Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
Prima Che ‘Lui’ Si Innervosisca
Nel mondo, c’è chi lo è e chi lo fa. A Gambatesa poi, il discorso non è diverso: c’è chi millanta di essere ecologista per attrarre a sé gli sprovveduti e chi all’ecologia ed alla salvaguardia dell’ambiente tiene per davvero, scovando persino i guadagni collaterali da un atteggiamento da assumere prima che si verifichi quanto esposto nella foto di rappresentanza dell’odierno articolo.
Nella fattispecie, dopo un discreto periodo di rodaggio, di prima mano è possibile testimoniare che cambiare sistema di riscaldamento, oltre ad essere proficuo per il rispetto dell’ambiente, diventa anche salutare per chi fruisce di tali modifiche.
Tutto è nato dopo che chi scrive ha avuto modo di notare che in casa, trasportare legna per riscaldarsi, stava diventando controproducente per gli anziani che giornalmente operavano in tal senso. Passare al gas sarebbe stato superfluo, posto che in simbiosi al vecchio impianto, l’abitazione in questione avesse già installata una caldaia alimentata in quel modo, davvero solo per emergenza, visto che l’utilità di tali dispositivi risulti al quanto simbolica, tanto che dallo scorso dieci settembre, quella ‘comparsa’ è stata posta in quiescenza definitiva. Con l’aiuto di uno dei pochi gambatesani degni di fiducia, chi giornalmente tedia i suoi quattro lettori da questa testata ha pensato di compiere il salto drastico e passare dal riscaldamento a legna, (per altro, a coefficiente energetico massimo, tanto da non poter permettere all’artefice di tal azzardo di fruire del famigerato centodieci per cento nel cambio di sistema), alla pompa di calore alimentata ad energia elettrica, per cui anche le emissioni, se prima tollerabili, ora sono nulle.
Lo svantaggio non è stato da poco, assunto che per un’operazione del genere siano state impegnate diverse decine di migliaia di euro, recuperate a tempo debito mediante il sessantacinque per cento che con calma lo Stato dovrebbe restituire a chi ha fatto tal investimento. Il rimanente trentacinque per cento però, è benedetto da Dio perché già ora sta portando i vantaggi che vengono descritti di seguito.
1°: Da circa un mese e mezzo, chi principalmente aveva il compito di caricare la legna nel termo-camino che fino ad ora ha riscaldata casa, servendo secondo la Legge chi lo ha utilizzato per ben sedici anni, oggi ha cessato l’immane lavoro e se si considera che l’operatore in questione ha la bella età di settantotto anni, ciò non è da poco. In fin dei conti, meglio sostituire il riscaldamento che spendere soldi di ospedale per eventuali effetti collaterali dovuti al lavoro sopra descritto, considerato fra l’altro che la congiuntura attuale, non necessariamente qualificherebbe come sufficiente l’esborso di danaro per far sì che eventuali ospiti presso qualsiasi nosocomio, vengano considerati e rispettati come tali.
2°: La persona in questione, anche grazie a qualcosa della quale si tratterà domani da queste pagine a compendio dell’argomento, dal momento descritto al punto uno, evita di alzarsi alle quattro di mattina per compiere quanto spiegato sopra ed accendere il fuoco per avviare il riscaldamento dei termosifoni nel periodo invernale, dell’acqua calda per tutto l’anno; alzarsi alle sei anche per questa persona è diventato ovvio, con notevole risparmio per la salute individuale.
3°: Come detto, si dà una mano, se pur piccola, alla salvaguardia dell’ambiente, facendolo in maniera seria ed inequivocabile, non come certi personaggi che pur di mettersi in mostra, magari davanti alle telecamere di mamma rai, dicono “Puliamo Il Mondo”, lasciandolo sempre più sporco anche per effetto delle personali ed al quanto insipide parole, “chiacchiere di facciata” che ovviamente restituiscono la loro utilità così come ampiamente dimostrato nel tempo dai fatti e dal vissuto nel borgo.
