Di Marco Frosali
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
Ci Voleva Il CoronaVirus Per Far Venire Tutti I Nodi Al Pettine
Il Titanic-Italia, dopo aver galleggiato per venti anni nelle tempestose acque dell’Unione Europea sotto la guida dei vari governi Schettino, più o meno legittimi, che si sono susseguiti, ha cozzato contro l’infido scoglio del coronavirus e sta affondando drammaticamente negli ultimi giorni facendo venire a galla tutte le nefandezze che il popolo-passeggero ha dovuto subire in questo lasso di tempo: sprechi dei politici di turno con spese pazze e rimborsi elettorali, vitalizi ricchissimi, fondi utilizzati per il soccorso e l’accoglienza a bordo di migranti-clandestini che hanno portato più problemi (ordine pubblico e brutte figure) che benefici. Fondi che avrebbero dovuto essere utilizzati per riformare scuole e soprattutto ora la sanità, dove mancano posti letto e personale a causa dei numerosi tagli effettuati dai grandi comandanti, ai quali ora sarebbero tornati utili e dove, nonostante l’emergenza attuale, il povero personale continua a lavorare indefessamente ricevendo solo elogi ed encomi, ma con un contratto solo recentemente rinnovato dopo ben dodici anni.
Dopo il danno provocato, ecco che lo Schettino di turno ha il colpo di genio e pensa di beffare tutti i passeggeri del ponte di poppa ordinandogli di restare chiusi nelle loro cabine, ma se lo lascia sfuggire prima di poter mettere in pratica i suoi intenti provocando il panico a bordo: gente che fugge in gruppo da dritta a manca e da poppa a prua e viceversa, così che la nave continua ad inclinarsi e ad affondare anche sul piano economico.
Ma tanto a pagare tutto, come al solito, ci penserà esclusivamente il popolo-passeggero dapprima cornuto, venendo messo in punizione col decreto ‘Tutti a casa’ e costretto a rimanere asserragliato ognuno nella propria cabina e non muoversi, in seguito mazziato con le sicure tasse ed aumenti imposti per migliorare il già disastrato ‘buco’ nella fiancata, adducendo non precisati ordini dalla capitaneria di porto: “Ce lo chiede l’Europa”!