Di Monica Surace
Neanche con l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 lo spaccio e l’assunzione di sostanze stupefacenti si sono fermati, neanche allentati. In Molise, a Campobasso, il fenomeno resta vivo e vegeto e l’operazione di questa mattina nell’area matesina, condotta da uomini dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Distrettuale Antimafia, ne è la testimonianza. Arresti e sequestri ed organizzazioni criminose, che continuano a svolgere le loro illecite attività in regione, devono preoccupare tutte le comunità del territorio.
“La droga è degrado, è morte – ha sempre sostenuto la consigliera comunale della Lega, Maria Domenica D’Alessandro – È una manifestazione di debolezza. E la nostra città, Campobasso, non è esente da traffici e assunzioni di stupefacenti. È frequente trovare siringhe usate da tossicodipendenti ed abbandonate in aiuole, è facile sentire di ragazzi che fumano marijuana o di altri che assumono cocaina. Troppi coloro finiti nel tunnel della dipendenza senza uscirne più. Da tempo ormai – ha continuato l’esponente di centrodestra – mi occupo di questa problematica. Lo faccio insieme ad altri colleghi in sinergia con l’Ordine degli Avvocati di Campobasso e la Procura della Repubblica del nostro Tribunale. Non è più ammissibile che ci siano giovanissimi coinvolti in vortici che generano danni irreparabili per la loro salute. Il mercato si amplia e crescono i reati perpetrati per procurarsi il denaro necessario all’acquisto delle dosi. Per tutto questo e tanto altro ho deciso di presentare un ordine del giorno, condiviso dai colleghi Pascale e Tramontano, in occasione del prossimo Consiglio Comunale che si svolgerà nella giornata di domani. L’Assise di palazzo san Giorgio non può sottovalutare la questione e deve impegnarsi in una attività collettiva e continuativa, per una azione educativa e costruttiva che, oltre a dare un duro colpo al fenomeno, sostenga le famiglie coinvolte e gli stessi assuntori allontanandoli da atti distruttivi”.
La consigliera D’Alessandro chiede alle Istituzioni specifici protocolli e la promozione di un Dipartimento per le politiche antidroga efficiente. Sollecita un maggiore monitoraggio sul territorio e di entrare nelle scuole e nel mondo sportivo per discutere del problema e lanciare messaggi mirati.
“Non sarà facile debellare un problema dalle radici così profonde – ha concluso l’esponente di opposizione – ma non combattere significa accettare la sconfitta di un male che non lascia scampo”.