Di Monica Surace
È ancora vivo, nella comunità locale, il ricordo di quanto accaduto nella casa circondariale di Campobasso lo scorso 29 ottobre: un detenuto di origine nigeriana ha aggredito 4 agenti della Polizia penitenziaria, strappando con i denti l’orecchio di uno di loro, ingoiando poi il pezzo di carne reciso al malcapitato. Una situazione surreale, di ira e violenza. Una violenza che a quanto pare ha più volte caratterizzato il comportamento dello straniero recluso, che soffrirebbe di una patologia psichiatrica.
In diverse circostanze, tra l’altro, la direzione del penitenziario molisano, avrebbe chiesto il trasferimento del malvivente o comunque cure adeguate al caso.
“Ad oggi, però, proprio il problema dei detenuti psichiatrici resta irrisolto nella maggior parte dei casi, come più volte denunciato dai sindacati – ha sottolineato la consigliera della Lega al Comune di Campobasso, Maria Domenica D’Alessandro – Le carceri, di competenza del ministero di Grazia e Giustizia, vanno rivisitate al fine di risolvere le principali criticità che le attanagliano, garantendo, su tutto, la sicurezza di chi vi opera quotidianamente rischiando la propria vita”.
Proprio per questo, attraverso una interpellanza, l’esponente di centro destra ha sollecitato il sindaco del capoluogo molisano, Roberto Gravina, ad attivarsi prestando particolare attenzione alla casa circondariale del capoluogo.
“Sulla scorta dell’episodio verificatosi nella struttura di via Cavour – ha aggiunto D’Alessandro – è fondamentale che il primo cittadino solleciti il Ministero di competenza ad intervenire o che comunque chieda quale opportuna strada si voglia seguire al fine di tutelare l’incolumità e la salute fisica e psichica degli agenti di Polizia penitenziaria; quali misure si intendano adottare per risolvere la questione dei detenuti affetti da patologia psichiatrica”.