Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Salvatore Di Maria
(Foto), Di Marco Frosali
Una Simpatica Ed Ovvia Conferma
dopo burocratiche, quanto inutili vicissitudini che hanno visti impegnati Pro Loco di Gambatesa e musicista riccese durante tutta la giornata, si è tenuto ieri sera a Gambatesa giustappunto, l’atteso concerto di giuseppe Moffa, (alias spedino), successo di pubblico e musicale che pare abbia chiusa l’esperienza estiva di queste strane feste libere da ‘Coviddi’.
Come detto tante volte da chi scrive, Spedino va considerato il novello Renzo Arbore, tesoro che se non è andato ancora perso, lo si deve alla caparbietà ed alla tenacia di un artista che con coloro che lui stesso definisce i suoi ‘compari’, ogni volta che sale sul palco, mette in pratica un’invidiabile professionalità, unitamente ad una straordinaria capacità di coinvolgere il pubblico, cosa che si è potuta notare anche nel concerto in questione, nonostante le restrizioni.
Anche in questo caso gambatesanews, oltre alle foto, ha avuto modo di registrare l’intero concerto, nato per la verità come presentazione del nuovo CD del gruppo folk di Riccia, disco che a dire di chi lo ha presentato, racchiude cent’anni di musica nata nella vicina cittadina e nei borghi circostanti, inutile retorica lasciata a sé stessa e non ripresa da chi queste forme di auto-celebrazione le aborrisce da sempre. Lo spettacolo non verrà pubblicato, ma la registrazione verrà donata a chi si è magistralmente esibito, per cui, chi vorrà avere questo bel ricordo, lo potrà chiedere a chi ne è legittimamente titolare. Dalla stessa però viene tratta e data al mondo la canzone Il Paese Dei Balocchi, brano che oltre al Maestro di Foggia, fa ricordare anche Renato Carosone, specialmente nelle parti d’intermezzo, suonate da Dio da chi accompagnava spedino e lo Stesso, musica fondamentalmente triste, ma nello stesso tempo portatrice di speranza, canzone appositamente estratta da questa voce per venir dedicata ai politici gambatesani, ma soprattutto molisani, gente capace di schifare tesori come l’Arte proposta ieri sera, in nome del detto che ‘Il Molise Non Esiste’, cosa quasi riuscita nella dimostrazione che per fortuna del pubblico, stavolta ha dovuto lasciare il passo ad un’esibizione come già detto Magistrale, che si spera sia viatico di ulteriore successo anche fuori regione per chi lo merita, in questo come in tanti campi, qui nascosti, da altre parti di sicuro proficuamente valorizzati per le tasche di tutti.