Torniamo A Curarci
12 Ottobre 2020
Premiazione Vincitori Selezione Regionale Premio Oscar Green 2020
13 Ottobre 2020
Mostra tutto

Regione Molise: Col Bollo Auto Ci Provano

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Ma Non E’ Detto Che Ci Riescano

L’ordinaria burocrazia, in una regione che non esiste, trova il suo habitat naturale: Succede ad esempio che nel pagare la tassa di possesso di un autoveicolo, (nel caso sotto inchiesta, di un automezzo ad uso commerciale), per ricevuta venga restituita della carta che non è idonea nemmeno per l’uso post evacuazione. La ‘ricevuta’ in questione, se non fotocopiata, dopo un periodo piuttosto breve di tempo si cancella e risulta illeggibile. Nulla di trascendentale, atteso che i tranelli della stupidità, prevedano anche magari di dover assolvere due o più volte allo stesso impegno, ovvero, questo è lo scotto da pagare all’ecologia spicciola che pervade il cervello dei politici d’ogni risma, soggetti che poi chiedono anche ringraziamenti e là dove possibile, qualche preghiera, ‘raccomandata’ da papa e sottoposti, aborrita dai più, come offesa alla personale intelligenza DI CHI DOVREBBE OFFRIRE QUESTO SUFFRAGIO e soprattutto alla pubblica decenza. Tutto bene?

Molise

Provate in Molise a rivolgervi all’ente preposto all’esazione di quest’ennesima tassa che a tutto serve, tranne che a restituire ai cittadini un servizio denominabile ‘strade percorribili’, o meglio: solo ‘strade’ perché sfido chiunque a definire quanto serve alla comunicazione in una regione che non dovrebbe avere questo titolo, ciò che viene ancora presentato e denominato ‘strade’, magari telefonando al numero che si trova su internet! Se riuscite a farvi rispondere, già è stato fatto un grosso passo avanti. Il bello però deve ancora venire: chiedendo lumi su come recuperare i dati della ricevuta cancellata, viene risposto, (a chi scrive anche in maniera abbastanza piccata), che “non serve perché se non è stato avviato l’accertamento, tutto è in regola!”. Provare a spiegare che magari quella ricevuta è necessaria per contabilizzare quanto speso, diventa una bestemmia da non pronunciare: la risposta è che “non ha importanza; tanto quella che vi mandiamo, non vale come ricevuta perché eventualmente, per un controllo, dovrete esibire la ricevuta originale!”, cosa che dimostra che in Molise non è obbligatorio conoscere l’italiano, tanto non vi capisce nessuno a quei livelli.

E se la giustificazione fosse stata quella vera?
Se l’affermazione fosse chiaramente detta con il “perché non mi fido del fatto che non verrò controllato”?

Sorridere o proprio ridere di gusto sul pensare a quale sarebbe stata la reazione di chi avesse ascoltata una verità così scottante, sarebbe o è da considerarsi legittimo risarcimento?

Senza tirarla per le lunghe, chi si ribassa a portare a termine inchieste di questo tipo, ha comunque tentato di farsi spedire i dati cancellati e la ‘solerte interlocutrice’ ha finto anche di acquisire la casella e-mail del petente/fetente, stupido ingenuo che da venerdì due ottobre scorso sta ancora aspettando il messaggio che per fortuna non serve, in quanto il non fidarsi della pubblica amministrazione, per il vostro cronista è Vangelo, cosa che ha come prima conseguenza il fatto di aver preso il giusto provvedimento a tempo debito, fotocopiando quella carta per ecologisti e di conseguenza ricevendo il danno di aver spesi altra carta, inchiostro e soprattutto tempo per pararsi il deretano dalla beffa della probabile richiesta di ciò che è stato regolarmente pagato, cosa già accaduta circa quindici anni fa, quando, sempre chi vi tedia ha dovuto subire due tentativi d’estorsione, consistenti nell’imposizione del pagamento di una tassa di possesso… per un’auto esente da tal gabella, il tutto, mediante una lettera raccomandata piena di minacce, rintuzzate e restituite ad un allora allibito mittente..

e Se venisse Imposta Oggi Al Firmatario Di Questo Pezzo La Richiesta Di Un Simile Pizzo?