Di Monica Surace
Il Molise è fermo e continuerà ad esserlo se le infrastrutture della regione non saranno oggetto di riqualificazione ed innovazione. “Le strade, le ferrovie del territorio – ha sottolineato il presidente di Confprofessioni Molise, Riccardo Ricciardi – sono del tutto inadeguate allo sviluppo del territorio ed il loro potenziamento continua a restare solo la promessa del politico di turno”.
Proprio infrastrutture e trasporti sono i temi caldi di questo periodo. “Dopo anni verrà riattivata, dal prossimo nove agosto, la linea ferroviaria Campobasso-Termoli. Il Molise quindi, – ha aggiunto il vertice della Confederazione – tornerà ad avere un servizio che fu istituito dalla legge n. 5002 del ventinove luglio milleottocentosettantanove. Si dovrebbe esultare, invece, dopo un secolo e mezzo, il tempo di percorrenza della tratta resterà più o meno lo stesso: circa due ore. Ancora una volta, una dimostrazione di inefficienza e di disservizio. Per tutto questo, e tanto altro ancora – ha concluso Ricciardi – Confprofessioni esige nuove e moderne infrastrutture per una regione piccola ma comunque importante, perché quelle esistenti, realizzate da decenni, se non da secoli, sono palesemente obsolete e condannano il Molise ad un isolamento perpetuo. Una condizione che le regioni limitrofe non vivono”.