Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Troppa Comodità Fa Male
Anche quest’anno, come ogni estate che si rispetti, torna di moda il problema “Cassonetti puzzolenti”.
Quest’anno, in via del Carminale di Sotto, (centro storico di Gambatesa), al danno si è aggiunta la beffa.
Infatti, da un paio di settimane, il cassonetto sito a metà di questa strada,
Viene fatto spostare giornalmente, perché coloro che se ne servono, volendo tenersi la comodità di buttare l’immondizia sotto casa, non ne gradiscono il rovescio della medaglia, consistente nella puzza che il cassonetto emana, puzza dovuta al clima torrido di questi giorni, nonché al vizio di questi abitanti, di conferire i propri rifiuti senza utilizzare gli appositi sacchetti.
Da dire che nella foto che ti ho proposto, (scattata come le successive ieri a mezzogiorno), è possibile notare che in assenza del cassonetto, i Nostri hanno lasciato l’immondizia direttamente per terra.
Ma dove sta quel cassonetto?
Stando alle disposizioni impartite dal tecnico municipale Domenico Giorgio, (a detta del Sindaco, “Responsabile del ramo”), il cassonetto non voluto, dovrebbe essere riposizionato nel punto che vedi in foto, vale a dire un paio di metri più avanti, se si va in direzione del Castello.
Mi dice però Donato, (lo spazzino collega del nostro fotografo di fiducia, nonché responsabile della raccolta dell’immondizia), che da circa una settimana, vale a dire da quando si è deciso di spostare il cassonetto, dal sito in cui fu posto una quindicina d’anni fa, ogni santissimo giorno gli viene chiesto di riposizionarlo, perché coloro che lo trovano vicino casa, non ne gradiscono la presenza.
Si è così deciso, senza dire nulla a nessuno, di spostare il cassonetto in questione in prossimità del vicolo primo di via San Nicola, praticamente sotto l’abitazione di mio fratello, e non troppo distante dalla mia, così, da lasciare a chi prima si serviva di quel cassonetto la relativa comodità d’azione, regalando però a noi i miasmi emanati dal cassonetto stesso.
Ferma restando la maleducazione di chi butta l’immondizia senza utilizzare gli appositi sacchetti, e rimarcato il fatto che ci sono persone, (ad esempio: Pasqualina, la mamma di Vittorio Panico), che lamentano l’allontanamento del cassonetto da casa loro, considerando che lo stesso cassonetto non è gradito presso casa propria da chi, da anni, lascia i propri rifiuti presso i cassonetti siti in corrispondenza dell’incrocio fra via San Nicola e via Dietro gli orti, domani, Tornato in sede il tecnico municipale, (responsabile del ramo), chiederò il ripristino dello stato precedente, o in subordine la rimozione definitiva del cassonetto oggetto del contendere.
In questo modo:
1°: Avrò risolto alla radice un problema che finora non mi toccava, senza colpo ferire per il mio vivere quotidiano;
2°: Avrò fatto un favore agli spazzini, che potranno così evitare di fare una fermata giornaliera per lo scarico di un cassonetto non più presente.
E dove si butterebbe poi l’immondizia?
Se le comodità non si sanno apprezzare, si dovrà aguzzare l’ingegno essendo meno pigri.
Io, da anni ormai, l’immondizia la conferisco come spiegato sopra, altri, più vicini al largo Castello, possono procedere andando a depositare i loro rifiuti presso i cassonetti in quella sede allocati.
Si tratta di farsi a piedi cento metri!
Certe “Comodità”, se si vogliono, bisogna anche pagarle in prima persona, senza agire nel solito modo italico, che comprende il prendersi il Meglio, lasciando agli altri lo Scomodo.
Infine, considerato che presso il municipio di Gambatesa, spesso chiedere qualcosa viene considerato “Imposizione”, (se la domanda viene dagli amici), “da non considerare), (se la richiesta viene da chi nulla vuole avere a che fare con quei “lavoratori”), considerando che la giustizia vera è quella partorita dalla propria mente e messa in atto con le proprie mani, visti i tempi necessari a risolvere il problema, considerato che chiederò quanto oggi esposto alla tua intelligenza, nella giornata di domani, a partire da mercoledì prossimo, qualora il cassonetto in questione non dovesse essere rimosso, provvederò io stesso a portarlo a largo castello, affiancandolo agli altri già presenti.
Ovviamente reagirò in malo modo nel caso a qualcuno dovesse rivenire la voglia di riportare il recipiente in questione nel punto in cui è sito oggi, punto abusivo e contrario alle nostre aspettative.