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Testi Scolastici: Se Adottati A Gambatesa, INVENDIBILI!!!

Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Dallo Stesso, Marco Frosali E Stefano Venditti

Messi Davvero Male: Pezzenti E Ciucci

Asino

«Per quattro soldi l’Abbecedario lo prendo io», gridò un rivenditore di panni usati, che s’era trovato presente alla conversazione. E il libro fu venduto lì su due piedi. E pensare che quel pover’uomo di Geppetto era rimasto a casa, a tremare dal freddo in maniche di camicia, per comprare l’Abbecedario al figliolo! – Se Geppetto fosse vissuto a Gambatesa, non avrebbe preso un malanno, Pinocchio non avrebbe potuto vendere il prezioso abbecedario per seguire i ‘consigli’ di Lucignolo, i due non sarebbero diventati come chi è proposto nella foto di cui sopra e la ben nota fiaba avrebbe presa tutt’altra piega, magari evitando anche la balena, brutto presagio che in seguito ha regalati al ‘Bel Paese’,

Democrazia Cristiana 1946

prima la bene o male accettabile Democrazia Cristiana,

Movimento 5 Stelle

poi il seriamente deleterio Movimento Cinque stalle: perché?

1 Eurocent

E’ notizia delle scorse settimane: provare a rivendere i testi scolastici utilizzati nella scuola di questo borgo da Sogno è praticamente impossibile, in quanto i libri che i locali studenti di scuola media hanno dovuto comprare per seguire le lezioni in loco, sono stati scelti solo dalla sede di Gambatesa-Tufara, vale a dire che anche le altre sezioni del locale comprensorio scolastico si sono premurate di adottare testi più commerciabili a fine studio.

Gruppo Di Asini

Spesso, anzi, quasi sempre, non è pezzente chi non ha come sbarcare il lunario; spesso, anzi, quasi sempre, non è ciuccio chi per altrui colpe arriva a fine scuola dell’obbligo senza saper ne leggere ne scrivere; spesso, anzi, quasi sempre, è pezzente e soprattutto ciuccio chi s’impone al resto della comunità come ‘Capace’, ma alla fine della fiera non è in grado neppure di disegnare una “O” con il bordo ovvero il fondo di un bicchiere.

Pollo

E’ ovvio che poi si arrivi a far ‘pollitica’ come giorno per giorno viene ricordato da queste pagine! Da decenni, gli studenti sfornati dalla scuola gambatesana vengono additati come i meno preparati e le cause sono tante, fra le quali si può annoverare anche il mancato interesse per la scelta di quegli strumenti che evidentemente non rendono nemmeno a fine corso. Lo dicono i fatti: è capitato a chi scrive, di dover/voler ricomprare quarantadue su quarantacinque libri che sua nipote, (uscita indenne da questa sconcezza che è la scuola di Gambatesa, superate tutte le peripezie che oggi non vengono riprese per carità cristiana, ma che sono vive in archivio), per aiutarsi nel comprare i nuovi testi che le serviranno da quest’anno in ben altro istituto, superiore di nome e di fatto, non sarebbe riuscita comunque a cedere a terzi per il motivo spiegato sopra. La ragazza ha potuto disfarsi di soli tre libri ed avrebbe persi centonovantaquattro euro e ventotto centesimi, (dovendo vendere quei volumi tradizionalmente a metà prezzo), se non si fosse fatto avanti lo zio ‘cretino’ che li ha ricomprati in blocco alla cifra suddetta per passarli nel trita-documenti ed infine affidarli alle amorevoli cure della leccheria durante il conferimento della carta, facendo faticare non poco chi ha rubato l’altrui lavoro, unica alternativa alla catarsi per materiale inutile a parere di chi vi tedia già dal principio, visto che avrebbe fatto, quell’ammasso di carta, il suo ‘Figurone’ anche al macero.

Leccheria

Pensando a chi non dispone di zii ‘deficienti’, viene ‘spintaneo’ chiedersi quanti ‘centonovantaquattro euro e ventotto centesimi’ sono andati perduti fra gli studenti diplomatisi presso la ‘Guglielmo Iosa’ di Gambatesa; quanti concittadini hanno dovuto patire sacrifici e venir beffati da un risultato economico così inconcludente; ma soprattutto:

Il Nuovo Municipio, del 9 luglio 2014

Oltre a ‘Sognare’, che ha fatto la ‘Pollitica’ locale per aiutare concretamente i moderni ‘Geppetti’ e le attuali ‘Fate Turchine’ di cui sopra, aizzando questi genitori a ribellarsi a scelte da spreco, in nome di non si sa bene quali preziosità che hanno regalato e continuano a donare i risultati scolastici descritti sopra?

Sapienza, (Civetta Di Minerva O Atena)

“La scuola italiana serve a chi non ne ha bisogno”, è quanto attori, più o meno Capaci, più o meno Importanti, recitano da tanti palcoscenici dello ‘Stivale’. Insegnare ad un bambino che il miglior Imparare non deriva esclusivamente dal puro nozionismo, ma generalmente è il frutto del personale applicarsi e dall’innata curiosità, più o meno risvegliata in ogni essere umano, essenza stessa della vita di chi incamera l’Ulisse che per questo dorme in sé, è la certezza più vera in un mondo che fa del relativismo più sfrenato, il proprio esistere, cosa che chi non è riuscita a vendere la ‘qultura’ sopra descritta ha fatta sua con più che visibile profitto, fatto che restituisce a chi ha impartiti i ‘sovversivi’ insegnamenti appena enunciati, la più grande soddisfazione regalata dal derivato degli studi in tema, vissuti e mai applicati, se non in questa fortunata e soddisfacente esperienza appena conclusa, almeno a Gambatesa. Visto il sopraggiunto disinteresse per mancanza di ulteriori cavie da prestare alla locale ‘squola’, da queste pagine non si dirà più nulla in merito, lasciando il testimone a chi saprà prenderlo ed usarlo per il proprio bene ed in favore di coloro che magari sputeranno in faccia a chi forse succederà allo sconsiderato che si è occupato fino ad oggi di quest’incresciosa fonte di sviluppo per le future generazioni viventi nel borgo che ha per stemma la gamba, sempre che l’estinzione non si appropri per tempo del mortorio che fa da teatro a quanto si sta scrivendo.

Nel Frattempo, A Gambatesa Si ‘Sogna! Ma Non Si Va Da Nessuna Parte.