Progetti Di Utilità Diffusa. Ovvero: Contentino Per Disoccupati Scontenti

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Dallo Stesso

A Gambatesa Con Qualche Mugugno

Chi dice che se pur ‘partecipanti’, si deve essere per forza contenti? E’ quanto sta accadendo a Gambatesa, a proposito del contentino dato ad un ristretto numero di concittadini gementi e leccanti, il tutto disposto dalla regione che ‘non esiste’ e ratificato dal locale ‘muinicipio’ con vari tempi di digestione del problema, prima con la delibera di giunta n 12, “D.G.R. n. 5/2020 – PIANO REGIONALE PER LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO D.G.R. N. 638/2016 E S. M. E I. CONVENZIONE TRA REGIONE MOLISE E AMMINISTRAZIONI COMUNALI/SOGGETTI ATTUATORI, PER LA PARTECIPAZIONE AI PROGETTI DI UTILITÀ DIFFUSA.DETERMINAZIONI.”, poi, fra l’altro, (evitando di scendere in particolari che abbasserebbero troppo la qualità del presente articolo), con la determina n 118, “MANIFESTAZIONE D’INTERESSE FINALIZZATA ALLA PRESENTAZIONE DI CANDIDATURE DA PARTE DI LAVORATORI DISOCCUPATI PER L’INSERIMENTO E IL REINSERIMENTO SOCIALE DI SOGGETTI MAGGIORMENTE SVANTAGGIATI ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI AD UTILITÀ DIFFUSA – APPROVAZIONE VERBALE E ASSEGNAZIONE PROGETTO”.

Il Nuovo Municipio, del 9 luglio 2014

In sostanza, siccome in paese c’è davvero tanto ‘lavoro’ da fare che non bastano coloro che la mangiatoia ristora e chi vi si aggiunge, ma appartiene a ditte esterne compiacenti, per portare a termine una così grave incombenza, si è pensato bene di dare ad altri sette o otto individui la possibilità di guadagnare qualcosa per operare come chi scrive ha avuto modo di notare in via del Corso, (per i gambatesani: a rue d’u furn), quando durante lo scavo per il ripristino della rete fognante, attorno al preposto comunale, era assembrata una squadra che stando all’osservazione di chi era in compagnia del vostro cronista, si dava una mano fra sé e sé per non si sa bene quale motivo ne a fare cosa. Insomma: attorno a Salvatore Amorosa anche a Gambatesa quel giorno c’erano gli umarell che però, a differenza di quanto accade a Bologna, non erano ne sono anziani pensionati con voglia di guardare ed alla bisogna consigliare, ma in qualche caso si tratta di gente che aveva un lavoro anche a tempo indeterminato, ora perso per le più disparate ragioni, senza però alcuna voglia di riciclarsi mettendo in piazza quel minimo di dignità che spesso salva la vita.

Zappa

Nulla di trascendentale se non fosse per un’insinuazione, sussurrata con insistenza per il paese da ‘Radio Fante’, secondo la quale qualcuno di questi estemporanei ‘impiegati’, pare che si lamenti del ‘rancio’, non considerato “ottimo e abbondante” perché gli stessi soggetti, a loro dire, “guadagnerebbero di più, lavorando in nero”.

E Poi C’E’ Chi Dice Che Il ‘Nero’, In Italia E’ Deleterio…