Di Vittorio Venditti
Le Impressioni Di Un Giurato
Si sono svolte ieri pomeriggio a Gambatesa le eliminatorie che hanno decretato l’elenco ufficiale delle diciotto canzoni che verranno presentate al prossimo festival della canzone dialettale molisana, che si terrà, come sai in paese, i prossimi undici e tredici agosto.
Avendo “infiltrato” tra i giurati un collaboratore di quest’inutile sito, (Stefano Venditti), ho deciso di intervistarlo e proporti una sintesi di quanto mi ha riferito, ciò, in considerazione del fatto che il Nostro, finora, non si era mai cimentato nel trattare del festival che si è tenuto e che torna a tenersi nel nostro paesello.
Di primo acchitto, ho chiesto a Stefano quale fosse la sua impressione su quanto si è trovato di fronte, e in termini di organizzazione, e in merito a ciò che veniva presentato.
“L’organizzazione del festival è sicuramente di alto livello; dei giurati conoscevo solo Brunale, ma devo dire che nonostante lo spessore e la professionalità di tutti, mi sono trovato immediatamente a mio agio”.
E per quanto concerne il materiale esaminato?
“Mi sono trovato di fronte ad una galassia fatta di canzoni di molti generi; dalla classica tarantella al brano romanzato, dalla pizzica passando per il valzer per arrivare alla musica più dei nostri tempi, ho trovato che i candidati si sono impegnati seriamente, considerando evidentemente non un gioco questa manifestazione”.
Ma ci sarà pur stata qualche imperfezione, qualcosa da rimarcare in senso non dico negativo, ma da utilizzare come sprone a far meglio per il futuro!
“Tutto è perfettibile, per cui credo che considerato l’impegno ad ascoltare le nostre riflessioni su quanto trovato di non proprio adatto ai tempi, già dal prossimo anno verrà affinato ed aggiustato.
Parti del regolamento non proprio ben chiare, (come ad esempio il fatto che i brani, oltre ad essere inediti, non devono in alcun modo far ricordare altre canzoni o lo scrivere di altri autori), dovranno diventare punto fondamentale del regolamento stesso.
I motivi dovranno essere presentati secondo quanto chiaramente disposto dalla Legge che regola la manifestazione.
Si è verificato ad esempio che alcune canzoni, ci sono arrivate prive della voce del cantore, ragione per cui le stesse sono state interpretate da uno dei giurati, per dare a tutti la possibilità di esprimere il proprio giudizio.
Insomma: per quest’anno, visto che il festival è stato resuscitato, va bene così, ma la professionalità di chi deve giudicare, non può tollerare leggerezze simili, pena la perdita di valore della stessa manifestazione, per cui, dal prossimo anno, non si potrà essere così indulgenti”.
In definitiva tutto si presenta con i migliori auspici!
“Sì, soprattutto perché fra i candidati sono presenti singoli e gruppi composti da giovani, il che, oltre a lasciare in me un’ottima impressione sull’iniziativa in genere, fa ben sperare per lo sviluppo e la lunga durata della manifestazione stessa.
Nel parlare con il resto della giuria e gli altri presenti, si auspicato che il festival stesso, oltre a restare esclusivamente a Gambatesa e non essere itinerante, diventi vetrina del folclore molisano per qualche giorno in più, rispetto ai due, per quest’anno previsti.
Se ne è parlato e si vedranno sviluppi in merito, visto l’interesse di chi prendeva appunti.
Io sono ottimista, nonostante le piccole imperfezioni rilevate.
Credo che il festival della canzone dialettale molisana di Gambatesa tornerà a risorgere, fors’anche con maggior importanza dal punto di vista musicale e mediatico, rispetto agli anni precedenti.
Sarà sicuramente un altro modo per far conoscere il nostro Molise al di fuori dei confini naturali di questa regione che tanto ha e tanto sa e può dare”.