Di Vittorio Venditti
L'”Ingenuità” Delle Imprese Gambatesane
Oggi, nel rispetto della routine ed attenendomi al “rimprovero” di essermi arrugginito in fatto di polemica, da te ricevuto ieri sera al bar, ti parlerò di qualcosa di cui si sà, ma poco si parla.
Il sottotitolo ti dovrebbe far presagire il tema, per cui vado direttamente al dunque.
Nella lotteria di cui sono stati estratti i premi lo scorso due gennaio, diverse piccole imprese di Gambatesa, chi più chi meno, hanno contribuito, mettendo a disposizione proprio i premi assegnati.
In famiglia, la fortuna ci ha baciati in due, permettendoci di acquisire il trentottesimo ed il cinquantanovesimo dei premi in palio.
Non che ne avessimo bisogno, ma ringrazio Dio anche per quanto vinto, visto che si è trattato di cibo che, a differenza di tanti “consumisti”, io apprezzo sempre e comunque.
Qual’è allora il problema?
Sta nel fatto che, a differenza di quanto accadrebbe nella cosidetta “Padania” e nel nord in genere, qui da noi si pensa ancora alla lotteria come a qualcosa cui contribuire in modo leggero, magari dando fondi di magazzino, o materiale di seconda scelta, senza pensare alla lotteria stessa come ad un veicolo pubblicitario da cui trarre vantaggio a costo quasi zero, prezzo, il più delle volte, detraibile dalle tasse.
Questa riflessione, mi è venuta assaggiando il premio, e trovandone il gusto simile al cibo che, secondo gli antichi dettami, andava somministrato ai galeotti.
Mi spiego meglio:
Assaggiando qualche tarallo, l’ho trovato costituito esclusivamente dagl’ingredienti fondamentali: farina ed acqua, senza segni tangibili di altro condimento.
Mi domando e ti domando:
Che figura avrebbe fatto il nostro imprenditore se quanto vinto da me fosse finito nelle mani di gente non gambatesana?
E di riflesso:
Che figura avrebbe fatta la stessa Gambatesa?
Ieri, ti ho parlato di una valida proposta espressa in un nostro discorso da bar da Luca Valente, nella quale si propone di costituire stand per pubblicizzare le varietà culinarie di Gambatesa!
Se Questi sono i presupposti, quale, secondo la tua intelligenza, potrà essere l’inesorabile risultato?