Di Marco Frosali
L’INGRIPPONE: Terza Tappa
Lunedì 23 Luglio.
Dopo la sbornia alcolico-meteorologica-culinaria-emozionale di ieri sera e dopo aver trascorso una nottata tranquilla in tenda, dove ho rivissuto ricordi di infanzia quando si andava in tenda al Gargano e si dormiva sulle brandine o nei sacchi a pelo, la luce che mi sveglia mi fa ben sperare:
il tempo infatti, nonostante qualche nuvolone sui monti volge al bello e così, dopo una abbondante colazione al Bar del campeggio ed espletati i miei bisogni mattutini (!), verso le 10 salgo in sella a Sara e si parte per la terza tappa…una tappa ‘di scarico’ in quanto restiamo in zona, senza fare un grande tragitto (circa 160 km).
Il campeggio è molto tranquillo e frequentato da diversi Guzzisti…soprattutto Tedeschi e Olandesi (strano che proprio i Tedeschi, abituati alle più tecnologiche BMW, apprezzino così tanto le Guzzi…sarà mica che ‘Italians do it better?’): c’è un altro Guzzista solitario (oltre al sottoscritto), la coppia di mezza età in vacanza con camper e Guzzi al seguito…e un padre col figlio di circa 12 anni, in tenda, venuti dalla Germania con un LeMans che non è proprio il più comodo per viaggiare!
Inoltre…la statale rimbomba di bicilindrici!
Partiti dal camping, come prima tappa porto Sara davanti al luogo dove è nata…
…dove una coppia di turisti Inglesi, accettano di buon grado di scattarci una foto!
Avrebbero voluto visitare anche loro il museo che però apre alle 15…solo che a quell’ora dovevano prendere l’aereo a Orio al Serio…ma hanno giurato che prima o poi sarebbero tornati!
Intanto, parto per il tour attorno al Lago di Como, dove Manzoni ambientò il suo famoso romanzo ‘I promessi Sposi’!
Mi dirigo in direzione di Lecco…
…dove ad un certo punto, scorgo un altro famoso elemento trattato nei Promessi Sposi: il tipico profilo ‘a sega’ del monte che sovrasta la città, ovvero ‘il Resegone’!
Lasciato Lecco, procediamo lungo la strada che costeggia il lago, una strada stretta e ricca di curve che ci conduce a Bellagio…
…una cittadina collocata proprio sulla diramazione del Lago, accogliente e molto ben tenuta (da queste parti, i turisti vengono coccolati…a differenza di un certo luogo dove operano certe persone che, evidentemente, in quanto a turismo non capiscono nulla di nulla!).
Nel frattempo però…Sara ha fatto conquiste nel parcheggio: un bel Galletto le inizia a fare la corte!
Riprendiamo il nostro viaggio e proseguiamo il giro attorno al Lago, osservando paesaggi mozzafiato…
…fino ad arrivare a Como.
Però visto che alle 15 dobbiamo stare al museo Guzzi e sono già le 12:30, a Como siamo solo di passaggio…
…e ci dirigiamo così verso la sponda occidentale del Lago, iniziando la sua risalita.
Il paesaggio è sempre molto bello, ma i paesini arroccati lungo le pendici dei monti hanno sempre la stessa conformazione, e le uniche costruzioni in risalto sono, al solito, le varie chiesette!
Ma lungo la strada, giunti a Mezzegra, un cartello attira la mia attenzione: ‘Luogo di evento storico’.
Ma niente niente…seguo il cartello e…
…confesso che, seppur non sia un suo estimatore, un segno di croce per rispetto l’ho fatto comunque.
Continuando il giro…
arriviamo a Dongo (aridaje!) dove Mussolini venne catturato, ma dove io faccio una sosta rigenerante!
Ripartiamo verso le 14 e ci dirigiamo direttamente a Mandello del Lario, percorrendo la superstrada Lecco-Sondrio a circa 90 km/h di media in modo tale che, alle 15.05, con soli 5 minuti di ritardo, arriviamo davanti al grande cancello rosso, finalmente aperto!
E inizia la visita al museo!
In circa un ora e mezza ho potuto ammirare veri e propri ‘cimeli’, a partire dalla prima Guzzi…
…passando via via a modelli più ‘recenti’…
…prototipi…
…modelli da corsa…
…piloti che hanno fatto la storia della Guzzi…
…modelli ‘particolari’…
…spaccati di motori…
…motori interi…
…modelli anni ’70…
…anni ’80…
…anni ’90 e 2000…
…stemmi e gagliardetti…
…fra i quali, quello del mio club di appartenenza, riconosciuto dal Moto Guzzi World Club!
Alla fine del giro, breve visita al negozio interno alla ricerca di gadget…ho comprato una maglietta color crema con la scritta Moto Guzzi sul petto e sulle maniche e un aquila stilizzata sulle spalle.
Uscito dalla fabbrica, rinfrancato dal fatto di avere un…pezzo da museo (!), porto Sara a riposare al campeggio e vado a fare un giretto per le stradine di Mandello…
…imbattendomi in un gioco d’ombra visibile sul Monte Grigna!
Rientro al campeggio per una doccia rilassante e vedo altre 2 Guzzi nuove arrivate: stavolta sono 2 sidecar su base V7 Special del 1972 con targa olandese!
Incuriosito, inizio a chiacchierare (in inglese) con i proprietari intenti a montare un mega tendone simile a quelli da circo, i quali mi spiegano che sono in viaggio da circa un mese durante il quale, partendo dall’Olanda, hanno attraversato e visitato il Belgio, la Francia e la Svizzera…ed ora si accingono a visitare l’Italia!
Ma quante ferie hanno?
Beati loro…io gli ho consigliato di visitare la Toscana, mostrando loro alcune foto di Volterra, Siena, Pisa e S.Gimignano e suscitando il loro interesse.
Dopo averli salutati, mi concedo la doccia e poi a cena al già famoso ristorante.
Sempre menù turistico da 18 euri, ma stavolta prendo:
Primo…
…secondo…
…sorbetto…
…oltre a pane in abbondanza e al classico ½ l di acqua e ¼ di vino rosso, tanto per concludere la serata con un C’ncion e andare a letto verso le 23, che l’indomani c’è il tappone!
A domattina!