Di Cesare Scalabrino
IL CONSIGLIO E’ DI LEGGERE BENE L’ETICHETTA E PREFERIRE DI FARE ACQUISTI NEI MERCATI DI CAMPAGNA AMICA
Coldiretti Molise accoglie positivamente l’entrata in vigore dell’obbligo di indicare in etichetta l’indicazione di provenienza su salami, mortadella e prosciutti. “L’indicazione obbligatoria del luogo di provenienza nell’etichetta delle carni suine trasformate – commenta il Direttore regionale di Coldiretti, Aniello Ascolese – contribuirà a sostenere il vero Made in Italy e smascherare l’inganno della carne straniera spacciata per italiana, oltre che sostenere l’economia ed il lavoro del territorio. La norcineria – ricorda Ascolese – è un settore di punta dell’agroalimentare nazionale e regionale fortemente ridimensionato nel corso del 2020 per effetto della chiusura della ristorazione che rappresenta uno sbocco di mercato importantissimo soprattutto per gli affettati”.
L’entrata in vigore dell’etichetta Made in Italy sui salumi, sostiene la Coldiretti, è dunque un momento di svolta per i produttori italiani, duramente colpiti dal crollo dei prezzi dei maiali e dal contestuale aumento di quelli delle materie prime per l’alimentazione degli stessi. Il provvedimento, è inoltre importantissimo per garantire trasparenza nelle scelte ai consumatori che almeno ogni settimana portano in tavola salumi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, ma anche per sostenere gli allevamenti di maiali (in Molise ce ne sono circa 300) messi in ginocchio dalla pandemia e dalla concorrenza sleale.
A preoccupare, su base nazionale, è infatti l’invasione di cosce dall’estero per una quantità media di 56 milioni di “pezzi” che ogni anno si riversano nel nostro Paese e diventano prosciutti da spacciare come Made in Italy. La Coldiretti stima, infatti, che tre prosciutti su quattro venduti in Italia siano in realtà ottenuti da carni straniere, senza che questo sia stato fino ad ora esplicitato in etichetta. L’invito di Coldiretti Molise ai nostri consumatori è pertanto quello di leggere con attenzione l’etichetta e preferire di acquistare i salumi, e non solo, nei mercati di Campagna Amica, come quello di Piazza Cuoco a Campobasso, dove la tracciabilità ed il km zero sono da sempre garanzia di assoluta genuinità del prodotto certificato e garantito dai nostri allevatori e agricoltori.
Come riconoscere in etichetta i veri salumi italiani. – Il decreto sui salumi prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: “Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali); “Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali); “Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali).
Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra UE”. E consentito lo smaltimento delle scorte fino ad esaurimento.
Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: (nome del paese)”.
Per scegliere salumi ottenuti da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia basterà cercare la presenza esclusiva della scritta Origine Italia o la dicitura “100% italiano”.