Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Fosse Solo Danaro…
Delle fregature fatte passare per buon governo, a tutti i livelli che la politica riesce a coprire, se ne è parlato e se ne tratterà da queste pagine fino alla nausea, atteso che questa sia il male minore rispetto al dover digerire l’esser costretti a vedere lucciole per lanterne e ringraziare pure per lo spettacolo.
Oggi, se la cosa aggrada chi ha ancora la pazienza di leggere, sarà il caso di riprendere ciò che viene fatto passare per buono e salvifico, nel descrivere la ‘novità’ del riscaldamento e della mobilità, basati sullo sfruttamento dell’elettricità che con la moderna tecnologia, risulterebbe più economico di quanto si spende utilizzando i tradizionali idrocarburi, piuttosto che la legna, ad esempio ancora oggi venduta liberamente a Gambatesa
dal ‘muinicipio’ il quale se ne approvvigiona presso la foresta di Camelot, ente, (il comune, magari fosse Camelot…), che poi sprona i gambatesani verso l’ecologia, con invidiabile coerenza.
Il riscaldamento che inquina se è prodotto dalla legna, (esclusa come detto, quella venduta dal locale ‘muinicipio’), o se deriva dalla combustione di gasolio et similia, diventa pulito se per sorgente si utilizzano metano ed elettricità perché queste fonti, già a monte, mungono chi ha la necessità di scaldarsi, facendolo in maniera da ricordare i peggiori strozzini anche perché a proposito di metano e gas tout court, da una ventina d’anni, alle normali spese, viene aggiunta l’estorsione imposta da Leggi che più che in favore degli utenti, sono a vantaggio e per foraggiare cooperative composte da sedicenti idraulici che nulla hanno a che spartire con questo serio mestiere, ma ciò non si deve dire, così come bisogna tacere sull’inquinamento derivante dalle fonti d’estrazione del metano o di produzione di elettricità, in quanto quest’argomentare non è politicamente corretto. A ciò, va aggiunto che le spese da sostenere per la conversione degli impianti di riscaldamento, già alte quando chi ne dovrà fruire ha l’accortezza di non fidarsi delle “chiacchiere di facciata” proposte da pifferai più o meno tali, possono ulteriormente lievitare quando vengono presentati preventivi che includono di tutto di più, segno che la fregatura non è nemmeno troppo nascosta, tutto, in attesa di verificare se effettivamente, una volta modificato il sistema di riscaldamento, poi quest’ultimo sarà ancora tale, atteso che come la benzina, in realtà non esista combustibile più potente ed appagante, venduto ancora con gabelle nate per pagare guerre poi perse, ma imbastite, sia pur alla ‘volemose bene’.
Per la mobilità, il bidone è ancora più all’avanguardia. Si parla sempre più insistentemente di automobili a trazione elettrica o al limite ibrida, tacendo, quando possibile, il prezzo e le spese di gestione e manutenzione di cotanta ‘ecologica modernità’, oltre a quanto già si sta predisponendo in tema repressivo, ancor prima che il numero di veicoli così mossi, sia tale da prevedere regolamenti e multe. Di prima mano, chi scrive può testimoniare che chi gestisce la rete di colonnine di ricarica in Italia, già prevede sovrapprezzi per coloro che per le più svariate ragioni, dopo aver lasciata l’auto in ricarica per l’appunto, vanno a recuperarla in tempi di gran lunga più dilatati rispetto a quanto serve per la ricarica stessa. In questi giorni di serrata in rispetto dell’affare coronavirus, l’ente maggiormente gestore di questo nuovo ramo di economia, ha dichiarato di sospendere le multe per coloro che si comportano come appena descritto, segno che prima dell’effettivo valore di un cambio di comportamento simpaticamente ecologico, sia importante il guadagno che deriva dalla repressione di qualcosa che non avrebbe ad esistere, se solo la ricarica delle automobili fosse simile nei tempi di gestione al far benzina o gasolio o gas propano e per finire metano, cosa lungi dall’esser realtà, diversamente dalle multe che vengono imposte a chi, sognante o all’avanguardia, dipende dai punti di vista, ha acquistata una macchina che già dal prezzo diventa impossibile da comprare, visto che con la cifra normalmente necessaria per avere un ‘gingillo’ come quelli che si vorrebbe che fossero di moda, se non di un appartamento, si ha la possibilità di entrare in possesso di ben due veicoli, maggiormente funzionali, almeno allo stato attuale delle cose.
Entrare nel tema ‘contributi’ per tali cambiamenti?
Parlare dello smaltimento delle batterie a supporto di tali ‘modernità’?
Si allungherebbe troppo l’articolo!
Fosse Solo Danaro…