Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Antonio Venditti
A Gambatesa Si Vive Così
Creare uno spot pubblicitario in favore del ripopolamento del proprio paesello non è facile: meglio operare al contrario anche per via della massima collaborazione locale! I fatti.
Chi è fedele alla lettura di queste pagine, ricorderà quanto scritto a proposito dell’essere ecologisti di chi governa il borgo e chi opera realmente in tal senso. Si è detto pure di gente che prima di cantare da gallo, dovrebbe nascere come pulcino, mettendo però l’accento su una variabile strana, ma purtroppo vera. Nell’articolo richiamato per ultimo, si fa cenno alla discussione che ha visto chi scrive contrapporsi a chi è stato ritenuto un vero amico per una quindicina d’anni, persona a suo tempo leale, ma oggi, forse per i morsi della fame, cambiata completamente. In sintesi, chi si è presentato come tecnico installatore Capace e Sincero nel suo mestiere, avendo avuta la certezza del non aver lavorato per il vostro cronista come operatore per quanto costruito e ripreso nel primo collegamento ipertestuale proposto sopra, (il vostro dice di sapere di impianti termo-idraulici alimentati a gas, qui si sta parlando di pompe di calore che funzionano esclusivamente ad energia elettrica, sistemi ben lungi dai primi in termini di gestione in tutti i sensi), ha fatto ciò che normalmente si può solo pensare, ma difficilmente si riesce a credere praticabile: dal giorno nel quale si è discusso come da secondo link, il soggetto che si ritiene depositario del sapere nell’arte termo-idraulica a Gambatesa, evita chi scrive come la peste e quando lo incontra si guarda bene dal salutarlo e dal rispondere al saluto offerto. Non si sa per ora niente del ‘concorrente’ di questo baldo giovine, altra personcina che pare sia stata in grado di apostrofare chi ha venduti i dispositivi installati in casa di chi vi tedia, cercando d’imporre al venditore i servigi per l’installazione di quanto oggi regolarmente funzionante, adducendo il fatto che per quanto concerne il lavoro: “Prima I Gambatesani”, non importa se questi siano capaci o meno.
A Gambatesa dunque si vive così: si parla di Mafia da altre parti, ma i locali, in tema, sono davvero Maestri e quanto viene scritto oggi è stato già in parte argomento dello sfogo dell’altro ieri, filo davvero rosso che arriverà, per ora, solo fino al prossimo quattro marzo. La cosa che già è possibile anticipare però, si sintetizza nell’ostinazione da parte di chi sta redigendo questo scritto, nel dichiarare ai quattro venti di non aver paura di guappetti di cartone che politici o lecchini dei primi, (gente, i primi, che sanno di essere soli e per questo, pur di venir falsamente attorniati, elargiscono in questi giorni ogni forma di regalie, ovviamente basate sul pubblico danaro), ritengono, (i guappetti), per il loro quieto vivere, di poter dettar Legge, senza considerare che la Legge è ben altro e che altro va rispettato, guadagnandoci non poco anche in termini di vere amicizie perché al di là dei confini geografici di Gambatesa si apre un Mondo…
Magari Solo Evitando Di Pagare Per Farsi Dare Uno Stupido ‘Buongiorno’.