Di Marco Frosali
L’INGRIPPONE: Quinta Tappa
Mercoledì 25 Luglio.
La giornata comincia come al solito: sveglia alle ore 8, smontaggio della tenda, caricamento bagagli, colazione, bisogni pre-partenza, pagamento campeggio…e alle 9 in punto si parte!
Il cielo è un po’ nuvoloso, ma sembra reggere.
Ci dirigiamo verso Merano…ma tanto l’acqua la becchiamo lo stesso!
Per colpa delle pompe che innaffiano i vasti frutteti che sono piazzate proprio a bordo strada, per cui se si ha la sfortuna di passare quando puntano sulla carreggiata….vi lascio immaginare le conseguenze!
Procedendo lungo la statale, possiamo ammirare dei bellissimi paesaggi, tipici di queste zone…
…e in poco tempo ci facciamo la Val Venosta!
Giunti nei pressi di Merano, passiamo una strana costruzione…molto simile ad un castelletto con la torre dell’orologio.
Intanto, arrivati a Merano, cerchiamo urgentemente un ufficio postale…nel frattempo, passando per le vie centrali, colgo l’occasione per scattare qualche foto!
Dopo aver perso quasi un ora nel traffico di Merano, intasata peggio di Roma all’ora di punta, proseguiamo verso Bolzano, e da qui verso Trento, dove giungiamo verso le 12 e dove, parcheggiata Sara in prossimità del centro, vado in giro a fare le classiche foto!
Intanto si fa ora di pranzo…e prima di riprendere il viaggio, mi reco ad un bar di fronte al castello del Buonconsiglio, dove pranzo con un bel paninazzo con speck casareccio e formaggio!
Dopo un buon caffè, risalgo in sella a Sara e riparto…stavolta in direzione Riva del Garda!
L’Adige ci accompagna per quasi tutto il viaggio, mentre la statale costeggia l’autostrada del Brennero.
Anche qui possiamo ammirare bellissimi castelli in cima alle montagne…
…mentre dai vasti frutteti (mele), passiamo ai vasti vigneti del Trentino: siamo infatti nella zona di produzione del Merzemino!
Intanto Sara va in riserva e, dopo alcuni km, giungiamo ad un distributore nei pressi di Torbole sul Garda dove, alla pompa accanto alla mia, si ferma un Mercedes (o Bmw oppure Audi…forse un Audi A5) bello grosso, dal quale scende un Tedesco.
Io mi accontento di fare 5 euri di benzina: avevo un pezzo da 50 e provo a chiedere al tizio se poteva cambiarmele.
Chiaramente, avendo un bel portafogli pieno di banconote che sembrava un bancomat, mi cambia la banconota, così che posso mettere altri 5 euro!
Nel frattempo però, noto che il turista ha qualche difficoltà con la selezione della pompa: dalla sua parte non esce il gasolio!
Cerco di capire dov’è il problema: il Tedesco aveva messo 30 euro, ma aveva selezionato la pompa che erogava solo la benzina…la mia!
Gli ho detto (in inglese) di attendere se fosse arrivato qualcuno che doveva fare benzina, di farsi dare 30 euro così che l’altro avrebbe messo benzina dalla pompa che lui, erroneamente, aveva selezionato, in modo tale da reinserire i 30 euro e selezionare la pompa giusta.
Ma il Tedesco, forse perché era sfondato di soldi, ha preferito andarsene e fare benzina da un’altra parte…così…ho cliccato su ‘ricevuta’, ho preso il biglietto…e ho ottenuto un pieno gratis alla moto
Furbizia Italiana vs Superiorità Tedesca 1 – 0!
Intanto arriviamo sul lago di Garda, precisamente a Riva del Garda…
…da qui costeggiamo il lago percorrendo la Gardesana…
…fino a raggiungere Lazise.
Da Lazise, lascio il lago di Garda e mi dirigo verso la ‘fatal’ Verona, dove ho trovato l’unico campeggio che prenota per una notte!
