Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
Ennesima Minestra Riscaldata
L’argomento ‘telefonia’, vuoi per la passione di chi scrive, o solo perché è sempre attuale, è stato toccato più volte su queste pagine, giornale o meno. Oggi lo si farà in modalità per così dire ‘politica’.
La notizia è a conoscenza anche delle pietre: si vuole riunificare la rete telefonica italiana, dopo che per un quarto di secolo in tanti si sono sbranati per divorarne il meglio, a spese degli utenti che hanno resistito oltre ogni umano limite, per poi modificare il proprio stile di vita ed adattarsi ad essere maggiormente autonomi e sicuramente più avveduti nelle spese, utilizzando la rete mobile che oggi è sicuramente più alla portata di tutti, ma soprattutto più utile a tenere le distanze da coloro che con la rete fissa disturbano e spesso creano anche problemi sociali ai cittadini/contribuenti.
Già di proprietà di quella che si è chiamata in tanti modi, da ultimo TIM, oggi la rete telefonica fissa è stata ampliata e modernizzata da chi si è occupato dalla sua nascita di veicolare l’energia elettrica.
La società madre dalla quale partono infiniti rivoli, ha in sé chi sta portando avanti il progetto e siccome tutto è a buon punto, ecco che arriva chi ci vuol mettere il proverbiale cappello:
La balena gialla, in odor di sfaldamento, da quand’è nata ha sempre considerata la Rete il proprio ambiente nel quale giostrarsi, più o meno in maniera trasparente, per arrivare alla stanza dei bottoni che una volta voleva “aprire come una scatoletta di tonno”, oggi acquisita in modalità ‘Arrigoni’ perché più semplice da prendere per chi fa della mediocrità la propria bandiera. Stando al potere, tante cose cambiano e se poi c’è chi si accorge della fregatura, non c’è niente di meglio da fare per preservare ciò che è stato conquistato, che recuperarne anche il dominio delle armi, in maniera da chiudere il cerchio e vivere felici e contenti.
Il problema però è basato sull’assoluto relativismo che vuole che l’assoluto imposto da chi ‘crede’, in realtà sia del tutto relativo, per cui, nella fattispecie, i pentastelluti hanno dimenticata una cosa fondamentale della vita: chi ha trovato di meglio, di sicuro non torna al peggio. Per essere più chiari: Da qualche mese, Gambatesa è stato ufficialmente dotato di fibra ottica con una banda che è larga solo se la si considera costituita da grassi suonatori. Da quel momento, quasi giornalmente, sedicenti ‘informatori commerciali’, chiamano i locali per comunicare il lieto evento, a loro dire atteso, a parere di chi scrive e non solo, guardato a distanza e con umana compassione. Questi ‘lavoratori’, approfittando del proverbio che recita: “La prerogativa degli stupidi è quella di considerarsi più dritti degli altri”, tentando d’inculcare in chi ha la pazienza di rispondere al proprio cellulare o solo ha tempo da perdere, la ‘Novità’, pretendono poi di aver ragione e si arrabbiano quando trovano chi dice loro di aver eliminato già da più di vent’anni il telefono fisso, ottenendone un lucroso risparmio, ma soprattutto la pace derivante dalla riduzione di quella rottura di zebedèi che si chiama telefonate dai call center.
Quanto accade non va bene di sicuro a chi, della rete, ha fatto l’ambiente nel quale vivere e che per questo va ripristinato, costi quel che costi, tanto paga Pantalone.
Chi sta per suicidarsi con le sue stesse mani però, vista la sua pochezza, ha dimenticato che coloro che duemila anni fa hanno utilizzata la rete per diventare ‘pescatori di uomini’, hanno anche saputo mediare e tirar su il recipiente al momento opportuno per prenderne a loro piacimento il contenuto, cosa non in grado di riuscire a chi difficilmente sopravviverà alle sue stesse azioni, atteso che l’intelligenza e la capacità tutta italica di sapersi arrangiare, abbia già dimostrato che riproporre il vecchio facendolo passare per nuovo è deleterio e che la conseguenza principale di tutto ciò, sarà che il progetto oggi tanto decantato come ‘nuova vita per l’economia futura del Bel Paese’, è nato già morto.
RIP.