Comunicato Di Confprofessioni Molise
Un lavoro certosino quello condotto dall’Osservatorio di Confprofessioni nazionale che ha raccolto dati economici e sociali in un nuovo report condotto su base regionale, che va ad integrare il quarto Rapporto duemiladiciannove sulle libere professioni. Una fotografia della realtà professionale per orientare le scelte degli amministratori pubblici e consolidare i rapporti con le istituzioni del territorio, soprattutto a fronte dell’emergenza sanitaria in atto, di cui a pagarne le spese sono tanti liberi professionisti e lavoratori autonomi.
“L’approfondimento – come spiegato dal presidente di Confprofessioni Molise Riccardo Ricciardi – deve aiutare a rispondere alle esigenze dei ‘lavoratori indipendenti’. Il report evidenzia come nel Molise, tra il duemiladodici ed il duemilatredici, ci sia stata una importante riduzione di occupati e successivamente una leggera crescita. In linea generale, i numeri della regione sono al di sotto del dato nazionale. Quanto al tasso di disoccupazione, invece, dal duemilatredici al duemiladiciotto, rispetto al resto del Paese, si sono registrati segnali di riduzione per le fasce di età comprese tra i quarantacinque ed i cinquantaquattro anni. In aumento l’impiego di donne piuttosto che di uomini. Sul nostro territorio – ha aggiunto il vertice della confederazione – i liberi professionisti rappresentano il ventuno virgola tre per cento dei lavoratori indipendenti, quota minore rispetto all’aggregato nazionale. Eppure, proprio i liberi professionisti detengono un ruolo chiave nel processo di crescente e accelerata terziarizzazione. Il loro contributo si realizza anche in termini di creazione di lavoro dipendente. In Molise, tra l’altro, la quota di liberi professionisti con dipendenti presenta una netta crescita pari a +cinquantacinque virgola sette per cento nel periodo duemiladieci-duemiladiciassette. I settori di riferimento vanno dall’attività scientifica e tecnica, al commercio, finanza e immobiliare, fino all’assistenza sanitaria e ai servizi alle imprese e tempo libero. E sempre in regione, il sessantacinque per cento dei professionisti è occupato nelle attività professionali scientifiche e tecniche, settore che racchiude principalmente attività legali, di contabilità e di consulenza aziendale o architettura e ingegneria. Tuttavia, la maggior parte delle libere professioni richiede l’iscrizione ad ordini o albi, per cui è necessario quasi in assoluto il conseguimento della laurea”.