Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Dallo Stesso E Da Stefano Venditti
Beccato Chi Chiude Arbitrariamente Le Utenze Idriche A Gambatesa?
Per cominciare bene il mese, non c’è di meglio che dimostrare che il dormiente mortorio dal quale trasmetto, per certi versi è combinato peggio dei luoghi dove se si fallisce un attentato è per colpa di chi non ci ha lasciate le penne e poi in privato afferma che “comunque lo stato c’è”, (non faccio leggere al mondo la breve e-mail significante il ‘mi piace’, ricevuta dal ‘bersaglio mancato’ a seguito della pubblicazione dell’articolo rimesso in link perché mi vergogno di avere concittadini che la pensano in questo modo, fatto salvo comunque il loro modo di vedere e godere dei benefici della ‘democrazia’), scusate, ma a tutto c’è un limite. Dell’argomento che vado a trattare, ne ho parlato già venerdì scorso ed oggi torno sul fatto in prima persona perché direttamente colpito e quindi con una notizia più che di prima mano, alla faccia della deontologia giornalistica che afferma che non è opportuno dover parlare nei pezzi scritti di quanto succede all’autore degli stessi, cosa che cozza frontalmente col riferire gli accadimenti senza alcun filtro, soprattutto se si agisce per onore di verità.
Se volessi tornare a trattare l’argomento ‘acqua a Gambatesa’ abbinato al soggetto di cui al titolo, per riproporre i collegamenti ipertestuali in tema, arriverei alle calende greche. Passo dunque alla ragione di tal richiamo perché dopo aver scritto di gente, (più precisamente di un ‘consigliere comunale di maggioranza’), altrimenti ‘diversamente impiegata in ciò che ci si ostina a definire ‘politica’, gente che per cercar di fare a suo modo del bene agendo comunque nella più totale illegalità, va chiudendo le chiavi d’arresto nei pozzetti della rete idrica di Gambatesa, centro o agro che dir si voglia, sabato, il ‘regalo’ è toccato ad una delle mie utenze e la cosa che mi ha mandato più in bestia è consistita nel chiosare di un concittadino che ha testualmente detto: “Hai voluta la bicicletta e mo’ pedala”, intendendo per ciò il fatto che se non avessi sollevato il caso, non avrei ricevuto il dispetto.
Di quanto sto raccontando, se ne sono accorti i miei genitori che domenica mattina, di buon’ora, come al solito si sono recati sul luogo ‘del delitto’, riscontrando la mancanza d’acqua e per questo esclamando: “ma come, ora anche di giorno?” Mio padre ha avuta l’intuizione di verificare il pozzetto sito proprio di fronte al luogo ove è posto il contatore che corrisponde alla mia utenza, trovando la chiave d’arresto in posizione d’arresto giustappunto. Lo stupore è stato grande quanto il ripristino rapido dell’afflusso del prezioso liquido, atteso che l’utenza sia regolarmente onorata e che l’acqua in quel momento servisse ai miei per le più disparate ragioni che non contemplano alcuna forma di blocco, in quanto quel liquido vitale e perciò primario, una volta passato per il misuratore, diventa di proprietà privata, a completa disposizione di chi l’ha pagato. Da aggiungere che stando a quanto poi riferito sempre dai miei, pare che del problema si sia lamentato anche un vicino, nel cui pozzetto il ‘preposto’ avrebbe dovuto sostituire la chiave della quale stiamo trattando, cosa non accaduta perché lo strumento guasto è rimasto, almeno fino a ieri, al suo posto.
Ieri mattina alle nove circa, eccomi al telefono per chiedere lumi a chi è responsabile anche di queste situazioni. Con mia enorme sorpresa, mi risponde proprio la persona che cercavo, vale a dire l’Architetta Maria Maggio, responsabile pro tempore dell’ufficio tecnico. Espongo il problema e la mia interlocutrice, in vistoso imbarazzo, dopo avermi assicurata tutta la solidarietà che il caso richiede, mi precisa che anche a proposito di quanto scritto nelle ‘brevi’ della scorsa settimana in tema, l’unico dipendente abilitato dal comune ad aprire o chiudere le chiavi d’arresto o le utenze idriche tout court, è salvatore amorosa, meglio conosciuto a Gambatesa come ‘Il Socio’.
Questo soggetto, è stato già protagonista di un’altra bravata raccontata da queste pagine quando componevano solo gambatesaweb, lo scorso venticinque gennaio duemilasedici. In quel caso, il vostro si permise di dare del ladro a mio fratello, reo a suo dire di essersi impossessato di un sacco di sale di proprietà del ‘muinicipio’, per spargerlo per strada in quanto in quei giorni la neve la faceva da padrona in paese ed il ‘ladro’ in questione, da buon vigile del fuoco, non aveva fatto altro che ciò che in luoghi più civili, sarebbe stato oggetto di ringraziamento. L’azione del ‘socio’ invece ha portato me e chi si è scandalizzato per tal comportamento a mettere lui alla berlina, avvertendolo che se avesse accennato a qualche reazione, sarebbe stato oggetto di querela e non solo, nonostante il fatto che mio fratello, allora come ora, sull’argomento si sia fatto quattro risate di compassione per tal livello di bassezza ‘paesana’ e nulla più.
