Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Marco Frosali
(Contraffazione Scherzosa), De “Il Segreto Di Pulcinella”
Roba Inutile: 2a Parte
Il sabato, per sua natura, generalmente porta all’evasione ed al farsi un giro, magari per visitare le italiche bellezze, senza imbattersi in episodi poco piacevoli per l’ospite, sicuramente dequalificanti per chi accoglie, come raccontato, sia pur superficialmente ieri. Tanti sono i modi per assolvere a quest’impegno, fra questi c’è il turismo itinerante, generalmente vissuto in camper, ma non solo, vedi I Giri Con Sara o I Voli Del Rondone proposti sovente dal nostro Marco frosali. La vita del camperista in particolare, si svolge nella più completa indipendenza e nella ricercata gratuità perché è questo lo spirito di chi parte già con l’idea di non dover spendere più di tanto, oltre a quanto già dato per l’acquisto e la gestione della casa su ruote che fa da base alle avventure da vivere.
A Gambatesa poi, siccome da tempo si è instaurato un rapporto con le associazioni che in vario modo riuniscono questi turisti giustamente parsimoniosi, (qui un esempio di tal ‘gemellaggio’), c’è stato chi, non comprendendo il concetto alla base di questo tipo di ‘zingarata’, ha pensato di promuovere un’azione che come si vedrà in seguito non può portare giovamento al borgo, se non nel permettere a cotanti ‘fautori’ di vantarsi del proprio amministrare, per la serie ‘se non lo fa mamma, mi vanto io’!
E’ in questo frangente che lo scorso diciotto agosto, chi ha amministrato per cinque anni Gambatesa per poi, una volta contribuito allo sviluppo del borgo, per trarne il giusto tornaconto, se ne è andato a vivere da un’altra parte, ha voluto tirare le somme del suo precedente operato comunicando che L’Area Camper di Gambatesa piace ad italiani e stranieri: una scelta azzeccata! Chi scrive però, avendone il diritto, non la pensa in questo modo e nel proprio diritto appunto, oggi trae le conclusioni, (sue e di parecchi concittadini che al ‘partecipare’, soprattutto se imposto, preferiscono prendere l’iniziativa e costruirsi la propria fortuna come Sallustio si dice che insegni), riprendendo pezzo per pezzo lo scritto appena linkato ed aggiungendo scatti che diranno ben altro che quanto chi vive da altre parti vuol far credere, ma soprattutto che arriveranno a chiedere qual’è il tornaconto economico reale per i gambatesani, tutti i gambatesani, nessuno escluso.
“Tanti camper hanno visitato Gambatesa in questo mese di agosto.
Oggi, 18 agosto, la nostra area camper si presenta come dalla foto in sovrimpressione, con ben 6 gli equipaggi in sosta;
qualche giorno fa ne erano una decina, tanto che, esaurite le piazzole di sosta sulla c.d. “terrazza”, alcuni camper hanno dovuto sostare sulle piazzole in strada (comunque dotate di approvvigionamento elettrico).” –
– Per fortuna che le cinquanta foto in possesso di questa voce, non tutte riproposte oggi, parlano chiaro… –
– “In realtà, tanti camper sono arrivati in paese già a partire dal mese di giugno in seguito alla riapertura dei confini regionali e alla possibilità di spostarsi da regione a regione.
Il 3 giugno ha fatto sosta a Gambatesa il primo camper post-lockdown.
(Tanti italiani, ma anche tanti stranieri, in particolare olandesi, francesi e tedeschi
(come attestano le recensioni dei fruitori)
che sostano uno-due giorni nel nostro paese
(qualcuno solo qualche ora)
e che contribuiscono, in maniera più o meno accentuata, dipende dal tipo di attività, a ravvivare l’economia locale.”, – con buona pace di quei commercianti, qualcuno entrato da poco nel ‘circuito’, spesso gementi e piangenti per la mancanza cronica di avventori, cosa che porta chi scrive a chiedere di quale allucinogeno venga fornito chi riesce a partorire simili argomentazioni sprizzanti, (o sprezzanti… fate voi), di gioia. –
– “Nel Molise del turismo “#soldout” per un weekend, una sorta di fake news lanciata a fine luglio dall’Assessore al ramo Cotugno, ci sono piccole realtà, come Gambatesa, fuori dai grandi circuiti turistici che con piccoli numeri e un turismo di qualità contribuiscono alla promozione del territorio.” – Come dire: consolamose coll’aglietto! –
– “La storia dell’area camper inizia nel settembre del 2015 quando il Comune di Gambatesa ha vinto il premio di 20.000 € messo in palio dall’Associazione Produttori Camper e Caravan per il miglior progetto presentato nel Sud Italia su circa 140 proposte pervenute …”, – loro lo chiamano premio, altri investimento, atteso che senza quel danaro ben investito giustappunto, oggi nessuno verrebbe a caricare e scaricare il proprio mezzo, come affermato anche da chi si è vantato di quanto si sta riprendendo, – “… Oggi, si può affermare con certezza che Gambatesa dispone di una delle migliori aree sosta camper del Molise.I punti di forza sono certamente il panorama, la posizione all’interno del centro abitato, la gratuità, il decoro dell’infrastruttura. …”. – La gratuità? A spese di chi? –
– “… Andando avanti nella cronistoria, dopo tante peripezie e lentezze, in particolare nei lavori preliminari di scavo, nel 2017 apre l’area sosta camper del Comune di Gambatesa, un po’ grezza, ma completamente attrezzata e funzionale. L’apertura è avvenuta nel novembre 2017 in occasione della Festa dell’albero …”, – da qui si evita di riproporre il sarcastico scritto di quel giorno perché sparare sui morti vuol dire sprecare proiettili. –
– “… Da più parti, alcuni cittadini (e anche qualche amministratore in carica), hanno manifestato la volontà che l’utilizzo dell’area camper fosse subordinato al pagamento di un ticket per il parcheggio e per l’uso dei servizi.In effetti, ad oggi, l’accesso all’infrastruttura e l’utilizzo di acqua e corrente elettrica è completamente gratuito per chi arriva a Gambatesa in camper.
