Di Monica Surace
Un debito della Seac di un milionecentosessantunmilanovecentosessantasei virgola sessantun euro che ora sarà legittimato dal Comune di Campobasso come debito fuori bilancio. È uno degli elementi emerso oggi, a palazzo San Giorgio, durante la seduta di Consiglio proprio sull’assestamento di bilancio.
“Un ammanco – spiega la consigliera comunale della Lega, Maria Domenica D’Alessandro – che risale alla gestione degli anni millenovecentottantacinque-millenovecentottantasei, quando la Seac era comunale. Una questione finita in Tribunale, davanti alla Corte d’Appello che, con sentenza esecutiva ha obbligato il Comune al pagamento del debito, considerato prescritto in primo grado. In pendenza il giudizio della Cassazione. Intanto, sul trasporto urbano, è atteso il nuovo affidamento del servizio a seguito del bando indetto dall’attuale amministrazione. Tuttavia, il comparto, come è emerso pure dalle proteste delle ultime settimane, vive continui disagi. In generale – aggiunge l’esponente comunale – l’intero trasporto, sia su gomme che su rotaie, è messo malissimo. Delle centotrenta opere infrastrutturali che a brevissimo verranno finanziate in Italia con fondi europei, nessuna risorsa toccherà al Molise perché nessun progetto è stato presentato per ottenere dei fondi. La Regione, solo di striscio, potrà essere coinvolta nell’ammodernamento della Termoli-Lesina, ma nient’altro di più se non la già nota elettrificazione della tratta ferroviaria Bojano-Venafro. Infine, un tasto altrettanto dolente, riguarda le ventinove imprese che gestiscono il trasporto pubblico molisano. Nessuna ha anticipato un centesimo di cassa integrazione ai circa cinquecento dipendenti che da marzo risultano essere senza stipendio. Eppure, le medesime aziende hanno ricevuto i contributi pubblici al cento per cento lavorando, negli ultimi mesi, al minimo. Servono più che mai – conclude D’Alessandro – delle azioni concrete e risolutive per superare, a stretto giro, queste difficili problematiche, ridando respiro all’economia del territorio e garantendo ai cittadini i servizi pubblici”.