Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Dallo Stesso
(Video), Preso Da Internet Da Salvatore Di Maria
Altra ‘Sofferenza Indicibile’… Per Le Tasche Dei Contribuenti
Avvicinando chi legge, con calma e senza traumi alla realtà odierna, va registrato che mentre chi “sogna” ripropone uno “sbarco sulla tv nazionale”, vecchia minestra riscaldata da almeno un paio d’anni perché non ha nulla di nuovo da offrire in pasto a chi deve comunque ‘mangiare’, mentre ieri alle sette e un quarto pomeridiane di una giornata ventosa di fine maggio, trovando i quattro bar e le due tabaccherie di Gambatesa aperti, era possibile contare fra tutti, una decina di clienti, cosa che a Tufara, chi scrive, ha incontrati solo visitando il bar Adamo per un paio circa delle precedenti ore, dopo una lunga assenza per pseudo-quarantena, tornando alla cruda realtà, ecco a voi la falsità sotto inchiesta, così come segue.
A quanto denunciato ieri, è bene aggiungere altro perché c’è altro da aggiungere. La foto appena rimessa all’esame dell’intelligenza dei quattro lettori di queste pagine, (il cui titolo è farina del sacco del collaboratore che l’ha scattata per non perdere il vizio), torna a mettere in risalto per l’ennesima volta quest’altro spreco di pubblico danaro,
(ormai omologato per ricevere questo ‘speciale’ tipo di ospiti, si spera ‘allontanati’ da via del Carminale di Sotto e qui si renderà conto di tal gradito risultato che comunque non tocca tacchini fulminati perché nonostante tutto, cibo non prediletto da simili, ludiche ‘creature’ anche queste ‘figlie a Dio’), spreco trattato l’ultima volta lo scorso undici maggio.
Il sito sotto il focus non è la savana: lo scatto si riferisce ad un luogo vicino casa di colei, già richiamata al proprio dovere, una che si lamenta perché c’è chi le ‘ricorda’ che non è sovrana di alcun che. Da quelle parti però, da qualche tempo ha casa anche l’attuale capogruppo d’opposizione alla stessa mensa, (Da Immaginare Che Strada!), il quale, lo scorso sedici maggio, di sabato pomeriggio, (un anonimo sabato che invitava ad uscire e non a lavorare, qualsiasi sia stata l’opera da portare a termine), ha fatta e ripetuta una richiesta a questo giornale, risultata come minimo strana: il vostro ha trasmessa più d’una e-mail per ottenere ordinanze in tema di gestione e salvaguardia del decoro urbano in paese, promulgate dalla sovrana del niente qualche anno fa, (qui quella poi girata, forse perché il ‘muinicipio’ come archivio conta meno di quello di un giornale anonimo come il presente, si sussurra ‘forse perché c’è chi impedisce a chi non ‘partecipa’, di fare determinate ricerche, aggiunge chi scrive, sicuramente per mancanza di volontà di ottenere simili pubblici documenti lavorando un po’, non solo di fantasia), venendo per altro esaudito perché in politica, quando si ha ragione da vendere, ci si può permettere anche il lusso di soccorrere acerrimi nemici, al momento in difficoltà, cosa che non figura fra le qualità di gente locale, da qualsiasi fazione questa provenga, soggetti che la politica non sanno nemmeno dove sia di casa.
Il petente, ha addotte ragioni non meglio chiarite, tendenti a dimostrare la redazione di un articolo vertente sulla gestione del decoro urbano a Gambatesa giustappunto, pezzo ancora non leggibile da nessuna parte. Per una svista poi, capitata al vero regista dell’attuale opposizione, si è scoperto che la richiesta appena richiamata, era necessaria per permettere a chi ha avuto il fegato di proporla, non per discutere affari politici d’interesse pubblico, cioè avviare un’indagine su quanto dichiarato, ma per soddisfare un uso, (sia pur tecnicamente legittimo e da non sottovalutare), strettamente personale, vale a dire per scrivere un esposto da girare al locale ufficio tecnico ed alla polizia municipale, utile esclusivamente a far rimuovere della legna che un altro concittadino frequentemente pone in prossimità di casa di chi è arrivato lì da poco, ma pensa di comandare da sempre.
Chiedere scusa al mondo per aver registrata una simile bassezza, è un gesto di cortesia e sensibilità che questo giornale offre ai suoi pazienti e si spera costanti quattro lettori, ma è obbligo in tutti i sensi del giornalista registrare quanto accade e quindi non glie ne si può fare una colpa, quando questo arriva a presentare l’inferno, parte della vita di ognuno, valida alla stessa stregua di purgatorio e paradiso.
In conclusione, non è interesse di questa ‘voce’ indagare su chi ha ragione in tal senso; ciò che riguarda chi scrive, è la soddisfazione profonda e goduta nel sapere che la savana proposta e l’ultima volta riassunta come detto sopra nel suo squallore, è teatro di sfida al limite dell’animalesco fra gente che non ha nulla di umano.
se poi chi legge è masochista? Goda di quest’ulteriore azzeccato Azzardo!
Scrivere Ancora Una Puntata? Sarebbe Come Sparare Sulla Croce Rossa!