Dovute Precisazioni

Di Sara Di Maria

Non era mia intenzione insultare “l’intelligenza spicciola ed essenziale” come qualcuno ha detto.
Forse il concetto di Libertà, da me espresso, non è stato chiaro.

Io non parlavo di libertà in senso lato, il libero arbitrio è un’ utopia persino per l’uomo figuriamoci per un animale.
Le 5 Libertà si riferiscono a delle situazioni valutabili oggettivamente per tutelare il benessere dell’animale.
Se poi vogliamo fare un discorso di etica, sulla questione se è giusto o meno uccidere un animale per i fabbisogni dell’uomo, allora questa è altra cosa.

Vittorio mi chiedeva qual’è il punto di non ritorno in cui non è più necessario portare rispetto all’animale. Ti dico che la legge Italiana tutela il benessere dell’animale fino al momento della macellazione: infatti prima che questa avvenga l’animale viene sottoposto ad uno stordimento proprio per evitare che soffra inutilmente!!

Gli animali destinati alla macellazione nascono e vengono allevati per questo fine ma non per questo devono subire dei maltrattamenti durante la loro vita.
E non si tratta di forme di ipocrisia perchè finchè l’uomo continuerà a mangiare carne e lo stato permetterà di farlo, il nostro compito sarà quello di rendere il meno “infelice” possibile la vita della bestia in questione congedendogli almeno il diritto ad una vita etologicamente e fisiologicamente vicina a quella naturale.
Questa non è una mia opinione tanto per fare del moralismo ma è quello che prevede la legge Italiana!

Per quanto riguarda la questione del “a Capodanno quasi tutto è concesso”, bè qui avrei da ridire in seguito ad un episodio accaduto due capodanni fa quando la squadra della quale facevo parte ha manifestato un modo diverso di festeggiare, modo che è stato stroncato sul nascere dal primo cittadino.

Infine, venuta a conoscenza della nuova ordinaza che vieterà di portare in giro animali a capodanno esprimo la mia solidarietà, ricordando che la tradizione delle Maitunat non prevede l’utilizzo di animali come coreografia.

P.S. Non facciamo nomi di persone che non si sono espresse in merito.