Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giuseppina Moffa E Salvatore Di Maria
Torniamo Alle Cose Serie
L’anno scorso, è stato foriero di tante iniziative da parte dell’amministrazione municipale, eletta dalla maggioranza di noi gambatesani, ma tenuta a dar conto delle proprie azioni a tutto il paese.
Brutto è, quando non si agisce; per questo, a mio avviso, va apprezzata la volontà d’azione di chi è stato eletto anche per questa ragione.
Diverso, è il non criticare, magari in maniera costruttiva, quanto è stato fatto, spinti da rassegnazione o, peggio, dall’innata vigliaccheria insita in ogni appartenente alla razza umana, che spinge il soggetto a ritrarsi di fronte alla vita, aspettando che qualcuno agisca anche per suo conto.
Assunto quanto sopra, provo a riprendere i fili delle matasse che con le mie “farneticazioni” ho provato a sbrogliare, qualche volta riuscendo nell’intento, altre volte, aimè, con risultato avverso.
Il primo punto che intendo toccare, è quello tanto dibattuto delle telecamere di sorveglianza, unito alle nuove disposizioni sulla segnaletica stradale a Gambatesa.
Anche se i lavori sono ancora in corso, (d’altra parte, in Italia nulla è più definitivo del provvisorio), e a tal proposito, chissà quanto ancora il cittadino medio dovrà dare in termini di tasse per terminare questi lavori, ed anche se all’inizio la partenza del servizio di sorveglianza ha rasentato il comico, sembrerebbe che “la rotta giusta” sia stata individuata.
A tal proposito, mi fa piacere rimarcare il fatto che, contrariamente a quanto accadeva prima, sembrerebbe che la nostra polizia municipale abbia finalmente compreso qual’è il suo ruolo, divenendo arbiter super partes, anche nel combinare quelle sanzioni che, se da una parte danno fastidio a chi le riceve, dall’altra ripropongono un’autorevolezza che a Gambatesa era stata completamente dimenticata.
Continuerà così?
O è la solita “scossa all’italiana”, per cui, “passata la festa, gabbato lo santo”?
Staremo a vedere!
Resta il fatto che, al di là di tutto, si è pensato, e si pensa sempre ed esclusivamente alle stesse parti del paese, dimenticando sistematicamente il resto, di cui ci si ricorda in modo primario, solo in prossimità delle campagne elettorali.
Perché dico questo?
Per passare al secondo, degli argomenti che intendo trattare: L’incuria in cui viene lasciato il nostro centro storico.
Come detto in altri articoli, già dal duemilasèi, ho intrapresa un’impari lotta contro l’invasione di corvi e piccioni, simile per potenza d’attacco a quella espressa dalla Luftwaffe, con il bombardamento su Coventry o Guernica.
I bombardamenti, se pur non fanno vittime, creano fastidio agli abitanti della zona che, a loro spese e senza alcun aiuto da parte dell’amministrazione municipale, cercano di contrastare, in ogni modo l’invasione.
Da dire, che al danno si è aggiunta la beffa, dettata da una delle classiche, machiavelliche bugie dette dal nostro Sindaco, in merito al problema.
Il Nostro, forse anche per arginare le proteste di sedicenti animalisti, (che ovviamente non hanno danni dai nostri aeroplani viventi), disse, lo scorso aprile, che avrebbe fatta venire da Venezia, una portentosa medicina, in grado di scacciare gli animali molesti, permettendo che non avvenisse la nidificazione degli stessi.
Lo scorso ottobre, mi permisi di farne anche un articolo, mettendo il problema in bella mostra, ma dal punto di vista comico.
Va da sè che non si è vista ne la medicina, ne qualche altra idea utile alla soluzione del problema.
Dal canto mio, considerato che il centro storico non rientra nelle competenze dell’amministrazione municipale, (escluso il caso in cui la stessa amministrazione possa trarre qualche vantaggio dal luogo in questione o dai suoi abitanti), io e chi, con me, conduce questa battaglia, ci sentiamo autorizzati a qualsiasi reazione, non necessariamente convenzionale, sia contro i nostri avversari, (ottimo, è il piccione ripieno, alla faccia degli animalisti), sia nei confronti dei loro complici, anche se questi ultimi rivestissero cariche politiche, o divise militari.
Con ciò, voglio dire che, visto anche il contenzioso proposto ormai da tre anni al “solerte magistrato” che, come si sà, forse andrà in porto dopo la mia morte che, si presume avvenga il più tardi possibile, non è escluso che, in mancanza di sostanziali novità, il prossimo aprile, (è il periodo della nidificazione), si possa assistere ad una reale battuta di caccia al piccione e alla cornacchia, (esclusi i ciavl, quelli sono nostri amici), basata sull’effettivo uso di armi, come detto, non necessariamente convenzionali.
Non sia a titolo di scusante, ma quando la politica si disinteressa del suo ruolo primario, si fa di necessità virtù, bypassando sia essa che i suoi orpelli.
Tunisia ed Algeria docent.
Un terzo punto su cui porre la tua attenzione, lo troviamo in quelle cattedrali nel deserto che sono i parchi giochi.
Non torno sull’incuria di cui ho già parlato e per cui nulla, nel frattempo, si è fatto, ma torno volentieri sul modo di risolvere il problema “discarica abusiva”, creato nel parco giochi adiacente il campo sportivo.
Come al solito, alla cultura si è voluta sostituire la repressione, per cercar di risolvere il problema, per cui, il nostro Sindaco non ha trovato di meglio, che spendere altri duemila euro, (vocs populi), per l’acquisto di un’altra telecamera da affiancare a quelle che, al momento opportuno, (vedi due novembre scorso), hanno evitato di funzionare, permettendo a chi voleva derubare il tabacchino di Francesca a massarott, di agire quasi indisturbati, o, per essere più vicini ai giorni nostri, lo scorso venticinque dicembre, hanno chiuso un occhio su quanto accadeva a danno dei poveri Ulderico e Ninuccia, colpevoli di aver voluto abbellire la prossimità della propria abitazione.
Per finire, almeno per oggi, tocchiamo il problema “Convento di San Nicola”.
Sarà pur vero che lo “Stato elefantescamente burocratico” ha bisogno dei suoi tempi biblici per le proprie azioni; da qui, però, a non aver ancora visto popolato il nostro convento, secondo il progetto tanto enfatizzato, e per il quale si è celebrata anche un’inaugurazione, proprio in un giorno di festa nazionale, ce ne passa!
Fra l’altro, problema nel problema, siamo ancora in attesa di poter vedere in funzione il
che tanto ha fatto agitare gli abitanti di San Nicola, adeguatamente non difesi dai politici d’opposizione, che, a dire di uno di loro, ormai non presenziano più neanche alle sedute del consiglio municipale.
E gli spazzini?
Pensavi che me ne fossi dimenticato?
Invece nò!
Ma di questo problema, parleremo più in là ed in maniera più particolareggiata, visto che, se chi deve, agirà onestamente, si potrà arrivare anche alla rimozione del problema, trasformando l’articolo in questione in un elogio per chi avrà agito per il bene dei nostri concittadini.
D’altra parte, la speranza è sempre l’ultima a morire!