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‘Salvo Approvazione Della Finanziaria’

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Dallo Stesso E Da Stefano Venditti

Attenti Alle Truffe

Oggi è sabato e come da tradizione, su queste pagine si ride per non piangere. Il titolo del presente scritto, lo potete leggere, sentire e vedere in coda a quasi tutte le odierne pubblicità.

Volpe

Questo ‘agire’ diventa al limite della truffa, quando viene messo in atto ed imposto da cosiddetti ‘istituti bancari’ che ormai pensano e comunque sono in grado di condizionare la vita di chiunque, sia che si tratti di possidente, sia quando si parli di avente bisogno. Chi necessita dei ‘servigi’ di tali associazioni subisce ogni tipo di vessazione, per cui alla fine spesso maledice il giorno nel quale si è pensato di chiedere tal ‘soccorso’. Diverso è, quando chi ha del danaro da parte, decide di fruirne per il proprio bene perché i soldi, tanti o pochi che dir si voglia, li ha chi li sa utilizzare, non certo chi li tiene in cassaforte in attesa che siano altri a sperperarli. Le banche secondo chi scrive sono associazioni a delinquere protette da Leggi il più delle volte costruite ad personam, per cui tentano comunque di perseguire l’obiettivo di evitare che i risparmiatori fruiscano del loro deposito anche perché spesso le transazioni spostano liquidità da ‘banda’ a ‘banda’, creando non pochi problemi, soprattutto quando si tratta di trasferimenti ingenti. Così, pur di ‘mettere il cappello’, le opere pie delle quali si sta trattando, arrivano ad ogni sorta d’inganno ed è fesso chi ci casca, o meglio, chi ci casca giustappunto, può decidere se di fronte a cotanta ‘Volpe’ sia il caso di recitare la parte del ‘Fagiano’ o quella del ‘Pollo’, atteso che come da questa voce non si smetterà mai di dire, fra il truffatore ed il truffato, sia quest’ultimo a gestire il banco.

Nuovo Ufficio Postale, del 10 marzo 2018

Nello specifico, è accaduto che chi può, ha deciso di mettere a frutto quanto risparmiato, secondo criteri che per la loro correttezza sono risultati al limite della legalità, atteso che in Italia, chi operi zelantemente secondo la Legge sia un cretino, per non dire un criminale. Il risultato è stato che lunedì scorso è arrivata sul cellulare di chi ha commesso il reato appena descritto, una strana chiamata. Dall’altro capo del telefono, la direttrice dell’ufficio postale di Gambatesa ha esordito con una frase che suonava pressappoco così: “… Lei è stato estratto per poter usufruire di un prestito a tasso veramente agevolato! Venga mercoledì prossimo presso quest’ufficio perché sarà presente il nostro consulente che le illustrerà nei minimi dettagli le condizioni”, al che, la risposta laconica è stata quella ovvia, ma se non si ha bisogno di un prestito… perché te lo vogliono dare? L’Intelligenza dei quattro lettori di questo giornale avrà già raggiunta la naturale conclusione: l’offerta è stata cortesemente, ma fermamente declinata anche perché ricordava quanto accadeva durante i primi anni novanta del secolo scorso presso un altro ‘istituto bancario’ locale, dove tutti conoscevano le possibilità economiche di tutti, e pochi cercavano di condizionare la vita altrui, per cui, la soluzione drastica di trasferire i propri risparmi presso altre sedi, se da una parte ha restituita l’indipendenza economica e politica a tanti, dall’altra ha portato la banca in questione quasi sull’orlo della bancarotta, baratro dal quale quella è venuta fuori solo grazie all’interessato cameratismo bancario che sostanzialmente dice: “Oggi A Te, Domani A Me”.

Totò, … E IO PAGO!!!

Tornando a bomba: Ragionamento Elementare. – Tizio ha sul conto corrente duemila lire; ha bisogno di una pagnotta che di lire ne costa mille, la compra e la paga mille lire, decurtando di quella somma i propri risparmi che così si dimezzano, portandosi a mille lire per l’appunto.

Fagiano

Questo, da sempre è il modo più corretto di amministrare ciò che si ha, atteso che i risparmi siano a disposizione di chi si cura di costruirli e non di chi li ha in deposito. Il fagiano, dall’albero, ascoltando la volpe che lo invita a scendere perché nel frattempo il consesso mondiale ha decretato un periodo di pace fra prede e predatori, risponde a quest’ultima che dal punto d’osservazione da lui al momento presidiato si vede una muta di cani in arrivo e che sarà bello stare tutti insieme quando anche costoro saranno del gruppo, mettendo in fuga la volpe, questa volta per niente tale.

Totò Truffa

Un’alternativa di spesa secondo la moda del momento, utile a provocare poi quegli sterili dibattiti che in questi giorni stanno ammorbando gli italiani peggio dell’affare Covid, è quella che segue: Ragionamento Strozzino. – Tizio ha sul suo conto duemila lire; ha bisogno di una pagnotta che costa mille lire e la compra, ma invece di pagarla con il proprio danaro, assecondando il modus operandi che viene imposto in ogni negozio, (dall’acquisto di un auto al voler portarsi a casa uno smartphone anche economico e così via, ‘consigli’ derivanti dalle provvigioni che le banche offrono agli esercenti che poi le girano sui prezzi di vendita dei beni, scoperta fatta di prima mano da chi scrive, affermazione documentabile se frega qualcosa a qualcuno), chiede ed ottiene un prestito per tal operazione commerciale che per ben che vada, prevede tutta una serie di clausole, ovviamente a favore delle banche, (le volpi di cui sopra), per cui, prima dell’acquisto dell’agognata pagnotta, il correntista così ‘avveduto’ si ritrova ad avere in cassa tremila lire. Lo Stesso., compra la pagnotta e la paga mille lire, poi inizia a restituire le mille lire ‘finanziate’, dovendo però ottemperare anche alle clausole di salvaguardia che all’atto della stipula del contratto di ‘finanziamento’ sono state ‘concordate’ con chi ha erogato il prestito. La ‘stupida’ domanda da ignorante che chi scrive pone è quella che segue:

Pollo

Tizio, alla fine della fiera, sul suo conto, troverà le mille lire che avrebbe viste spendendo di suo per acquistare la pagnotta in oggetto? La storia del pollo e la volpe la conoscete…

Enzo Ferrari

Enzo Ferrari diceva che una macchina, meno pezzi ha in sé, meno si rompe.

Meditate, Gente, Meditate!