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LA MOLISANA MAGNOLIA, GORINI: «CAMPOBASSO È LA MIA DIMENSIONE ‘AZZURRA’»

DI AREA COMUNICAZIONE MAGNOLIA CAMPOBASSO
(Foto), Di Maurizio Silla

L’eclettica esterna delle rossoblù: «Siamo soltanto all’inizio del nostro processo di crescita, abbiamo ancora tanto margine»
Conquistata da società e pubblico: «Tifosi e dirigenti mi hanno saputo trasmettere calore e motivazioni»

La sua prestazione, sabato, contro Broni è stata una delle chiavi di volta dell’exploit – il terzo stagionale, il secondo consecutivo nella storica stagione d’esordio nella Techfind Serie A1 per i #fioridacciaio – contro Broni per La Molisana Magnolia Campobasso.

Maddalena Gaia Gorini in azione

Maddalena Gaia Gorini, professione playmaker (ma capace, per le sue qualità e per la sua fisicità, di interpretare al meglio anche le consegne negli altri spot perimetrali), ha saputo con la sua determinazione e la sicurezza al tiro essere un riferimento assoluto nella performance del quintetto di coach Mimmo Sabatelli.

CRESCITA FISIOLOGICA Del resto, arrivata in Molise da poco più di una settimana, dopo la gara con Venezia aveva lasciato ad intendere che il gruppo rossoblù aveva in sé tutti i crismi per proseguire in un percorso di crescita che avrebbe potuto regalarsi e regalare soddisfazioni.

«Ritengo che sia un aspetto fisiologico – spiega – perché, pur conoscendoci tra di noi essendoci affrontate come avversarie, era necessario del tempo per trovare la giusta intesa in quello che è poi un effettivo processo di conoscenza».

Gorini difende forte su Parmesani

ECLETTISMO SUL PARQUET Dalla sua, tra l’altro, Gorini ha dimostrato di poter dare un prezioso contributo alla causa nelle diverse opzioni dell’universo ‘esterne’: «Nel mio caso, così come in quello di Marangoni, abbiamo delle caratteristiche che ci consentono di disimpegnarci in diversi ruoli che vanno al di là di quello originario di playmaker e di poterci rendere utili alla causa».

START-UP ROSSOBLÙ Entrando nello specifico del processo di crescita dell’attuale gruppo dei #fioridacciaio, l’esterna rossoblù è chiara: «Siamo all’inizio del nostro processo di maturazione, figlie di queste ultime settimane in cui siamo riuscite a lavorare sodo. Abbiamo tanto margine e possiamo ancora migliorare, continuando a lavorare sodo sulle sinergie».

TIFOSI NEL CUORE Seppur arrivata in corsa, Gorini ha subito avuto il modo di apprezzare il pubblico campobassano seppur in un periodo all’insegna di tante limitazioni che, dopo la capienza contingentata, hanno portato a disputare le gare a porte chiuse.

«I tifosi della Magnolia – argomenta – sono unici. Anche se nel mondo circostante il momento attuale porta con sé tante riflessioni, loro sanno essere sempre presenti, ritagliandosi del tempo per la squadra. Mi hanno inviato diversi input molto graditi, facendomi sentire il loro calore e la vicinanza».

INSIDE TO OUTSIDE In un contesto dominato dalle notizie sull’emergenza sanitaria da Covid-19, fare basket per Gorini «è complicato e al tempo stesso semplice. C’è la difficoltà di dover fare i conti con la preoccupazione per quello che succede nel mondo circostante, oltre che per i propri cari. Contemporaneamente, però, c’è l’universo squadra che è motivo di quotidianità ed anche occasione di sorrisi e socialità con le compagne di squadra, i tecnici e gli altri elementi dello staff ».

VERSO LA VIRTUS In questi giorni, per il gruppo rossoblù, c’è il lavoro di preparazione in vista della sfida interna del prossimo 22 novembre contro la Virtus Bologna vicecapolista.

«Le situazioni vanno prese così come sono – aggiunge Gorini – e questa è una gara cui ci stiamo avvicinando momento dopo momento. La gara del momento è al centro dei pensieri, ma ancora più importante nella nostra mente è il percorso di miglioramento. Questo ci consente di continuare a lavorare con serenità».

CAMPOBASSO, ITALIA In una fase in cui l’universo della pallacanestro femminile tricolore è concentrato sull’avvicinamento dell’Italbasket rosa alle due gare di qualificazione agli Europei con Romania e Repubblica Ceca, l’esterna dei #fioridacciaio vive la sua dimensione ‘azzurra’ (lei che ha già fatto parte della rappresentativa nazionale) all’ombra del castello Monforte.

«Sinceramente non mi faccio pensieri su quello che è oppure che sarà. In questo momento penso a Campobasso, una realtà che mi sta dando tantissimo e non mi fa mancare nulla. Un club fatto di gente con passione e tanto senso umano, dettagli rilevanti, stimoli unici per dare tutta me stessa per questa causa».