Di Maria Domenica D’Alessandro
Servono Responsabilità E Tutela Dei Cittadini A Tutti I Costi
Dopo le dure polemiche che si sono scatenate a seguito del funerale rom e del rapido aumento dei contagi da Covid-19, il comportamento del sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, risulta essere fuori luogo ed immaturo”: un sindaco che si focalizza sulla denuncia delle altre Istituzioni per limitare i danni delle proprie responsabilità e tentare di frenare in questo modo le critiche e la rabbia dei cittadini offre un modello di politica sedentaria e obsoleta. Inevitabilmente, vengono alla mente gli esempi di tanti sindaci italiani che si sono assicurati personalmente che i propri concittadini rispettassero le misure restrittive legate all’emergenza sanitaria in corso, che hanno controllato nei comuni più piccoli chi circolasse, – (NDR: non si parla di Gambatesa), – che hanno distribuito mascherine, che hanno cercato di confortare la comunità, che non hanno ceduto neanche un attimo di fronte al virus. Il ruolo di un sindaco, in particolare in momenti difficili come questo, si deve basare soprattutto sulla fiducia che, in media, non trova corrispondenza in altre cariche pubbliche di estrazione politica. Nessuna dinamica territoriale va tralasciata. Tutto deve, sempre e comunque, essere tenuto sotto controllo. È così che si governa una città. Servono concretezza, polso fermo ed in alcuni casi pure duro, e consapevolezza. Elementi fondamentali nella gestione di un territorio fortemente in crisi e che, si spera presto, dovrà rinascere lasciando alle spalle macerie economiche e psicologiche. Servirà una vera guida per rivedere, inoltre, l’attuale governo della salute. Di tutto questo e di tanto altro di più dovrà rendersi conto il sindaco Gravina se vuol continuare ad occuparsi della città di Campobasso.