Di Stefano Venditti
Buongiorno a tutti. E’ da un po’ di tempo che non scrivo articoli su questo sito ma credo che tutti voi sappiate perché. La vita mi ha allontanato dal Molise e da Campobasso, ma non mi ha certo fatto dimenticare gli amici molisani e i progetti molisani ai quali sono ancora profondamente legato. Progetti come questo sito, amici come il Direttore di questo giornale online.
Torno a scrivere per gambatesanews.it perché non potevo non omaggiare, ancora una volta, il talento di u figlio illustre della nostra terra. Uno studioso, un abile linguista la cui fama ha travalicato da anni i confini, regionali, nazionali e europei. Stiamo parlando di Michele Santelia e del suo talento fuori dal comune. Quale?
Per quei pochi che ancora non lo conoscono, il Santelia ha una capacità innata di apprendere, studiare e di conseguenza scrivere in ogni lingua, arcaica o più moderna, che si prefigge di approfondire. Ovviamente il tutto al contrario, giusto per dare più “pepe” alle sue opere d’arte. Ebbene oggi a Michele Santelia è stato assegnato il 16° attestato da parte del Guinness World Records londinese per la sua ultima opera letteraria. Non so al mondo quante persone possano fregiarsi di poter avere una bacheca con tanti record ufficiali del Guinness World Records londinese. Molto probabilmente un record nel record. Ennesima testimonianza di stima verso uno studioso che da continuo lustro alla sua terra d’origine.
Con il Direttore di gambatesaweb.it avevamo creato la rubrica “Il Molise che ti stupisce”, bene questa intervista merita a pieno titolo di far parte di quella rubrica. Mi permetto, ovviamente, a nome mio e dell’intera redazione di gambatesaweb.it/gambatesanews.it, con in testa il Direttore Vittorio Venditti, di inviare i nostri più sentiti e sinceri complimenti a Michele Santelia per la sua ennesima sfida portata a termine.
“L’altro giorno il Guinness World Records londinese mi ha inviato il 16° Certificato Guinness World Records per la mia ultima opera dal titolo “Orlando Furioso Backwards” che ho dedicato a tutte le vittime del Covid-19 – ha rimarcato Santelia -. Proprio nel momento in cui il nostro Pianeta è stato aggredito dal temibile flagello del Coronavirus ho finito di ritrascrivere al contrario l’ultima mia opera dal titolo “Orlando Furioso Backwards”, tratta dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Alla luce di questa dura battaglia che stiamo conducendo contro l’inesorabile, spietato nemico del Coronavirus l’ho dedicata a tutte le nobili ed incolpevoli vittime del COVID-19. A tutti coloro che sono periti, alle persone ignare, ai medici ed agli infermieri, agli operatori sanitari, della Croce Rossa, della Protezione Civile, a tutte le Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, ai Sacerdoti, a tutti i volontari che hanno lottato in prima linea e che in questi bui giorni sono fatalmente periti. La dedica è stata riportata, dietro mie insistenze notevoli, dai giudici del Guinness World Records anche sul 16° Certificato – ha spiegato Santelia -.
Ritengo molto importante dedicare questo mio ultimo record a tutte le vittime del Covid-19 e mi auguro con tutto il cuore che vengano a cessare quanto prima nel prossimo, imminente futuro. Non si può assolutamente morire per un virus. Però questo ci fa capire anche quanto noi uomini siamo fragili e quanto dobbiamo ancora fare per essere più forti, sotto tutti i punti di vista.
Quando frequentavo le scuole medie ero un accanito “fan” – se così si può dire – del grande Alessandro Magno. Lodavo la sua magnificenza, la sua grandezza, il suo splendore. Aveva reso forte la Grecia ed il mondo ellenico in tutto il mondo allora conosciuto. Ebbene, sono rimasto sempre letteralmente allibito dalle circostanze nelle quali era venuto a mancare. Una semplice febbre. Mi sembrava molto banale morire di una semplice febbre come ci dicevano sui banchi di scuola. Adesso capisco che da sempre, fin dagli albori, l’umanità intera ha avuto a che fare con nemici subdoli, molto spietati, che mietono vittime anche tra i più forti, quindi non solo tra i deboli, come usiamo spesso fare noi uomini. Questa è sempre stata per me una grande lezione, morale e soprattutto di vita.
