Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
A Gambatesa? La Situazione E’ Peggiore!
Vicenza si ribella alle follie della sinistra: “Via la clausola antifascista”. Il PD sbraita e piovono minacce di morte. E’ quanto, in un momento di libertà e spensieratezza, il buon Marco ha voluto ricordare a chi, definito ‘fascista’, dà la libertà anche a chi disprezza, di scrivere su queste pagine, in nome proprio della Libertà e del crescere comune.
Modernità e progresso da un po’ di tempo hanno sovvertito persino l’ordine di idee, per cui, chi ha fino a ieri mostrata la bandiera della democrazia, avendo percepito che l’inganno è stato scoperto e si cominciano inesorabilmente a prendere i primi provvedimenti per la difesa dell’altrui personale e politica dignità, oggi si fa scudo con quella bandiera per organizzare ed imporre l’abiezione della dittatura, in nome della salvaguardia della libertà d’espressione… che strano modo di filosofeggiare!
A tal proposito, fra le conoscenze di chi scrive, va annoverato un soggetto altolocato che maltrattava pesantemente sua moglie, (per altro una gran bella donna), accusata di avere l’amante, cosa che si è scoperto a seguire come suo reato nei confronti della consorte che di conseguenza si è liberata di cotanto bugiardo, manesco e sia permessa l’ulteriore sprezzante qualifica: non uomo.
Ma se al nord li effetti del coronavirus sono arrivati a tanto, in luoghi che la storia nel suo passaggio ha dimenticati, tanto questi posti sono importanti, come va la convivenza fra ‘persone civili’?
Da queste parti, con la scusa dello storico oblio, considerato che chi crede veramente nella pluralità di idee, senza esporsi più del minimo sindacale commisera cotanti ‘protettori della democrazia’, così credenti in ciò che fanno che s’impongono in nome della ‘libertà d’azione’, (ovviamente ed esclusivamente la loro), si può dire che i supposti ‘salvatori della democrazia’ giustappunto, infliggendo supposte, ritengono di vivere in una botte di ferro. Tralasciando quanto da queste pagine, alla stregua di una novella Radio CORA, viene divulgato giornalmente per deridere e fomentare il disprezzo verso queste nullità, va aggiunto che a Gambatesa ed inqualche paese limitrofo, da più di mezzo secolo, esiste una vera e propria cricca di potere che nel modificarsi, si organizza al meglio e come può, atteso che per fortuna della vera democrazia, vige e vale il detto che “la prerogativa degli stupidi è quella di ritenersi superiori agli altri”. E’ ormai passato al ‘Costume Locale’ il fatto che da queste parti, fra gli innumerevoli esempi che si potrebbero citare a supporto di tal discorso, nell’ingranaggio dei sedicenti ‘Democratici’, venga annoverata una personaggia il cui ruolo nella cricca è quello di ‘Testimone’ nelle denunce per stalking, promosse dalla cricca per l’appunto, nei confronti di chi non si assoggetta ai suoi dettami, o solo osa ribellarsi alle sue ‘democratiche’ proposte/ricatto. Ciò vale come assaggio, ai sensi del “fa quello che dico io, se no è peggio!”. C’è poi chi si lamenta di manganello e olio di ricino… Le denunce in questione, vengono elargite perché si ritiene che chi ne riceve il colpo, per vergogna non ne diffonda la notizia, cosa che risulta infondata, atteso che se chi scrive ha dichiarato di esser stato fatto oggetto di cotanta ‘attenzione’, bocciata ancor prima del dibattimento in aula, l’esempio sia stato seguito da altri gambatesani che letto quanto appena ribadito, hanno confermato di aver subito il medesimo trattamento, con gli stessi sistemi ed eguali agenti, naturalmente finito a brodo di ceci come per chi sta rendicontando una simile imposizione catechistica che non avendo ne capo ne coda, permette a chi davvero crede nella democrazia, quella vera, di schifare una simile avvocatura,
preferendo di gran lunga professionisti del calibro diEnrico Bocci, (di cui oggi ricorre il settantaseiesimo anniversario del giorno nel quale si sono avute le ultime notizie delle torture subite, posto che il corpo del Nostro non sia stato mai più ritrovato e che anche per questo non sia stato possibile datarne la morte e dargli degna sepoltura),
seguito più tardi nel bell’esempio del sacrificare la propria vita mettendo a disposizione dell’umanità il più alto modello anche di professione forense, da un altro Grande che risponde al nome di Giorgio Ambrosoli, (ucciso sì, da Zia Mafia, ma anche da uno Stato che non ha saputo, ne tutt’ora sa difendere le sue Punte di Diamante, tolte di mezzo perché caparbie nel difendere e mostrare la propria onestà, umana prima che intellettuale), signori d’ogni tempo, veri santi, sacrificatisi in nome del rispetto di quella libertà d’azione che da sempre e purtroppo per sempre, sarà solo ed esclusivamente una chimera da sognare, stavolta sì, per andare avanti, potendo poi concludere di aver vissuta la propria vita in nome del raggiungimento di quel Paradiso che s’identifica nel non aver venduto sé stessi per ottenere in cambio una falsa e pecoreccia libertà.
Dunque: RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE!