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Brevi Da Gambatesa

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Monotematica

Il Nuovo Municipio, del 9 luglio 2014

Tornano le ‘Brevi Da Gambatesa’, sia pur con un giorno di ritardo rispetto alla tradizione. Oggi riprendo in prima persona un argomento di portata nazionale e ne descrivo dei risvolti che facendo una breve indagine, ho scoperto non essere solo locali: parlo della distribuzione, quella statale, ufficializzata dalla locale delibera di giunta n 37, avente per oggetto “ORDINANZA DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE N. 658 DEL 30/03/2020. ADOZIONE DI MISURE URGENTI DI SOLIDARIETÀ ALIMENTARE.” che poi, a quanto pare, ‘alimentare’ solo non è.

“… Preso atto che, in virtù del riparto delle suddette risorse, al comune di Gambatesa è stata assegnata la somma di € 11.851,09; Dato atto che tali somme sono state oggetto di apposita deliberazione urgente di variazione di bilancio (G.C. n.35 del 30-03.2020); …”, il resto è cliccabile. A corredo della delibera trentasette, abbiamo la determina n 81 che ci comunica la logistica per tale distribuzione: “IMPEGNO DI SPESA PER STAMPA “BUONI SPESA” -EMERGENZA CORONAVIRUS COVID-19. (PAPER CENTER)”, documento che ci dà la cifra spesa alla bisogna, “… VISTO il preventivo di spesa della ditta Paper Center di Maria Domenica Del Buono, con sede a Casalvecchio di Puglia, c.f. 03912190711, acquisito al protocollo al n. 2608 del 03.04.2020, per un importo di € 160,00 + IVA 22 %, per la stampa e fornitura di n. 2.000 “buoni spesa” del valore di 5 euro cadauno, raggruppati in n. 200 blocchetti da 10 buoni, a colori, intestati e numerati con doppia copertina; …”, per un totale di centonovantacinque euro e venti centesimi. La spesa viene poi aggiornata e redistribuita dalla determina n 86, “EMERGENZA CORONAVIRUS – MISURE URGENTI DI SOLIDARIETÀ ALIMENTARE (BUONI SPESA).”, cosa che già ci spiega che si parla solo di acquisti di alimenti e non d’altro, come aggiunto nella delibera trentasette, dove si parla di ‘beni di prima necessità’: cosa si nasconde?

“… DATO ATTO, altresì, che alla data odierna, sono pervenute n. 6 manifestazioni di interesse ad accettare i suddetti buoni spesa da parte dei commercianti a fronte dell’avviso pubblicato in data 31/03/2020, di seguito elencati: …”. Quei ‘beni di prima necessità’ aggiunti, servono a giustificare la presenza fra i sei’ di un esercizio che tutto vende, tranne che generi alimentari?

E prima: “… DATO ATTO:
– che entro i termini di scadenza sono pervenute al protocollo comunale n. 56 istanze da parte dei cittadini;
– che sulla scorta dell’istruttoria condotta sulle istanze presentate, con la collaborazione dell’assistente sociale del P.S.Z., sono state ammesse n. 55 istanze, per un importo complessivo dei buoni di €. 8.300,00; …”, soldi che vanno a sottrarsi al ‘montepremi’ “… – di dare atto che la somma residua sarà riprogrammata e utilizzata per le medesime finalità secondo le indicazioni fornite dalla G.C. con successivo atto; …”, bontà loro! Ma andiamo per ordine:

Dunque, Abbiamo una somma iniziale di undicimilaottocentocinquantuno euro e nove centesimi, alla quale vanno sottratti centonovantacinque euro e venti centesimi ed ottomilatrecento euro, risultato, il ‘muinicipio’ dispone ancora di tremilatrecentocinquantacinque euro e ottantanove centesimi, di cui millesettecento euro, già caricati su pacchetti di buoni “… a colori, intestati e numerati con doppia copertina; …”, buoni che non è chiaro perché non sono stati consegnati agli intestatari, atteso che difficilmente potranno venir offerti ad altri, pena la violazione della privacy di chi nel frattempo verrà punito. Millesettecento euro sono ‘stampati’ ma all’appello mancano altri milleseicentocinquantacinque euro e ottantanove centesimi, questi sì, ‘riprogrammabili’ in sicurezza!

Il secondo punto è tragicomico e mi farebbe sganasciare dalle risate se non fosse estremamente serio e se vogliamo anche particolarmente offensivo: si parla della ricezione di cinquantasei domande, delle quali cinquantacinque accettate. Ne parlerò più dettagliatamente la prossima settimana a babbo morto, ma mi risulta da fonte sicura che nella maggior parte dei casi, non sono stati i cittadini a presentare le domande al ‘muinicipio’, ma in tema di ‘accesa muina’, sia stato quest’ultimo, quasi ad obbligare i cittadini medesimi a presentare le richieste in questione. Va aggiunto che chi mi ha forniti i dati e mi ha mostrati anche i buoni ricevuti, mi ha descritto dettagliatamente il come è venuto a sapere della cosa ed insieme ne abbiamo dedotto che forse conosciamo anche il nome della cinquantaseiesima candidatura, persona bloccata fuori Gambatesa e che per questo non ha potuto ‘partecipare’ al banchetto…

In testa ho parlato di risvolti non solo locali perché fonti più che attendibili mi hanno riferito che in un paese vicino, visto che quel danaro andava speso, sono stati ‘invogliati’ a far domanda in tal senso anche possessori di partite IVA et similia, come si dice, ‘all’italiana’, la qual cosa prefigura un voto di scambio più che palese, la qual cosa verrà trattata nuovamente a seguire, a proposito di quanto fa ‘Zia Mafia’ e viene considerato illegale.

Come vedete, “l’Italia s’è desta”, sempre con il solito modus vivendi che non cambia: tutti i ‘partecipanti’ partecipano, assumendo i ruoli più vari. La cosa che mi lascia soddisfatto però è sempre la stessa: i politicanti gambatesani restano i dilettanti che sono sempre stati e sempre saranno, atteso che pur di dimostrare di aver ricevuto un minimo d’attenzione, sono costretti anche per dar soldi, non loro, ma di tutti, ad andare a prendere i loro ‘polli’ casa per casa, ovvero strada per strada, atteso che in paese in questi giorni nelle case non viva nessuno, fra quei pochi rimasti nel borgo, gente che non s’infetta perché è costretta a stare distante anche più d’un metro da altri che è difficile reperire. Lo dice chi vorrebbero che rimanesse solo: poveracci! Se non fosse per la vostra cattiveria e perenne pochezza di spirito e non solo, mi muovereste a compatirvi, voi, realmente ed irrimediabilmente soli come cani, con tutto il rispetto per gli amici a quattro zampe!

In tutta questa manfrina, qualcosa a gambatesa manca: I fornai.
Eppure sono ‘partecipanti’!
Guardate l’elenco dei commercianti nella determina ottantasei…
O, per aggiustare tutto, per il ‘muinicipio’ il pane non è genere alimentare?

E Non Dite Che E’ Una Scelta Volontaria: Pecunia Non Olet!

E Per Oggi E’ Tutto.