I Principi
20 Luglio 2012
EQUITAZIONE: Gimkana Western
20 Luglio 2012
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Quirinale

Di Vittorio Venditti

Ma Quanto Ci Costi!

Restando a sparlare dei poteri forti d’Italia, oggi vorrei occuparmi di Re Giorgio I, non per la diatriba messa in atto contro i giudici di Palermo, (lo farò a tempo debito), ma per le paternali che un giorno sì e l’altro pure, il Nostro espettora ed impone a noi italiettani, acquisendo gratifiche da chi, fesso, non si rende conto di esser preso in giro.

Quest’articolo, A noi chiede sacrifici, ma il Quirinale ci costa quattro volte Buckingham Palace | Qelsi, la dice lunga sulla napoletanità di Napolitano, un uomo che, venuto dal partito comunista italiano, (che ricordo come antagonista di chi, non fosse altro che per inerzia, ci “guidava”, lasciandoci le briciole della propria tavola), ha dimostrato e dimostra ancora tutto il suo essere comunista, con il costringerci a fare sacrifici lacrime e sangue, mentre lui, imperterrito, continua a mangiare, ma da solo, da buon comunista per l’appunto.

Come sai, io diffido di quell’uomo, non considerandolo affatto il mio presidente ed attendendo che passi anche per lui il tempo della gloria.
Alla luce di quanto leggo però, non posso non sentirmi autorizzato ad estendere anche su di lui, la “benedizione” impartita ieri ai suoi sottoposti, quei giudici dei quale è capo, quei giudici che pare si stiano ammutinando, per creare così il presupposto per un mio sano divertimento, teso all’applicazione del detto del grande Totò, detto che recita testualmente:
“Chissà questo stupido dove vuole arrivare!”.

Sempre attenendomi al grande Totò e rimanendo nello stesso spettacolo, non fosse altro che per evitare di reagire, (almeno per ora), provo ad immedesimarmi nel personaggio che, come accade oggi per noi italiettani, prendeva schiaffone dopo schiaffone senza minimamente ribellarsi, con il disappunto dell’interlocutore che alla fine sbotta:
“Ma tu, tu, perché non hai reagito?”
E Totò:
“E che me frega a me! Che so Pasquale io?”…

Sì, proprio per non reagire mettendo in pratica quanto esposto in maniera sublime sempre dal grande Principe nella famosa poesia “A Livella”, trasponendo però su questa terra la morale proposta, morale che è già presente nella Costituzione, da me tante volte richiamata, ed in primis dallo stesso soggetto che ci fa le paternali mai rispettata, almeno nell’applicazione di quell’articolo tre, documento che dice chiaramente che di fronte alla Legge siamo tutti uguali, ma che a quanto pare, permette ad alcuni di essere un po’ più “uguali” degli altri, almeno dal punto di vista dell’acquisizione dei privilegi.

Tutta questa storia, se fosse applicata in maniera corretta, mi starebbe pure bene, atteso che io sarei in grado di essere più “uguale” anche di loro, nel campo dell’acquisizione di ciò che non mi appartiene.
Ciò che non mi sta assolutamente bene, consiste nel fatto che questi pagliacci, ancora credono di abbindolarci con il loro predicare bene per poi razzolare male.
Come scritto tante volte su quest’inutile sito, abbiate il coraggio di essere Uomini, combattendo ad armi pari con il resto di noi italiettani!

Vediamo poi, chi è più capace!
Vediamo poi, fino a che punto voi, stupidi ed inutili parassiti, potrete competere con chi, per necessità è in grado di aguzzare l’Ingegno, ottenendo i migliori risultati, utili quantomeno a lasciarvi a guardare con gli occhi sgranati, cosa sa fare chi sa veramente Lavorare!

Al di là di tutto, una prima soddisfazione me la sto levando.
Ricorderai di quando scrissi dell’imbroglio perpetrato nel millenovecentoquarantasèi agli italiettani, a proposito del risultato del referendum monarchia/repubblica.

Ora abbiamo di nuovo il Re.
Un Re comunista, ma pur sempre un Re.
Un Re, simile per certi versi al Re che con quel referendum si è voluto allontanare dal potere.

Se leggi bene fra le righe infatti, puoi notare fra i due, la stessa voglia di approfittare del ruolo ricoperto per comportarsi con schettino parassitismo, alla faccia di chi lavora.

Se è vero che non si voleva più il Re precedente per questa ragione…
Per abbattere quello attuale e la sua “corte”:

Ci vuole un altro Referendum?
Magari condito con lo stesso Imbroglio?