Di Cesare Scalabrino
Con l’entrata in vigore del nuovo DPCM, che introduce nuove limitazioni anche ai servizi di ristorazione, rischiano la chiusura oltre 5mila agriturismi in Italia, fra cui anche molti molisani. Il dato emerge da un’analisi della Coldiretti sulle conseguenze nelle campagne del nuovo DPCM che individua tre livelli di rischio lungo la Penisola, con limitazioni alle attività produttive e agli spostamenti.
In Molise, regione classificata come zona “Gialla”, l’attività di ristorazione è consentita dalle ore 05.00 fino alle 18.00 con la possibilità della consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22.00 della ristorazione con asporto. Tali limitazioni, pur essendo meno gravose rispetto a quelle previste nelle zone “rossa” e “arancione”, causeranno gravissime perdite economiche anche alle aziende agrituristiche della nostra regione che, essendo ubicate in zone rurali immerse nella natura, spesso lontane dai centri abitati, contavano su una clientela prevalentemente serale. Va da se, quindi, che la chiusura alle ore 18.00 riducendo drasticamente le presenze, mette a forte rischio la tenuta economica delle strutture che non riusciranno più a coprire nemmeno i costi.
Tuttavia, pur di resistere, molti agriturismi di Terranostra e Campagna Amica, si stanno organizzando con consegne a domicilio e asporto. Una soluzione, quest’ultima, adottata anche dall’area food dell’Agrimercato di Campagna Amica di Campobasso dove il giovedì e il sabato (giornate di apertura del mercato) è possibile ordinare e passare a ritirare pasti pronti da asporto.
“Servono tuttavia – afferma Felice Amicone, Presidente regionale degli agriturismi di Terranostra Coldiretti – ristori immediati e un piano che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività che rappresentano un modello di turismo sostenibile con rilevanti ricadute sul piano ambientale ed enogastronomico”.