Di Marco Frosali
A Campitello E Bojano
Dopo il mini giretto di prova del giorno prima e quanto successo a seguire, dato che nel pomeriggio mi tocca rientrare a Roma, Domenica 7 Giugno decido di fare un giretto più lungo per testare meglio Sara e, vista la bella giornata di sole, quale migliore occasione per provarla su un po’ di strade curvose come quella che porta a Campitello Matese?
Così, alle undici di mattina, vado a prendere Sara nel garage e ci incamminiamo lungo la SS 17 ad una velocità di crociera di ottanta chilometri orari, per giungere , dopo circa mezz’ora, al bivio di San Massimo, dove iniziamo a salire di quota.
Lungo la strada incrocio alcuni motociclisti che scendevano a valle, ma a parte noi, non saliva nessuno!
Dopo circa mezz’ora di curve e tornanti, io e Sara arriviamo finalmente al pianoro di Campitello Matese e…….
DELUSIONE! Campitello era pressoché deserta, sembrava una località fantasma! C’erano giusto un paio di motociclisti in procinto di andar via e nell’area dove si affittano gli sci, erano posteggiate una quindicina di auto e si potevano contare si e no venti persone a fare trekking lungo i pendii del Miletto e sul pianoro!
Va bene il tempo incerto e il vento freddino, il coronavirus ci può stare, ma cavolo…
Approfittando del fatto che almeno il baretto presente era aperto, decido di prendere un cappuccino (un po’ caro), andare al bagno e prendere un po’ di aria fresca e pulita, cullato dal soffio del vento e dai cinguettii delle numerose rondini, i cui nidi erano situati sotto i cornicioni degli hotel chiusi.
Dopo esser stato preso da un senso di rammarico per aver visto Campitello Matese quasi abbandonato, ricordandolo negli anni Novanta sempre pieno soprattutto d’inverno, ma anche nelle altre stagioni, scatto una foto a Sara col Miletto sullo sfondo
e insieme discendiamo a valle reimboccando la SS 17.
Avendo a disposizione ancora un’ora abbondante, decido di fare una visitina alla parte alta di Bojano, ovvero Civita Superiore, dove posteggio Sara nella piazzetta di Largo San Giovanni e, a piedi, vado a fare un giro nel piccolo borgo
che però tanto piccolo non è, dato che camminando, mi rendo conto che sono presenti ben due chiese ed entrambe intitolate a San Giovanni Battista.
Inoltre il borgo è composto da una parte abitata e ben tenuta, con i vicoli in pietra e totalmente puliti dalle erbacce e da un’altra parte meno conservata, disabitata e con parecchi ruderi costruiti a ridosso delle mura esterne, alcuni dei quali coperti da vegetazione, zona comunque molto caratteristica e visitabile.
Dopo questo giretto molto interessante che mi ha portato alla scoperta di un piccolo gioiellino dei tanti presenti nel Molise (fra i quali anche Gambatesa, … tranquilli!), recupero Sara dal parcheggio e ci avviamo di nuovo alla volta di Campobasso, scattando ancora qualche foto lungo la strada
e qualcuna alla centralissima Piazza Roma di Bojano dove sono presenti due chiese adiacenti: una intitolata a San Bartolomeo e l’altra invece dall’aspetto abbandonato, forse sconsacrata.
Finito anche il brevissimo giro a Bojano, io e Sara facciamo ritorno a Campobasso dopo aver percorso circa cento chilometri senza problemi e in perfetto tempo per il pranzo! Con questo giro, Sara si è dimostrata pronta per la bella stagione e per tornare a Roma appena possibile!
Al prossimo giro!