Di Stefano Saliola
Out Barichello, Triglia, Roman E Melfi
Prima contro seconda divise da due punti in favore di chi gioca in casa. Manfredonia-Cln Cus Molise, in programma domani pomeriggio alle ore 16 è il big match della quattordicesima giornata del girone C di serie A2. I molisani si presentano alla sfida senza Barichello e Triglia infortunati che si aggiungono a Roman e Melfi già ai box. Alzi la mano, chi in estate avrebbe immaginato di vedere oggi la formazione di Marco Sanginario giocarsi una sfida così importante che vale il primato (seppur parziale) del raggruppamento.
La squadra molisana è stata fino a questo momento autrice di un cammino eccellente con l’unica sconfitta rimediata proprio per mano dei biancocelesti di Monsignori nella gara di andata. Per il resto capitan Di Stefano e compagni sono andati oltre ogni più rosea previsione giocando un bel futsal e dimostrando, settimana dopo settimana, di potersi togliere delle belle soddisfazioni.
La gara di domani pomeriggio è sicuramente di quelle belle da giocare e da vivere. Una gara che il Circolo La Nebbia Cus Molise affronta con la voglia di continuare a volare ma senza l’assillo del risultato. Perché comunque vada la sfida del Palascaloria, il cammino dei campobassani resterà straordinario. “Fortunatamente la situazione relativa agli infortuni di Barichello e Triglia non è grave – spiega il tecnico – pensavamo molto peggio, in realtà non è così. Domani saranno assenti così come Melfi e Roman però ciò che ci preoccupava era il prosieguo del campionato visto che ci aspettano partite altrettanto importanti come quella di Manfredonia”.
Quella in casa della capolista non sarà una sfida decisiva, ma sicuramente bella da vivere e da giocare.
“Gli stimoli sono molti e credo che all’inizio dell’anno se ci avessero detto di giocare per la prima posizione al ritorno a Manfredonia, ci avremmo messo più di una firma. E’ stata una settimana impegnativa, abbiamo avuto poco tempo probabilmente per preparare al meglio una partita così importante. Devo dire che subito dopo Capurso martedì sera nello spogliatoio, il pensiero è andato alla partita di domani. Credo che i ragazzi siano concentrati e consapevoli che ci aspetta una partita difficile per tanti motivi”.
Il Manfredonia è stata l’unica squadra ad avervi imposto lo stop in questa stagione. Ciò rappresenta un motivo in più per fare grandi cose in Puglia.
“Sicuramente sì. Dall’inizio dell’anno, amichevoli comprese, abbiamo sbagliato un tempo, il secondo contro il Manfredonia. Lo abbiamo sbagliato noi per la bravura degli avversari. Però è un motivo in più per fare bene, c’è voglia di riscattare quella prova opaca fatta in casa. Non sarà facile, lo sappiamo e ci prepariamo ad una battaglia sportiva”.
La vittoria del campionato non è un vostro obiettivo ma essere a due punti dalla vetta che effetto fa?
“Fa un effetto positivo. E’ chiaro che le squadre si fanno con budget alla mano e il nostro non dice che siamo costruiti per vincere. Non abbiamo dei cambi in ogni ruolo e spesso dobbiamo fare i conti con problemi di organico. Ovviamente nello spogliatoio non ci poniamo limiti, giochiamo ogni volta per portare a casa la vittoria, cosa che siamo stati bravi a fare su parecchi campi e sul nostro rettangolo di gioco. Siamo anche consapevoli di non essere una battistrada ma ogni nostra prestazione ha una costante che si chiama sofferenza. Abbiamo sofferto a Capurso, a Pistoia, però il saper soffrire e portare a casa un risultato positivo, è una qualità importante per una squadra. Cerchiamo di restare con i piedi per terra e fare il massimo ogni sabato. E perché no riuscire a tornare anche da Manfredonia con un risultato positivo”.