Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti E Dalle Suonerie Del Telefonino Dello Stesso
(Foto), Di Giacinta Venditti, Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Ringhiera In Bilico A San Nicola
“… Ma… credo che lo sforzo maggiore dovrà essere diretto a diffondere la conoscenza del territorio in modo da attrarre gente ed invogliare anche i privati ad investire nella nostra realtà. …”. E’ il diciottesimo stralcio del comizio finale che chi dice di governare Gambatesa ha tenuto il ventitré maggio duemilaquattordici. Di tempo per conoscere il paese, la vostra ne ha avuto a sufficienza, ma lo ha sprecato ed oggi ne verrà dimostrato uno dei tanti risultati sotto gli occhi di chi vuol vedere.
Questa, è una delle tante ipocrisie che a detta del ‘muinicipio’, non vanno assolutamente ricordate perché il disfattismo porta al sottosviluppo.
Quanto in visione può venir ammirato nelle immediate vicinanze del convento di san Nicola a Gambatesa, per essere più chiari: il reparto femminile nel quale vengono detenute le rifugiate sulle quali campa un gruppuscolo di gambatesani e non, dipende dalla qualifica prestata per tal ‘lavoro’.
Le foto sono state scattate in occasione del lavoro necessario al trasferimento di un contatore idrico, spostato dall’interno all’esterno di un garage di proprietà della famiglia di chi scrive, operazione che per comodità del ‘muinicipio’, verrà addebitata all’utente perché a Gambatesa si usa così.
Di quest’ulteriore problema si riparlerà dopodomani perché oggi si vedrà di risolvere qualcosa di previsto dagli utenti, ma volutamente ignorato da chi gestisce certo ‘lavorare’, cosa che farà divertire non poco chi avrà voglia di ascoltare certi colloqui… Tornando però al tema e mostrato quanto accade normalmente nelle periferie di Gambatesa, sarà il caso di ricordare che queste ‘opere di pubblica utilità’, (altro tema da sviscerare a breve), sono state portate a termine in prossimità delle ultime scorse elezioni,
(qui quanto riferito al tema),
cosa risolta in maniera radicalmente diversa nei luoghi d’interesse di chi fa dell’ipocrisia il personale modus vivendi.