Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
Primo Siluro A Segno!
Altro Passo Verso Il Progresso, è stato il sottotitolo di quanto scritto lo scorso diciotto novembre se si fosse parlato di qualcosa accaduta in un paese Civile!
Si tratta invece di quanto può succedere a Gambatesa, dove anche la raccolta dei rifiuti, se pur differenziata, è tale, intendendo la differenziazione che viene fatta dal ‘muinicipio’ in base a chi lecca e chi evita di farlo.
Nella fattispecie, a seguito di quanto pubblicato e richiamato in link sopra, chi scrive ha voluto saggiare le capacità politiche di chi amministra il borgo, dando a questa gente un’ulteriore chance, proprio per permettere ai soggetti in questione di far valere le proprie ragioni, giocando come il gatto fa con il topo prima di mangiarlo: ma che! Se si è tarati, difficilmente si può ‘sbroccare’! Da ‘gatto’, cibarsi di sorci così incompetenti, significa mancare di rispetto anche alla Legge che regola la lotta per la sopravvivenza, dovendo per questo importante motivo preferire le scatolette di umana produzione… In data tredici dicembre duemilaventi, a nome e per conto del proprietario della casa dove vive e dov’è installato il ‘dispositivo della discordia’, il vostro cronista ha scritto via posta elettronica certificata una lettera nella quale lo Stesso ha segnalata la variazione di conferimento dei rifiuti, missiva che ha fatto presente che per effetto di quanto descritto e pubblicato, veniva richiesta la decurtazione del dovuto per la TARI. La “Notifica avvenuta registrazione protocollo n. 12809 del 14-12-2020”, trasmessa mediante il canale da chi scrive utilizzato per contattare il ‘muinicipio’, ha certificata l’avvenuta ricezione della richiesta. L’obbligo di risposta, a sua volta, ha fatto passare le cosiddette ‘feste comandate’, ma con “POSTA CERTIFICATA Prot. N.77 del 05-01-2021 – RICHIESTA RIDUZIONE TA.RI”, la richiesta, giustappunto, è stata rigettata perché il regolamento valido a Gambatesa non prevede simili possibilità. Addirittura, per dare un senso alle fesserie scritte in maniera ufficiale, chi ha redatta tal risposta ha voluto richiamare lo scrivente a consultare il dictat sito sulle pagine istituzionali presenti in Rete, non rendendosi conto, tali burocretini da strapazzo, della pochezza espressa a spese di tutti i contribuenti.
Dunque: ancora una volta la burocrazia l’ha fatta da padrona e nessuno vuole insinuare che ciò sia avvenuto perché il vostro articolista si guarda bene dal leccare le vergogne di chi che sia. Resta però inconfutabile la vittoria di chi, fregandosene di una settantina di euro annui di risparmio che sarebbero sacrosanti da restituire se l’amministrazione di Gambatesa fosse realmente attenta ai progressi in campo ecologico/ecologista e di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ha sparato e colpito nel segno, mostrando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il grado di falsità e malgoverno di un paese che a chiacchiere cerca di tirare a sé nuovi abitanti e nei fatti opera in maniera tale che mostrando situazioni come quella descritta, fa in modo che a risiedere in loco, siano solo coloro che ne traggono guadagno, risparmiando sulle tasse, da altre parti più care.
‘Partecipate’, Gente! ‘Partecipate’!\