Di Vincenzo Cimino
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
(Premessa E Sottotitolo), Di Vittorio Venditti
Quando Il Lavoro Manca
nel duemilaquattordici ed a seguire circa tre anni e mezzo dopo, da queste pagine si è scherzato, e neanche tanto, sull’Attendibilità Di Mamma RAI. Oggi, colpa dello spopolamento o del coronavirus, la mancanza di notizie più volte richiamata anche da chi scrive fa il resto: Si può leggere il tutto a seguire, documento proposto da chi, del giornalismo è Maestro, nulla a che vedere con chi presenta quanto citato, persona che ha ancora molto da imparare. Resta però chiara la limitatezza di servizi imposti a tutti da uno Stato sempre più lontano dall’offrirci quanto di meglio le nostre tasse imporrebbero.
Ci dobbiamo accontentare o è il caso di rimarcare l’inconveniente?
Buona Lettura.
Nella Trilogia del film Amici miei, viene spiegata la definizione di genio. Cos’è il genio? E’ fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione. Mi è venuta in mente allorquando mi sono imbattuto in un artista, tra i migliori che possiamo annoverare nel Molise, Flavio Brunetti. Architetto, fotografo, giornalista, chitarrista, un uomo del suo tempo che non ama i riflettori, ma esige rispetto. Ed eccolo Flavio: fiuta la notizia e clicca una foto che non ha bisogno di essere commentata. Un colpo d’autore. Impareggiabile. Per questo motivo, ricordo alla Tgr Molise che la norma sul diritto d’autore sancisce quanto segue: “Concretamente la Legge – il cui scopo principale è quello di difendere la creatività del fotografo, e non tanto o non solo la sua professionalità – riconosce al fotografo il pieno diritto di gestire le immagini da lui realizzate, come autore.
Vengono però distinte le immagini creative da quelle non creative.
Le immagini creative (cioè quelle nelle quali si ritrova una traccia interpretativa ad opera del fotografo) sono protette fino a 70 anni dalla morte dell’autore, ed è sempre obbligatoria la citazione del nome del fotografo. Le semplici fotografie, o foto non creative, sono invece protette per 20 anni dalla data di realizzazione, e la menzione del nome del fotografo è soggetta agli eventuali accordi fra le parti. In ogni caso, nel momento in cui il fotografo realizza le proprie immagini, è pienamente titolare di tutti i diritti, sia economici che morali. Pertanto, quando si utilizzano foto di professionisti, saccheggiando fb, o si pagano, o ne si chiede l’autorizzazione o per lo meno si cita l’autore. Ma forse è più facile stare seduti e fare i furbi. Come diceva il mio ex direttore Pino Saluppo: “Le notizie le devi raccogliere sul posto, contatto diretto, altrimenti fai l’impiegato e timbra il cartellino”.
Durante il servizio andato in onda, nessuna traccia dell’autore dello scatto.
Come consigliere dell’Ordine sono chiamato a ristabilire onore e decoro ad una professione dove sembra non ci siano più regole. Se le rispettiamo, andiamo avanti, altrimenti non ci lamentiamo.
Flavio, amico mio, non te la prendere, resti sempre il maestro, e la magra figura la fa sempre chi copia. Speriamo che nelle prossime edizioni si provveda a limitare i danni.