In un mondo a volte ostile, noi uomini dovremmo essere più buoni e più uniti, sempre pronti ad affrontare insieme, vicendevolmente, tutte le sfide e tutte le tensioni che ci avversano – il pensiero di Santelia -. Ma per rendere meno ostile il pianeta Terra che amorevolmente ci ospita da migliaia di anni, dobbiamo soprattutto smettere di offenderlo, di inquinarlo a dismisura, di modellarlo secondo i nostri gusti e le nostre più stupide preferenze, tendenze ed esigenze.
Ho dedicato questo mio record anche alla mia dolce musa ispiratrice Lucia, all’altra figlia Rosa e a mia moglie Maria Antonietta che in questi giorni di isolamento forzato sto riscoprendo sempre e ancora di più, in tutte le loro sfaccettature più autentiche e genuine. In un periodo come questo, in cui quasi tutto ci è stato precluso, forse una nota positiva ci è data dal fatto che le famiglie sono ritornate a riunirsi intorno al proprio desco familiare. In un periodo in cui sono finite le nostre folli corse per andare, magari la sera appena usciti dal lavoro, in palestra, incontrarci al bar con gli amici, fare cenette con i propri gruppi di lavoro o sociali, lasciando a casa i nostri figli e i nostri coniugi. Ed il tutto, purtroppo si è ripetuto freneticamente in questi ultimi decenni. Era quasi scontato anche per il resto dei componenti familiari che il nucleo si sfaldasse per soddisfare magari bisogni non primari ma velleitari, di falsa socialità e chi più ne ha più ne metta. Finalmente, ripeto, questo forse è stato l’unico aspetto del lockdown che adesso, in questi ultimi giorni sta riprendendo vigore. Il riunirsi della famiglia ed il conoscersi meglio, come mai è accaduto finora. Mi auguro di vero cuore che il sacrificio di tutte le vittime del Coronavirus non sia stato vano ai fini della creazione e della condivisione di un nuovo mondo, di un altro modo di vedere ed intendere la vita sul pianeta Terra, all’insegna dell’amore fraterno fra tutti gli uomini – ha dichiarato Santelia -.
Intanto questo temibile killer sta dando il meglio di sé, se così si può dire, anche in questi ultimi giorni. Giorno dopo giorno sono implacabili ed inesorabili i bollettini di guerra che si dispiegano su di noi e si delineano davanti alle nostre menti allibite e sbigottite. Attorniato dal bene, dalla vicinanza della mia famiglia, mi sforzo di essere fiducioso, sono in un certo modo consapevole che ce la faremo, che usciremo da questo turbinoso tunnel. Ci stiamo giocando la partita della nostra vita e dobbiamo stare attenti a non commettere errori che potrebbero costarci caro, anche la nostra stessa esistenza. Mi rendo conto che la nostra è e sarà una battaglia di calma, dove non ne usciranno fuori né vinti, né vincitori. Un nemico invisibile non può essere sconfitto, proprio perché tale, soprattutto da noi umani che aneliamo sin dalla nascita alla materialità delle cose, al dio denaro, al benessere eterno, alla presunzione, mentre l’invisibile fa parte di altre dimensioni, a noi non consone. Non possiamo quindi pensare di sconfiggere il coronavirus con la nostra indifferenza, con la nostra bieca presunzione di sentirci unici ed onnipotenti. Solo unendoci con le menti, visto che per il momento con il nostro corpo, con le nostre mani ci è precluso dal mostro, sono certo che vinceremo questa temibile guerra, poiché tale è, contro un nemico invisibile ed implacabile quale è il Covid-19. Se saremo pazienti e fiduciosi, risulteremo prima o poi inattaccabili, non più contagiabili e questa sarà la nostra grande vittoria – ha concluso Santelia –“.
Pergamena opere al contrario di Michele Santelia
L’Orlando Furioso Backwards è un libro molto grande che ha un peso di 94,90 kg. È composto complessivamente da
– Pagine 2.040
– Parole 271.740
– Caratteri 1.440.907
– Paragrafi 43.621
– Righe 54.964
A tutt’oggi il Santelia ha ritrascritto al contrario 79 enormi volumi relativi ad opere letterarie internazionali nella loro lingua originale straniera o arcaica come il latino, l’etrusco, il cinese, l’ebraico, il geroglifico, l’idioma di Voynich, la lingua Maya, l’alfabeto cuneiforme, l’antico alfabeto Etiopico Ge’ez, la lingua Osca, il linguaggio alieno, la lingua sanskrita, composti complessivamente da
– Pagine 33.409
– Parole 4.398.364
– Caratteri 24.709.210
– Paragrafi 334.964
– Righe 681.904
La Torre di Libri al contrario più alta del mondo denominata “The Tower of Babele Backwards” misura ora 8,07 metri di altezza e pesa 1.164 kg.