In realtà, l’operazione era già stata avviata lo scorso anno previa adozione dei relativi atti amministrativi. Tuttavia, per diverse ragioni tecnico-logistiche, quali il cambio del tecnico comunale, l’avvicendamento e il pensionamento degli agenti di polizia locale, – (Il fatto che non si vedeva anima viva, se non di notte, quando nessuno controlla, NDR), – la cosa non è stata portata a termine …”. –
Non poteva mancare la botta di ‘Genio’: – “Personalmente, auspico che la gestione della stessa area camper venga messa a bando unitamente al chiosco del parco giochi comunale affinché, qualche giovane del posto, possa amministrarla e farla funzionare, magari in cambio della sola manutenzione (formula già sperimentata per la gestione del parco giochi). …”, – perché a questo, proprio sotto la sua amministrazione, ancora non è bastata la miserrima figura fatta da cotanti governanti proprio a proposito del parco giochi del ‘troppo’, acquisito e lasciato in meno di un lustro, in quanto non redditizio… – “Diversamente, potrebbe funzionare anche la soluzione “gratis” e “turisti=ospiti” accompagnata da una cartellonistica posta nell’area camper che inviti i camperisti a spendere quotidianamente presso gli esercenti locali almeno il doppio di quanto avrebbero speso per usufruire dei servizi relativi alla sosta.”, – Ipse Dixit, resta da vedere quali esercizi commerciali locali, dopo essersi girate le dita di giorno, pensano di farlo anche di notte: non vorrete credere che non torni in auge il vizio di carico-scarico notturno, nel pieno rispetto della parsimonia del camperista! Cliccando il collegamento ipertestuale all’articolo così ben ingegnato, si possono leggere le recensioni che fanno appello proprio alla gratuità di quello che poi sono costretti a pagare altri. Ciò per non parlare di quanto scritto nel commento allegato da parte di chi evidentemente ancora non digerisce quanto accaduto a suoi ‘vicini’, proprio a proposito del parco giochi di cui sopra. Leggendo il commento, si notano una serie di proposte, ‘generose’, valide se davvero s’instaurasse una filiera che potrebbe portare seriamente a permettere di lavorare, deriva già sconfessata da quanto rendicontato ieri a proposito del castello e di conseguenza dell’impegno di quell’indotto che dovrebbe venir costituito proprio dalle attività commerciali locali, completamente disinteressate a chi se viene, forse compra una pagnotta di pane e nulla più. Consta a chi scrive che proprio venerdì scorso, fermato per farsi indicare ‘un buon forno’, con chi lo accompagnava, ha preferito guidare di persona coloro che poi si sono disobbligati con un bel “grazie”, non certo con l’invito ad un aperitivo, forse pensando che sarebbero andati in fallimento, non per il costo di tali bevande in loco, ma per la quantità assorbita in questo caso…
Tornando seri. Al di là di ogni discorso, resta il fatto che le poche presenze di chi viene e va, nella più completa indipendenza, secondo la sua filosofia di vita, di certo non sono dovute alla gratuità di acqua e corrente o della possibilità di utilizzare la rete fognante, ma da basi mancanti in Molise e non solo, cosa che come ha insegnato il nostro Marco con le sue scorribande anche a livello internazionale, da altre parti portano danaro a fiumi e prosperità per chi opera nel ramo. Qui invece, si è rimasti ancora al punto di chiedersi il perché quelle spese di gestione dell’area camper, pagata in buona sostanza da chi la sfrutta quando se ne ricorda, anziché venir affibbiate a chi ne gode i frutti, ancora una volta, come comunismo insegna, vengono caricate sulle spalle di chi ha la costrizione di dover pagare le tasse e per questi sprechi, fatti passare per ospitalità, non riceve servizi.
Ma Questa E’ Un’Altra Storia.