Di Cesare Scalabrino
All’indomani del voto per le elezioni al Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, Coldiretti non si esime dall’esprimere alcune considerazioni sulla vicenda.
“Innanzitutto, l’Organizzazione prende atto della ineluttabilità del risultato negativo, frutto di una serie di spiacevoli episodi succedutisi fino all’ultimo atto, perpetrato dopo la chiusura dei seggi da parte della struttura consortile. Non edificante il comportamento tenuto per tutto il corso della vicenda da parte del Commissario, un perfetto “Ponzio Pilato” dei giorni nostri.
Non è stato – evidenzia Coldiretti – un bell’esempio di competizione. Quando due squadre scendono in campo, non deve accadere che una delle due giochi in dodici…! Questo, se è successo, naturalmente sarà la Magistratura civile e penale ad accertarlo o meno.
Coldiretti ha deciso, così come preannunciato già prima dello svolgimento delle elezioni dell’undici ottobre, di non subire l’arroganza, frutto della certezza di impunità, dietro cui qualcuno ha ritenuto di potersi nascondere, per porre in essere comportamenti illegittimi.
Un ultimo pensiero va alla Regione, il convitato di pietra, inspiegabilmente assente in una vicenda che avrebbe dovuto rappresentare il banco di prova per testare la delicata fase di passaggio dal Commissariamento dei Consorzi, avvenuto nel duemiladiciassette, alla gestione ordinaria. Non possiamo e non vogliamo credere – conclude Coldiretti – che il Commissario del Consorzio di Venafro non abbia sentito la necessità, di fronte alle ripetute istanze presentate da alcuni consorziati, in merito alle anomalie che venivano evidenziate, di informare tempestivamente la Regione, da un cui atto essa stessa riceve la legittimazione a svolgere le proprie funzioni”.