4°: Qualcosa di contingente, ma realmente utile. Da quando è stato messo in funzione il dispositivo in tema, dall’abitazione presso la quale tutto sta funzionando, sono magicamente sparite le zanzare ed altri insetti che normalmente prosperano là dove l’umidità la fa da padrona, con notevole risparmio di spesa e spruzzi di insetticidi più o meno nocivi per le bestiacce da sopprimere, ma soprattutto per la salute umana. L’azzeramento di quest’altro consumo, va di pari passo con l’eliminazione dell’umidità perché il sistema, così funzionante, porta anche a questa più che gradita conseguenza, se si vuole, non di poco conto.
5°: Il risultato più importante: la soddisfazione che si ottiene permettendo agli anziani di vivere a casa loro, al meglio e senza dover ringraziare nessuno, ma soprattutto senza doversi affaticare a pensare di dover finire in ospizi più o meno annunciati, più o meno presenti in paese, necessari sì, ma per parcheggiarci a suo tempo coloro che con la loro miopia, oltre a distruggere quel poco di umanità ancora presente in mortori come Gambatesa, pensano di campare sulla pelle di chi li ha cresciuti, anziché di restituire a questi ultimi un minimo di rispetto e serenità vera, magari privandosi di qualcosa che alla fine della fiera porterebbe benefici anche a cosiddetti ‘giovani’ che nulla possono sfoggiare di giovanile. A volte, un vero, buon investimento, lo si fa anche pensando di realizzare e realizzarsi con tali considerazioni delle quali andar fieri.
Dunque: L’impresa è completa. Nel centro storico di Gambatesa, alla faccia di chi pretende di comprare/vendere case a un euro, esiste un’abitazione ricostruita da zero, munita di ogni modernità che il mondo d’oggi contempla, casa rimessa su in pietra e con infissi ad alto coefficiente di recupero di energia, montati già dieci anni or sono, da oggi riscaldata con tutti i crismi da un impianto di nuova generazione, ad inquinamento zero, assistito da telecontrollo, il che vuol dire che se per qualsiasi maledizione che la locale invidia dovesse far cogliere a chi ha avuta quest’idea, il dispositivo stesso dovesse fermarsi, nella maggior parte delle condizioni che si possono verificare, il tutto verrà riavviato a distanza, per altro senza ulteriori spese, già incluse nel contratto per la durata di cento anni, quindi, se dio vuole, ben al di là della vita di chi ora fruisce di tal portento. Per questo e viste le “chiacchiere da bar” che da circa sei mesi prosperano nel borgo, secondo le quali “non si è dato lavoro ai gambatesani”, (lo meriterebbero, atteso che ci sia chi pretenderebbe di cacciare dal paese chi vi è nato, leggere qui al paragrafo tre per credere), chi scrive intende ringraziare sì, il tecnico progettista Fabrizio Aceto da Campobasso, certamente l’installatore Donato Mignogna, (MD Impianti), proveniente da Riccia, ma primo fra tutti, ogni ringraziamento va a Pasquale D’Alessandro, Consocio di PANI snc, gambatesano che unitamente ai valenti Lorenzo Croce e Giuseppe Forti, in azione dall’Alto Adige, ha impiantato il sistema composto da due pompe di calore di marca Alpha Innotec con bollitore CitrinSolar apparato che mentre si sta redigendo questo pezzo, dona calore e tranquillità al vostro cronista, alla faccia di chi vorrebbe vederlo morto perché non ringrazia chi non lo merita, ma lo fa di vero cuore e con il massimo della riconoscenza nei confronti di chi ne è degno, a ragion veduta e ben mirata, mettendo in campo una vista invidiabile anche dalla miglior aquila.
E… La Cenere Che Prima Veniva Prodotta In Quantità Industriale?
La Pazienza Dei Nostri Quattro Lettori Non Faticherà Più Di Tanto Nell’Attendere Fino A Domani!
Le Sorprese Non Finiscono Qui!