Comunicato Dell’Associazione Italiana Persone Down
AIPD Verso La Giornata Nazionale Delle Persone Con La Sindrome Di Down
“Niente ferma un sorriso”: neanche la pandemia, né la mascherina che tutti dobbiamo indossare. E’ questo lo slogan della campagna lanciata da AIPD per la prossima Giornata Nazionale delle persone con la Sindrome di Down, che si celebrerà il prossimo undici ottobre. Una ricorrenza che avrà un “sapore” diverso, ma che non rinuncerà a diffondere il suo messaggio di positività e fiducia nel futuro, anche grazie alle tradizionali tavolette di cioccolato. Quest’anno il cioccolato AIPD sarà distribuito, oltre che presso le sedi AIPD, in molte piazze di città italiane e grazie all’importante sostegno della catena Chef Express, anche in quattordici punti vendita prevalentemente autostradali.
“Niente ferma un sorriso”. Anche quando i dati allarmano e preoccupano le famiglie. E’ il caso del recente studio realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Università Cattolica, dedicato al “COVID-19 e Sindrome di Down”, da cui si evince che il rischio di mortalità per COVID 19 è più elevato per le persone con Sindrome di Down, rispetto alla popolazione normotipica. “E’ uno studio scientifico importante, che non deve destare allarme o suggerire atteggiamenti iperprotettivi, ma indicare una strada agli stessi promotori della ricerca che è quella che AIPD indica da sempre : l’integrazione tra la presa in carico sanitaria specialistica e la presa in carico sociale, afferma la Presidente Nazionale di AIPD Tiziana Grilli – Sappiamo che i nostri figli sono mediamente più a rischio sanitario degli altri, per via di una condizione genetica che li predispone a diverse patologie – continua – Questo vale tanto più nella contingenza che stiamo vivendo, come lo studio ha dimostrato. Sappiamo però anche che quanto più investiamo sul DIRITTO alla cura, sugli interventi educativo/abilitativi precoci, intensivi e continuativi , tanto più le Persone con SD potranno avere buone condizioni di salute, autonomia e una migliore qualità della vita, presupposti fondamentali per una inclusione sociale soddisfacente e per un ruolo di cittadinanza attiva possibile. Sappiamo con certezza, per esempio, che è soprattutto chi vive in uno stato di istituzionalizzazione o in una condizione di isolamento sociale con caregiver anziani ad essere maggiormente fragile. Per questo è importante lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Università Cattolica: perché porta alla ribalta un tema che da sempre ci sta a cuore: occorre che sia garantita una presa in carico sanitaria specialistica a tutte le Persone con Sindrome di Down, su tutto il territorio nazionale senza diseguaglianze tra regioni, long life con particolare attenzione al compimento della maggiore età e all’età adulta. AIPD si impegnerà a tutela di questo diritto esigibile con tutto l’impegno umano e tecnico che la contraddistingue e che mette a disposizione di tutti con spirito di solidarietà e innovazione. Ed è questo il messaggio e l’appello che, in occasione di questa particolarissima Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down, vogliamo rilanciare alle nostre Istituzioni.
Si riparte! Intanto, stanno ripartendo ovunque le attività dell’associazione e gli “Sportelli autonomia”, attivi nelle diverse sezioni territoriali. Fin da maggio molte sedi hanno ripreso le attività in presenza, con l’obiettivo principale di riprendere una vita quotidiana normale”, naturalmente evitando riunioni in posti chiusi, ma incontrandosi all’aperto in piccoli gruppi (un operatore con 3 ragazzi). Ora le sezioni hanno fatto o stanno facendo la sanificazione degli ambienti, ottenendo i certificati di idoneità, hanno acquistato o acquisteranno i termo scanner per la misurazione della temperatura corporea e quasi tutte intendono ripartire nel corso del mese di ottobre.
Lino Guanciale e AIPD, di nuovo insieme. Al fianco dell’associazione, un anno dopo il DownTour del quale è stato testimonial, ci sarà l’amico e attore Lino Guanciale. Quest’anno supporterà una raccolta fondi a favore dell’associazione con una campagna realizzata sulla “piattaforma “Wishraiser”; la raccolta fondi, andrà a supportare la ripresa delle attività dedicate alle persone con SdD, ripresa difficile soprattutto a causa delle restrizioni delle nuove regole imposte dalla pandemia.