Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
(Foto), Di Marco Frosali E Presa Da Internet Dallo Stesso
Pietracatella/Gambatesa: In Venti Chilometri, Due Mondi Opposti
Il giornalista oggi torna ad esser blogger. Come potevo farmi scappare una situazione così succulenta! Non parlo in primis dell’accaduto a Pietracatella a proposito della locale ribellione ‘pro parroco’, quanto dei risvolti che la situazione contingente ha prepotentemente esposti a Gambatesa. “Che c’entra”, direte voi? Leggete e godete!
Avevo già redatto quanto esposto poi ieri a proposito del relativismo che cade addosso senza pietà alcuna anche a sedicenti ‘intoccabili’, quando il buon Mario, domenica sera, mi trasmette: Cambio del parroco in paese, a Pietracatella scoppia la protesta, commentando, (probabilmente col pensiero rivolto a quanto sta accadendo parallelamente a Gambatesa), “Ma si tratta di una punizione per il prete?”, facendo così comprendere che l’argomento non era poi tanto importante. Metto da parte il contributo della “Mina Vagante” ritenendo che l’esplosione in tema fosse stata un po’ in sordina e pubblico il mio scritto a proposito di chi se ne deve andare da gambatesa.
Ieri pomeriggio, mentre ero in tutt’altre faccende affaccendato, ecco che arriva un’insistente telefonata di Marco che ridendo mi annuncia: “a proposito dell’articolo su don Peppino, sta succedendo un casino: mi hanno chiamato i miei genitori per rimproverarmi sul fatto che ho collaborato con te! Hanno vista la foto di Satana e vogliono che tu la tolga e che tolga la mia firma dall’articolo perché noi siamo parenti con don Peppino e quindi loro sono offesi…” e tutta un’altra serie di argomentazioni che mi hanno fatto ripensare a quanto accaduto nel novembre duemilaquattordici a proposito del trattamento riservato ai bambini della scuola elementare locale, diverso fra ‘partecipanti’ e non, cosa che ha fatto sorridere anche me. Marco nel discutere e raccontare, ha paventata la volontà d’interessare la polizia postale per far verificare chi avesse telefonato ai suoi genitori per imbeccarli, ma io ho chiesto al mio amico e collaboratore di desistere da tal proposito, atteso che una risposta del genere sarebbe stata utile a chi voleva rendersi ‘importante’ con tal azione, deleteria per il tempo perso e rubato alla vita seria di Marco stesso.
A questo punto, ci è venuta l’idea di paragonare quanto sta accadendo a Pietracatella, dove la gente ha finalmente compreso che una sana ribellione ad imposizioni esterne, può esser foriera di vita sicuramente migliore in futuro per la locale popolazione, a quanto accade a gambatesa, luogo arretrato ‘qqqqqqq’ulturalmente al punto che per cercar di conservare un potere rimasto solo nei sogni di pochi, si continua entro i confini a fare stupide insinuazioni, tese a modificare artificialmente il pensiero di chi vuol ragionare con la propria testa, magari basando l’azione su discorsi del tipo: “Marco, allontanati da quello perché rischi il licenziamento”, genitori forse memori di quanto accaduto agli spazzini, brave persone che però hanno sottovalutate le qualità di Marco, uomo, (non più bambino da ‘guidare’), evidentemente Capace di risolvere il problema, qualora ci fosse gente così stupida da arrivare a tanto, cosa che là dove presta servizio il mio amico e collaboratore, in virtù della presenza di S. r. C., non si dovrebbe verificare perché questi saranno anche farabutti, ma di sicuro non sono scemi da buttare professionalità difficili da reperire in un mercato votato sempre più all’abbassamento qualitativo della propria offerta, tant’è vero che il ritorno di tutto, sta nella loro resistenza in vita da due millenni: mica bruscolini!
Questa è la foto che Marco mi ha regalata lo scorso diciotto agosto duemilaundici, scatto che rappresenta il palazzo di pietra più importante per il cattolicesimo gambatesano, foto scattata in un pomeriggio di mezza estate, scatto da me ripreso nella rinomina per definire ciò che penso di un’azienda che è tale, ma non vuole che si dica. A proposito poi dell’articolo che il buon Mario mi aveva girato per primo, Marco ha voluto commentarlo come segue: “Beh, loro hanno tentato, senza riuscirci, d’impossessarsi’ delle nostre Maitunate e noi per ripicca gli freghiamo il parroco…e se ci gira, gli freghiamo pure la Morgia!”, Aggiungo io
per posizionarla
nel parco giochi del ‘troppo’
o nell’area camper, (anche il resto delle foto di quest’articolo sono state scattate da Marco ed ora non so cosa gli faranno suo padre e sua madre…), riposizionamento utile per dare un senso a quello spreco di pubblico danaro che non accenna a finire.
Ed io mi lamento del ‘pandino’ comunale… ne tratteremo a breve!
Per chiudere. Sì, fra Pietracatella e Gambatesa, esiste una valle attraversata da una strada che sembra una mulattiera e viene vantata come la terza dorsale di collegamento fra nord e sud Italia, ma in quei venti chilometri che separano i due paesi della valle del Fortore, esiste un abisso culturale che prevede, lì, a Pietracatella, la capacità di ribellarsi ad imposizioni di chi ritiene di poter gestire la vita altrui a proprio piacimento, qui, a Gambatesa, l’esatto opposto, consistente nel tentativo spesso mal riuscito di obbligare alla ‘partecipazione’ sempre meno tollerata anche da chi sa bene che sputare nel piatto nel quale questi sono costretti a mangiare per mancanza d’iniziativa, prima o poi porta alla giusta ed auspicata indigestione.
L’Avranno Capita?