Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
Altro Effetto Post Covid, Altra Vera Selezione
Come ogni guerra che si rispetti anche questa che il mondo sta vivendo può dare i suoi pregevoli frutti a vantaggio di chi li sa cogliere. E’ il caso della paventata ‘Drastica Riduzione Delle Matricole Universitarie’, che tanti ‘interessati al ramo’, (studenti evidentemente e naturalmente esclusi), in questi giorni si affrettano a pubbicizzare, pregando chi si sta allontanando da qualcosa che senza ombra di dubbio non mantiene ciò che promette, di ripensare a quest’azione, deleteria per i fautori di tal segnalazione, considerata non tale dalle vittime sacrificali di ciò che ob torto collo non è più un totem.
Già quarant’anni fa, chi scrive ebbe a rilevare quanto insegnanti allora presenti nelle scuole di secondo grado, affermavano senza ombra di smentita: “gli studenti che mandiamo all’università, non sono in grado nemmeno di compilare una domanda di routine, se non, forse, usando il modello a loro disposizione”: oggi è cambiata qualcosa in tema? Da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti, più o meno inquinata dall’unica, reale e mai tramontata possibilità di poter trovare un lavoro a tutti i livelli e guadagnare qualcosa da spartire con chi quell’occupazione l’ha reperita: si parla della Raccomandazione, ovvero del fatto che anche impieghi ritenuti di base, vengono acquisiti alla brutta rubandoli ad altri, caduti o appositamente buttati in disgrazia per le più svariate ragioni, usando ogni più o meno becera scusante. A ciò va aggiunto che tanti frequentatori di buona parte delle università sopravviventi in Italia, quando davvero motivati nello studio, volendo rendere reale il derivato dalle laute spese sostenute, (in genere dai di questi genitori o sponsores ‘equipollenti’), per raggiungere i risultati faticosamente acquisiti nel periodo riservato a tal sacrificio, hanno abbandonata la madre patria e continuano a farlo tutt’ora per mettere in pratica il bagaglio culturale in loro possesso e magari tornare a casa, sapendo che altri, senza alcuna voglia di far niente per sé e la società che li campa, dirottano il loro interesse verso l’unica vera fonte di guadagno senza perdere nulla: la politica, (ultimamente meglio sostituita dal reddito di cittadinanza), cosa che non si capisce perché i volenterosi espatriati e rientranti non dovrebbero poter abbordare, sicuri del fatto che l’esperienza estera aiuti e non poco nel ‘Mangiare’ a quattro ganasce, mettendosi a capo dei parassiti che in quanto tali, sicuramente non protesteranno per il ruolo al quale restano relegati.
Quanto appena ‘suggerito’, è visibile nei progetti creati in favore della cittadinanza, italiana piuttosto che molisana tout court, proposte ed atti davvero superlativi in teoria, ignorati, quando non addirittura denigrati e schifati, se non forieri di ritorni più o meno leciti, in favore dei parassiti sopra citati, di chi li guida e soprattutto dei di questi mandanti, benefici che già in fase di progetto giustappunto, vanno tenuti segreti per timore di boicottaggio o discredito, veri diserbanti in grado di uccidere il bene sul nascere, vedi, fra gli innumerevoli esempi che si potrebbero tirare in ballo, quanto sta covando, proprio in quel ‘Molise che non esiste’, a proposito di gestione di rifiuti et similia con relativa conversione di questo materiale e riciclo in energia di vario genere, ma questa è un’altra storia che verrà trattata da queste pagine si spera a breve, esposizione che se messa in pratica, prevedrebbe l’impiego di mano d’opera specializzata anche ad alti livelli, sicuramente non proveniente dalle numerose attività universitarie presenti sullo ‘stivale’, (rotto per molti), se non si considera quanto definibile ‘di nicchia’.
Dunque: se per entrare nel carrozzone ‘università’ bisogna necessariamente ficcarsi nel relativo ingranaggio corporativo che alla faccia di ogni negazionismo vive e prospera perché diversamente la giostra non riuscirebbe nemmeno a partire e tanti, davvero tanti, piangerebbero lacrime amare, mostrando non certo grassi ventri, ma la sintesi drammatica dello status proponibile dall’Italia nel consesso mondiale, falsi magri abituati come sono a sguazzare in quella ‘melma’ che è la loro vita, se per far parte di quel circolo davvero vizioso, (spesso definito ‘parcheggio’ per sicuramente ‘disoccupati’, quasi sempre non certo ‘preoccupati’), molti giovani sono costretti a pagare con danaro che non hanno, sapendo che alla fine della fiera si può sbarcare il lunario gridando alla meritocrazia, purché lungi da costoro, a che titolo, dopo questa breve riflessione, gli stessi, usciti già da una scuola che più che insegnare, farebbe bene ad imparare da quella storia, passata e presente, sintetizzabile con la parola ‘Vita’, dovrebbero continuare nella stoltezza di farsi del male, buttando alle ortiche quello che viene definito il fior fiore della propria esistenza, invece di ingrassare a spese di chi ha l’obbligo di foraggiare questi ‘Dritti’, rispettando il politicamente corretto?
Atena, (O Se Volete, Minerva), Pensaci Tu! Parola Di Ulisse.