Trovarlo non è abbastanza semplice, anche perché non ho il navigatore (con quello non avrei trovato nemmeno Verona!) però…affidandomi all’istinto e avendo studiato più o meno la zona da google maps (sia lodato!), dopo circa mezz’ora di girovagare, riesco nell’impresa di trovare il campeggio!
All’accettazione chiedo se è possibile pernottare anche la sera successiva: risposta affermativa e destinazione X del giorno dopo resa possibile (per la gioia del direttivo CGPelle!).
Trovo posto nella piazzola 17 (azz’!) e monto la tenda, lasciando Sara scoperta per far raffreddare il motore, anche se…il cielo è un po’ nuvoloso, ma giusto un po’!
Dato che il campeggio si trova nella parte alta della città, la vista è molto suggestiva…
…data l’ora (erano le 19) e la vicinanza al centro storico (davvero a un tiro di schioppo), munito della piantina della città scendo dalla collina di Castel San Pietro e, dopo una scalinata di circa 200 gradini, arrivo a Ponte di Pietra…
…e mi dirigo verso il centro.
La città è, ovviamente, piena di turisti, ma il tempo decide stavolta di fare il dispettoso e inizia a piovere a dirotto…ma io, imperterrito, continuo a vagare per il centro, bagnandomi tutto!
Giungo così in piazza dei Signori…
…dove da un piedistallo, un Dante Alighieri pensieroso mi osserva perplesso, come a voler dire
“Ma chi cazz t’o ‘ffa fa!”
Ma cosa c’entra Dante Alighieri con Verona?
Era un grande estimatore di Can Grande della Scala, un grande condottiero del Medioevo, esponente della nota famiglia degli Scaligeri e Signore di Verona, tanto da essere celebrato da Dante nel XVII canto del Paradiso.
Erano entrambi ghibellini e, quando venne esiliato da Firenze, Dante venne ospitato a Verona da Bartolomeo della Scala, fratello di Can Grande.
Nel fuggi fuggi generale, mentre gli altri cercano riparo con gli ombrelli, nei portoni o sotto i portici, io continuo a camminare…l’acqua m’ a rimbalza!
Io ho scalato il Mortirolo, il Tonale, il Gavia e lo Stelvio…ho paura di 4 stizze!?
Continuando a girovagare nel labirinto di vicoli…
…arrivo ad uno dei principali monumenti della città: l’Arena!
Un anfiteatro romano, molto simile al Colosseo.
Continuo ad addentrarmi nei vicoli del centro storico, e riesco finalmente a trovare la casa di Giulietta che però, essendo le 20 passate, era chiusa!
Ma il famoso balcone sono riuscito a scorgerlo!
Da li continuo a camminare, sempre sotto l’acqua che però aveva iniziato a diminuire, fino ad arrivare nella bella Piazza delle Erbe…
…ricca anche di ristoranti e pizzerie per cui, data l’ora e la fame, mi reco al locale Piazza Erbe 28…
…dove prendo una pizza margherita, ½ l di acqua e…un bicchiere di vino bianco, scelto a caso fra i vari che avevano, il Custoza Monte del Frà…e anche stavolta ho scelto bene!
E per finire…altro piccolo C’ncion con un bicchiere di Sambuca con la mosca!
Ringalluzzito da 2 C’ncion consecutivi, esco dal ristorante (intanto aveva smesso di piovere), e attraversando a ritroso il centro…
e aver percorso i 200 scalini (stavolta in salita!) faccio ritorno al campeggio, dove trovo Sara tutta zuppa di acqua per la precedente pioggia!
Dopo averla asciugata per bene e protetta dalla più che probabile umidità notturna con un telo copri moto, salutato dalle luci del tramonto…
… rientro in tenda e vado a dormire verso le 23, in vista della tappa di domani: destinazione segreta!