Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Vincenzo Cimino
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Marco Frosali
Ovvero: Come Farli Fessi E Contenti
Del tema che verrà trattato oggi, su queste pagine se ne è già parlato circa due mesi or sono.
Cliccando il collegamento ipertestuale proposto sopra, sarà visibile che fra l’altro è stato già detto:
… va aggiunto che come per le mutande anche la Prima deve avere un prezzo che forse oggi no, (almeno ufficialmente, visto che paga ‘Pantalone’), ma domani sicuramente sarà a carico del forzato cliente, costo che ovviamente non scenderà dalle quotazioni raggiunte per Legge di Mercato e la conseguenza più logica è quella di pensare che i ‘signori’ anche in questo campo, come in tanti altri nella storia d’ogni tempo, ci abbiano messo su un commercetto niente male che chiaramente ed inequivocabilmente porterà profitto sempre e comunque ai soliti noti. Qualcuno, passati questi cinquantanove giorni, è in grado di confutare questa predizione?
All’atto pratico, mentre l’ufficialità si affanna a divulgare documenti che etichettano ogni spazzatura in tema di disinformazione, ma che spesso mischiano la stragrande maggioranza del falso con il poco vero che faticosamente circola, come disinformazia insegna,, se e quando serve, la gente comune, munita di capobastone, agisce come nell’ultima foto.
L’italiano medio però, è Maestro nell’arte dell’arrangiarsi e soprattutto in quella di risparmiare anche quando ciò si configurerebbe come reato. Nella fattispecie, chi scrive ha avuta la fortuna di ritrovarsi fra le mani ‘infette’ un pacchetto di mascherine usa e getta, fornito sbadatamente, ma soprattutto gratuitamente da farmacista complice, ‘malloppo’ adeguatamente utilizzato con estrema parsimonia: vuol dire che se le mutande vanno cambiate giornalmente, non fosse altro che per una questione di decoro ed igiene personale, la mascherina può venir utilizzata come il fazzoletto da naso; tenuta opportunisticamente in tasca, la stessa va indossata se si va a frequentare un luogo dove il ricatto non farebbe entrare chi è sprovvisto di tal ‘salva vita’, ma poi va tolta e riposta là dov’è stata presa. Come per il fazzoletto di stoffa da naso infatti, se chi ne fa uso non ha il naso colante, allo stesso modo, la mascherina, in mancanza di rispetto per il politicamente corretto, va tenuta da parte per soddisfare tal eventuale condizione, allorché questa si presenti. Fra l’altro, come per i guanti, spesso la mascherina invece di essere foriera di vita, può diventare alternativa alla morte per coronavirus, cosa che prossimamente verrà ripresa con spiegazione più squisitamente scientifica, dal medico di fiducia di questo giornale.
In sostanza, sarà pur vero che “L’uomo è un condannato a morte che ha la fortuna d’ignorare la data della propria esecuzione.”, (Roberto Gervaso, ‘RIP’), ma per dirla col ‘Ciceruacchio’, sbandato dopo la sconfitta della repubblica romana del milleottocentoquarantotto-quarantanove, poco prima di venir arrestato e fucilato dagli austriaci a Venezia, (personaggio straordinariamente interpretato dal Grande Nino Manfredi nel film di Luigi Magni In nome del popolo sovrano), “Si proprio dovemo morì, almeno morimo magnati!”, si potrebbe chiosare affermando che se per ora si deve sottostare al giro d’affari denominato Covid-19, ciò deve necessariamente avvenire almeno limitando i danni, così da salvare di conseguenza il personale onore.
Ora ci sarà chi storcerà il naso e cercherà di chiudere la bocca a chi sa come difendersi da quest’ennesima tentata e molto spesso riuscita truffa protetta dallo Stato, ma costoro sanno bene che nulla si può opporre all’ovvio e di conseguenza, a star in religioso silenzio, stavolta saranno proprio i fautori di tal estorsione, in questo caso non andata in porto.
Parola Di Ulisse.