Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Dallo Stesso E Da Stefano Venditti
Lo Voglio Sapere
Le Ultime Vergognose Novità’. – Già chiesto gli scorsi tredici novembre duemiladiciotto, (all’atto dell’assassinio questa voce era stata soppressa), diciassette dicembre duemiladiciotto, diciassette gennaio duemiladiciannove, diciotto gennaio duemiladiciannove, diciassette settembre duemiladiciannove, diciotto gennaio duemilaventi, diciotto marzo duemilaventi e diciassette settembre duemilaventi, senza contare le innumerevoli occasioni di richiamo dell’argomento, oggi, a due anni e tre mesi di distanza da quell’assurda morte, ripropongo pazientemente la domanda: CHI HA UCCISO CARLO CONCETTINI?
Me ne frego dell’abbozzo di processo che non si è tenuto lo scorso sette luglio duemilaventi per difetti di notifiche e chi più ne ha più ne metta; allo stesso modo, mi scivola lo spostamento di cotanta ‘Celebrazione’ al sei ottobre.
Diverso è invece quanto ripreso il successivo ventidue dello stesso mese, quando si è iniziata a delineare la discesa verso la sconfitta per chi si crede immune da giudizi perché ha l’abitudine di sentenziarne, ma si arrabbia all’inverosimile e si offende di fronte al doverne ricevere.
fra i tanti che verranno, ai posteri andrà anche quest’ultimo giorno richiamato come momento di ricordo e di richiesta di giustizia per Carlo e per i tanti Carlo che muoiono o solo restano feriti in maniera più o meno grave, più o meno invalidante, in nome di un lavoro, spesso concesso all’italiana perché così è la vita che però porta alla morte… farsa, quel processo, che se tutti fossero stati ligi al dovere, vale a dire zitti, non si sarebbe tenuto, come già accaduto per simili storture, vedi in basso, patimento sofferto di prima mano da me e dalla mia famiglia, evidentemente cittadini di serie “B”, utili solo a pagare le tasse per costruire i lauti stipendi di gente che ci ha fatto attendere una settimana per riavere le nostre cose, giustificando il tutto col fatto che chi avrebbe dovuto svolgere tali indagini, in quei giorni era in ferie… fatti che alla presenza di un blog o giornale che dir si voglia, sicuramente avrebbero avuto altro epilogo e ristoro per chi non è stato ‘accomodato’, in quanto “quello? Che può fare!”. Me ne sbatto anche del successivo lutto cittadino che tenta di esser utile per lavare zozze coscienze ed abbellire le brutture di comportamenti abietti, vigliacchi e volgari che passerebbero addirittura come forma di beneficenza se non esistessero pecore nere che belano comunque e non accettano di attenersi ai tentativi maldestri, anzi sinistri, di mettere a tacere ciò che deve parlare per via del fatto che chi ha patito non può dire la sua e non importa se nel caso specifico, molto probabilmente, la sua non sarebbe stata nemmeno detta in nome di omertà e mafia, radicate a Gambatesa molto peggio che nelle terre recanti come distintivo tal nomea per tal ‘virtù’!
In nome di tutto il male fatto da uno Stato che basa i suoi poteri su omertà e mafia per l’appunto, con contorno di commemorazioni a base di spumante e pasticcini che si abbinano benissimo al convincere a dimenticare bevendo, ogni pasticcio combinato dallo ‘speriamo che non succeda niente’, come fosse un mantra anche oggi ripropongo per esteso quanto già scritto e ribadito più volte, cosa che andrà avanti fino a giustizia fatta. Invito chi legge però a non fermarsi a quanto già scritto ed ora ripetuto perché la storia nel frattempo a Gambatesa è andata avanti nella maniera più vergognosa possibile, cosa che non sarebbe riuscita nemmeno al migliore dei romanzieri d’ogni tempo.
Buona Lettura.
Se oggi diventa ridondante quanto potrete rileggere cliccando ad esempio qui dopo l’augurio di buona lettura, (non sto redigendo una deliberazione del locale ‘muinicipio’, ma ne sto condannando le gesta), sicuramente ciò non vale per quanto non ancora catalogato e ripreso nelle Brevi Da Gambatesa dello scorso venti novembre, quando, nel richiamare e presentare al mondo il maldestro tentativo di preservare chi è innocente fino a prova del contrario nei tre gradi di giudizio che sono alla base del diritto italiano, da queste pagine ho analizzata la delibera di consiglio n 18, ‘spettacolo’ che avete la possibilità di rivivere cliccando il collegamento ipertestuale appena rimesso all’esame della vostra Intelligenza, o miei quattro lettori. Il naturale prosieguo è dato in questi giorni dalla delibera di giunta n 114 che presenta alla cittadinanza l’“ESAME PROPOSTA Di COSTITUZIONE DELL’ ENTE COME PARTE CIVILE NEL PROCEDIMENTO….. OMISSISS…… DETERMINAZIONI.”, altro documento che richiama massoniche, ma stupide forme di pseudo-protezione di un unico evento che ha colpito il paesello e che non può venir confuso con altri fatti, accaduti vent’anni fa per colpa di chi omettendo di fare il proprio lavoro, oggi si ritiene al sicuro dalla condanna di chi non è proprio voluto crepare come in tanti hanno nel frattempo sperato. Come lo scorso venti novembre e dopo aver chiaramente profetato in faccia all’opposizione che sarebbe stato davvero difficile che chi è sotto processo avrebbe deciso di costituirsi contro la sua stessa persona, tolti i preamboli, ecco il resoconto con l’ovvia aggiunta dei commenti di chi scrive ed una breve considerazione finale:
“… Rientra nella sala il vicesindaco Marco Abiuso ed esce il Sindaco, i presenti restano 2.