La protervia e la falsa convinzione di essere essenziali come impiegati comunali, proposta/imposta da certi personaggi di così ‘alta cultura’, unita alla saccenza ed alla megalomania di altri, in seguito ha portato a quanto si è iniziato a discutere lo scorso sette luglio, cosa che verrà ripresa il prossimo sei ottobre, vergogna della quale fa parte anche il ‘socio’, chi dice di governare Gambatesa ed un altra persona che nel frattempo è stata sostituita proprio dall’architetta Maggio alla direzione dell’ufficio tecnico municipale del paesello. Questa ‘disavventura’, evidentemente non ha scalfita minimamente la superbia di un dipendente comunale che al richiamo fatto dalla Maggio, ha risposto che lui non aveva chiusa alcuna chiave d’arresto, se non per riparare i guasti segnalati. Stando alla seconda telefonata che alle dodici e venti di ieri ho ricevuta, secondo accordi precedentemente presi con la responsabile dell’ufficio tecnico, l’Amorosa avrebbe portata come pezza d’appoggio una foto nella quale si vedrebbe un pozzetto con all’interno una chiave d’arresto regolarmente aperta. A ciò, da ciecato, ho obiettato che innanzitutto la foto non necessariamente era stata scattata a quel punto di collegamento, poi che la chiave d’arresto, potrebbe esser stata immortalata prima dell’inizio dell’intervento riparatore, cosa condivisa da chi mi stava rispondendo. Per pura cronaca spicciola, le telefonate sono state ovviamente registrate e già trasferite per sicurezza all’estero.
Ad ogni buon conto, dopo che la mia interlocutrice ha aggiunto che a breve avrebbe presi provvedimenti anche per quanto accaduto a proposito della raccolta differenziata, non solo alla mia famiglia, ma a seguito di ulteriori reclami presentati da altri concittadini, il colloquio telefonico è terminato con la constatazione che fatti del genere non dovrebbero accadere in un luogo che si definisce civile, che se proprio si deve arrivare a ‘dimenticanze’ d questo tipo, sarebbe il caso di avvertire gli utenti cui non piace ricevere seccature dopo aver pagato profumatamente per un servizio che non è tale ventiquattro ore al giorno ed a nulla vale la scusante che l’utente non era sul posto, atteso che Gambatesa non sia Roma, (questi individui, quando vogliono per loro convenienza, gli utenti li trovano… e come se li trovano!),
ma soprattutto che ad una prossima azione simile a quanto raccontato, io proporrò denuncia per interruzione di pubblico servizio anche a chi farà bene a non archiviarne il contenuto perché stavolta, a differenza di quanto accaduto in precedenza per simili lamentele, messe da parte per comodità di chi fa il suo dovere a suo piacere, una risposta come quella proposta in download, (che ricordo a me stesso, stava portando al mio omicidio), verrà considerata come il via libera per agire in privato e risolvere per bene una questione che sembrerà piccola in confronto a quanto il ‘socio’ dovrà allontanare dal suo protagonismo, ma è sempre qualcosa di grande per chi, pagato quanto dovuto, riceve in cambio il trattamento appena descritto.
Dal canto mio, constatata l’inaspettata disponibilità di chi, se pur solo telefonicamente, mi ha ricevuto ed almeno per ora esaudito, ho evitato di aggiungere benzina sul fuoco, ad esempio ricordando che la disinvoltura degli abitanti del ‘muinicipio’ nel compiere reati più o meno gravi in nome del loro malcelato delirio di onnipotenza, dovuto alla frustrazione che deriva dalla ormai chiara amara realtà che li vede contare meno di zero nei luoghi dove davvero si fa politica Attiva, (qui un valido esempio), dà a costoro la patente di giullari, ma non li esime dal pagare l’eventuale conto che se la Giustizia italica facesse il dovere per il quale è foraggiata anche con i proventi delle mie tasse, dovrebbe presentare.
Che Quanto Raccontato Non Si Ripeta Più.
PS.: Notizia Di Costume. – Ieri mattina, per dimostrare il suo zelo in tema, il ‘muinicipio’ ha trasmesso il seguente messaggio whatsapp: “31/08/20, 09:49 – Municipio Di Gambatesa: *AVVISO ACQUA* 💧
Si informano i cittadini che, a causa di una rottura sulla linea principale di Molise Acque, in alcune zone del paese ci sarà una diminuzione o interruzione del flusso idrico. La riparazione del guasto è prevista in mattinata.” Da me l’acqua non è mancata, ma a volte, mettere le mani avanti non è da considerare per forza un errore. Nel frattempo, ieri sera una timida pioggia ha schizzato il paesello.
Messaggio Quasi Scritto Senza Linguaggio Scimmiesco! Complimenti! Facciamo Progressi!