Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria, Marco Frosali E Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
(Video), Presi Da Internet Da Marco Frosali E Vittorio Venditti
“State a questi livelli?” E’ quanto si è sentito rispondere chi scrive, nell’anticipare ad un agente del Servizio segreto d’elite, quel “Silenzio Assordante” che collabora col presente giornale, la vergognosa e stupidamente burocratica azione che verrà narrata oggi, operazione lasciata per chiudere quest’articolo, in quanto il dolce si gusta a fine pasto. La chiosa di rimando è stata: No, c’è di peggio, ma per ora accontentati, avrai tempo per godere al limite dell’orgasmo!
Ecco il menu di oggi.
1°: Risultati Ufficiali Dell’Ultimo Consiglio Comunale. – Quanto era necessario, è stato proposto sabato scorso qui e cliccando il collegamento ipertestuale appena richiamato, tutti possono andare a deridere gli interventi dal vivo che sarebbero stati più interessanti ‘dal morto’, ma questo passa il ‘governo’ e questo viene rimesso all’esame dell’intelligenza dei quattro lettori della presente “voce”. Non resta altro da fare che proporre ufficialmente il ‘lavoro’ prodotto lo scorso venticinque giugno, cosa che verrà soddisfatta fornendo le delibere, senza nemmeno richiamarne gli oggetti, tanto sono inutili: delibera di consiglio n 6, delibera di consiglio n 7, delibera di consiglio n 8, delibera di consiglio n 9 e delibera di consiglio n 10.
2°: Si Aprano Le Danze! – Si sa che la pubblica amministrazione va richiamata in rigoroso minuscolo perché mancarle di rispetto è l’appagante alternativa alla sua distruzione. A chi lavora e contribuisce al mantenimento di tal manica di parassiti, lo sbeffeggiare tale inutilità deve essere sufficiente anche perché se si arrivasse alla catarsi, il rischio sarebbe di ritrovarsi con un’araba fenice che prevedrebbe che il vuoto, purtroppo più che colmabile, sarebbe occupato da una soluzione senz’altro peggiore di quanto dato alle fiamme, ragione storicamente valida, per la quale se si fa la rivoluzione, ne segue sicuramente un’adeguata restaurazione, con tutti gli annessi e connessi. Ma perché tanto astio così fortemente dichiarato?
La risposta è leggibile nella determina n 147, avente per oggetto, “RIMBORSO SPESE PAGAMENTO TASSA DI POSSESSO 2020 AUTOMEZZO COMUNALE”. In buona sostanza, è accaduta qualcosa che se succede in una normale famiglia, viene additata dallo Stato o da enti simili come ‘evasione fiscale’ e si arriva a costringere alla gogna chi, per difficoltà economiche, (chi ancora possiede un ‘mezzo’ di quel tipo ed ha solo quello, può ricadere nella categoria), per vizio o solo per errore, dimentica una tal incombenza.
Il ‘muinicipio’ di Gambatesa, fra ciò che l’amministrazione non ha ancora venduto, dispone di una FIAT Panda immatricolata ai tempi di Giulio Cesare, ovvero di quando era Sindaco di Gambatesa Emilio Venditti, vedi targa richiamata nella determina di cui sopra. Il catorcio in questione, è una macchina che forse è più utile tenere fino alla sua morte, in quanto a livello commerciale vale meno di zero e forse questo è il vero motivo per il quale chi attualmente pensa che il ‘muinicipio’ sia una sua proprietà,, non ha ancora passato di mano quel ‘gioiello di rappresentanza’, soggetto come ogni veicolo, al pagamento della relativa tassa di possesso, per questa volta ‘dimenticata’. Come detto, ciò non è accaduto a qualche poveraccio, ma al ‘muinicipio’ di Gambatesa, i cui bivaccanti sono impegnati a far muina e quindi non hanno tempo per pensare che forse gli enti dovrebbero essere collegati fra loro, se non per il bene dei cittadini che li campano, almeno per non sprecare pubblico danaro in tasse accessorie e fare il seguente ‘figurone’.
Il bollo della Panda della quale si sta trattando, evidentemente scaduto lo scorso aprile, è stato bellamente lasciato ai posteri, ma la solerzia di chi, fra i pochi, chi scrive ritiene Capace presso quella mangiatoia, ha fatto sì che il tutto venisse riesumato. Bisognava ottemperare e riparare al mal tolto, per cui, visto che il ‘muinicipio’ di Gambatesa non perde occasione per vantare di esser primo in qualcosa, lo Stesso ha risolto ‘elettronicamente’ il problema, pagando, sia pur con qualche giorno di ritardo, il dovuto. Come? Mandando chi aveva scoperta la magagna dal vicino tabaccaio ad onorare il bollo scaduto, con l’aggravio della sovrattassa per ritardato pagamento, oltre all’agio dovuto all’esercente, come se si trattasse di quanto pagato da un normale cittadino, chiedendo anche al malcapitato di anticipare il danaro, recuperato poi da quest’ultimo mediante la determina sopra esposta al pubblico ludibrio.
Come Dire: Al Castello, Non Circolano Contanti. Noblesse Oblige!
Modernità E Progresso! Così Intesi Da Chi ‘Governa’ Gambatesa!
Il resto? “Sono favole!”.
Poi la colpa è di questo giornale che “diffama”!
Turisti, Venite a divertirvi In Questo Circo! Se non trovate qui qualcosa di ‘originale Ed Unico…
e Per Oggi E’ Tutto.