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Giuseppe Tedeschi: L’Emigrante, Il Salesiano, L’Uomo, Il Desaparecido

Di Associazione Giuseppe Tedeschi

Lettera Aperta

Alla cortese attenzione:
Sindaco Comune di Jelsi
Salvatore D’AMICO

Parroco di Jelsi
Don Peppino CARDEGNA

Scuola di Jelsi “Giuseppe Tedeschi”
Prof.ssa Michelina VALIANTE

E p.c.
Ministero degli Esteri

Assessore Regionale ai
Molisani nel Mondo
Vincenzo COTUGNO

Centro Molisano Monforte
BUENOS AIRES

Asociacion Sant’Ana
di Jelsi – BUENOS AIRES

Scuola dell’Infanzia
967 – Belgrano 960 Don Bosco
Villa Itati – BUENOS AIRES
Prof.ssa Norma Beatriz ALVAREZ

Centro Molisano Sant’Elia
LA PLATA

Oggetto: Giuseppe Tedeschi nato a Jelsi (CB) il 3 marzo 1934 – deceduto a LA PLATA il 2 febbraio 1976. L’emigrante, il salesiano, l’uomo, il desaparecido.

Il 2 febbraio 1976 venne ritrovato nella città di LA PLATA il corpo irriconoscibile ed orribilmente martoriato di Giuseppe Tedeschi, un emigrante di JELSI (CB) che a 16 anni raggiunse con la mamma e i fratelli il papà in Argentina.

Gli studi nel seminario salesiano e la successiva attività pastorale lo portarono in uno dei barrios più poveri di Buenos Aires dove aprì una scuola, un pronto soccorso, delle cooperative, una falegnameria, una biblioteca e in cui accolse profughi, bambini e migranti. Non di rado “Padre Pepe” era costretto a promuovere e guidare lotte sindacali per far arrivare l’acqua o veder riconosciuti diritti elementari ai 40 mila diseredati del Barrios, e ciò lo portò a tornare al laicato e a finire nel mirino di docenti di filosofia che eliminavano, sequestravano, torturavano e assassinavano gli oppositori della sanguinaria dittatura militare.

Nel 45° anniversario di un evento che scosse le coscienze e arrivò a far mobilitare Amnesty International il miglior modo per non smarrire gli insegnamenti di Josè Tedeschi è agire con la sua stessa semplicità con piccoli gesti di sensibilità, solidarietà e umanità.

Per questo come volontari di una microscopica Associazione che porta il suo nome ringraziamo Don Peppino Cardegna, il Parroco di JELSI (CB) che nel pomeriggio lo ricorda, come ogni anno, nella funzione che la cristianità dedica alla Festa della Luce.

Contestualmente vogliamo ringraziare la comunità jelsese che da qualche giorno ha accolto un bimbo di 11 anni nella scuola “Giuseppe Tedeschi”. Antonio è nato in Venezuela, aveva nonni molisani, e negli ultimi due anni è vissuto con la mamma a Buenos Aires. Il 2 gennaio appena atterrato a Roma si è ritrovato con un foglio di via per rientrare a Caracas o Buenos Aires. Sono state ore difficili, la macchina partita da Jelsi è tornata vuota in Molise, e la pandemia non lasciava varcare la dogana. Trascorre la notte su una sedia dell’aeroporto, ma qualcosa si muove e finalmente per qualche settimana si può appoggiare in un centro di protezione umanitaria di Fiumicino. Superate le ultime difficoltà a fine mese Antonio arriva nel paese di sua nonna e subito dopo comincia a frequentare la I° Media.

In queste poche righe vogliamo dire grazie ai familiari di Antonio, alle istituzioni locali, alla scuola e a tutta la comunità di Jelsi per aver aperto le braccia e messo in pratica gli insegnamenti di Giuseppe Tedeschi.

Un esempio di Luce come la Festa cristiana che si celebra oggi. Grazie Jelsi!

Campobasso, 02 febbraio 2021

La Vice Presidente La Presidente Il Presidente Onorario
Anna Spina Lidia De Sanctis Michele Petraroia