LA GIUNTA
PREMESSO CHE:
– in data 12.11.2020 il Consiglio comunale, convocato, su impulso dei consiglieri di minoranza, per pronunciarsi sull’ordine del giorno “proposta di costituzione dell’Ente nel procedimento…con votazione in aula e conseguente delega alla giunta alla nomina del legale”, ne ha deliberato a maggioranza la inammissibilità, trattandosi di materia attribuita alla competenza della giunta comunale;
– pertanto, appare opportuno sottoporre la questione di cui all’ordine del giorno del citato consiglio comunale al vaglio della Giunta Comunale;
CONSIDERATO che
– relativamente al procedimento (…) il Comune di Gambatesa non riveste la qualità di persona offesa tanto è vero che l’Ente non è stato destinatario di alcun atto processuale; – il comune no, ma i gambatesani sono più che offesi dal comportamento di chi, quel comune, lo guida e ne è responsabile anche se dice spesso di non sapere cosa vi accade all’interno, persona che si dice sia sotto processo proprio per fatti successi per sue inadempienze oggettive. –
– nella vicenda di che trattasi, allo stato, non si ravvisano in capo all’Ente gli imprescindibili profili di danno che ne legittimerebbero la costituzione di parte civile; – Chissà chi pagherà a condanna avvenuta… –
– una costituzione di parte civile, in assenza dei presupposti di legge, sarebbe inammissibile ed esporrebbe gli amministratori a responsabilità per danno erariale relativamente a spese legali inutilmente sostenute; – Ovvero: a condanna avvenuta, si allungherebbero i tempi per la costrizione al risarcimento dovuto a chi va ristorato perché è comunque certo che al di là di ogni azione dell’attuale opposizione che potrebbe anche assumere un modus operandi diametralmente opposto a quello attualmente ed ufficialmente dichiarato sul comportamento da tenere in tema, in quanto a non cambiare idea sono solo gli imbecilli o i morti… comunque ci sarà chi continuerà a portare avanti la battaglia, non certo per chi dovrà ricevere il risarcimento di cui al processo, ma per evitare che a pagare non sia chi ha commesso l’omicidio di che trattasi, ma l’incolpevole cittadinanza, in nome del ‘tanto, chi se ne ricorda’! –
– comunque nel nostro ordinamento l’azione risarcitoria può essere alternativamente spiegata tanto in sede penale quanto in sede civile, con la conseguenza che nessun pregiudizio può derivare all’Ente dalla mancata costituzione di parte civile, anche in considerazione della particolare disciplina della prescrizione del diritto al risarcimento da reato; – E qui vedremo quanto sarà Giusta e celere la Giustizia, atteso che senza il ‘silenzio’ più volte auspicato, difficilmente si potrà arrivare a dire: “Ma… è successo qualcosa?”, evitando di pensare che chi è morto, nel frattempo sia in decomposizione. Chi spiega a questa gente che Carlo Concettini non è morto per una parola di troppo, ma perché è stato schiattato per colpe da ripartire secondo la responsabilità ricoperta in ogni ordine e grado, gesto che per il terzo anno, a Natale sta privando una famiglia del suo principale esponente che ha avuta la sola colpa giustappunto, di non rifiutarsi di agire così come la cronaca ha registrato? –
– nella vicenda in questione, stante il rapporto tra l’Ente, gli imputati e le persone offese, a fronte di costituzione delle parti civili, il Comune potrebbe essere evocato in giudizio quale responsabile civile o avere interesse ad intervenire autonomamente nel giudizio in tale veste. – E per fortuna che ciò è stato scritto in un documento ufficiale! –
VISTA la nota a firma dei consiglieri di minoranza del 22.11.2020, acquista al protocollo dell’Ente al n.12081 del 23.11.2020;
VISTO lo Statuto dell’Ente ed in particolare gli articoli 24, comma 4 (competenza a resistere e promuovere le liti), 55 (rappresentanza in giudizio) e 19 comma 3 (rappresentanza del comune);
VISTO il D. Lgs 267/2000;
Tutto ciò premesso e considerato,
Con voti unanimi favorevoli:
DELIBERA
Di dare atto dell’insussistenza dei presupposti per la costituzione dell’Ente quale parte civile nel procedimento di che trattasi; – Presupposti che ci sarebbero, ma che tenerli in considerazione, se da una parte determinerebbero la sincerità d’azione da parte di chi vive di falsità, dall’altra andrebbero contro ogni logica che pretende di allungare i tempi nella speranza che nel frattempo chi porta avanti la battaglia, (non si parla dell’opposizione consiliare perché è già troppo il loro operare), a sua volta lasci questa valle di lacrime e la smetta di dar fastidio a chi credendo di farla franca, in realtà resterà sempre e comunque con addosso la macchia di sozzura, derivata da un comportamento disperato e fraudolento che verrà annichilito solo dalla morte di chi ha commesso il reato di cui trattasi, cosa che si spera arrivi il più tardi possibile e comunque non prima del tredici settembre duemilaquaranta. –
Di demandare ad un eventuale successivo atto della Giunta la decisione circa la costituzione volontaria dell’Ente quale responsabile civile.”
Costituzione ‘Volontaria’ O Per Avvenuta Costrizione?
Sarò Lì Puntualmente Per Ridere E Deridere!
Appuntamento, Per Ora, Al Prossimo Due Febbraio, Ma Prima, A Fra Una Settimana.