà fondamentale provare a risolvere quelle problematiche emerse nelle ultime due gare con Empoli e Battipaglia, cercando di compattarci sempre più, giocando di squadra e tenendo alto il livello della concentrazione».
YESTERDAY MODE Un dettaglio – quello della concentrazione – che per Wojta non è, invece, venuto meno al PalaZauli di Battipaglia, laddove – dopo un primo quarto di assoluta determinazione – le campobassane hanno finito per cedere il passo alle campane.
«Siamo andate in difficoltà nel trovare il giusto ritmo – spiega – ed abbiamo finito per trovarci in confusione. Siamo mancate in difesa, dove abbiamo ben altri standard. Se riusciamo ad essere compatte ed aggressive, abbiamo la giusta energia per proiettarci in attacco usando l’arma del contropiede, che è poi la nostra modalità di gioco più congeniale, riuscendo ad essere sempre molto performanti in transizione».
«Una buona difesa – prosegue Wojta – genera quasi sempre un buon attacco, che è figlio dell’energia con cui ti approcci alla gestione del possesso. Quando tieni sotto il tuo canestro, vuol dire che sei mentalmente connessa alla partita e riesci a gestire appieno la situazione di testa».
COVID-19 FACTOR Una variabile ulteriore, peraltro, nell’attuale stagione nel pieno della pandemia, è quella legata ad un percorso spesso non cadenzato in maniera sequenziale come in passato, ma con un itinerario piuttosto accidentato tra pause ed impegni ravvicinati.
«Questo però – ribatte l’ala piccola delle magnolie – è una problematica che accomuna tutti i team e che ricade, principalmente, sui club a livello di pianificazione. Tra l’altro, a livello generale, è un po’ così per tutti gli sport. Per noi atlete, poi, determinante, da questo punto di vista, gestire al meglio le singole fasi e farci trovare pronte quando siamo chiamate in causa».
PRESENT AND PAST In merito a quello che è stato il suo ritorno nel massimo torneo nazionale Wojta ha un’idea definita. «Senz’altro il Covid-19 ha mutato un po’ l’atmosfera a livello di contorno, ma i valori tecnici sono sostanzialmente gli stessi coi top team come Schio, Venezia e Ragusa sempre in alto, club cui quest’anno si è unita Bologna, e le altre formazioni a recitare il ruolo di outsider con l’obiettivo di crescere sempre più».
METER OF COMPARISON A proposito di raffronti, Wojta traccia anche un raffronto tra il torneo iberico vissuto nella passata stagione e quello italiano in cui è tornata dopo un quadriennio di assoluto spessore tra Lucca e Broni.
«Probabilmente – aggiunge – la Spagna ha un qualcosa in più da un punto di vista tecnico, anche perché c’è un numero più ampio di straniere e le stesse giocatrici spagnole, non a caso al vertice in Europa e nel mondo, così come i loro colleghi maschi, finiscono per giovarne perché chi è in organico deve avere un valore non indifferente».
OCTOBER RED AND BLUE In termini di paragoni, poi, in considerazione delle differenti problematiche fisiche con cui hanno dovuto fare i conti le campobassane, la giocatrice rossoblù dalla divisa numero dieci chiosa: «È come se fossimo ad ottobre. Aver dovuto fare i conti con diverse problematiche, e non vuol essere certo una scusa, ha influito sulle nostre prestazioni, ma pian piano come gruppo assieme al club stiamo cercando di venirne fuori. Del resto, si parte sempre dai piccoli dettagli per arrivare alla realizzazione delle opere più complesse».
PIANO DI LAVORO Con l’allenamento mattutino del sabato ci sarà la conclusione di un ciclo di lavoro settimanale partito mercoledì in considerazione dell’assenza di impegni ufficiali. La squadra avrà due giorni di riposo e da martedì mattina, si ritroverà per preparare il match di domenica contro Sassari nel giorno di San Valentino con palla a due anticipata alle ore 17, su precisa richiesta del team isolano.
EUROPA, EUROPA Belle notizie sul fronte rossoblù arrivano dai match di qualificazione agli Europei di questi ultimi giorni. La pivot Ivana Tikvić ha staccato il biglietto per la rassegna di Spagna e Francia in giugno con la sua Croazia, dando il suo contributo sul parquet nella sfida con la Germania nella bolla di Riga. Per Samantha Ostarello, invece, presenza nel gruppo azzurro in Turchia, senza però scendere direttamente in campo con l’Italbasket pronta a far parte del gran ballo di inizio estate con la ratifica del passaggio all’appuntamento continentale dietro l’angolo.