Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria, Marco Frosali E Stefano Venditti
(Video), Trasmesso Da “Il Silenzio Assordante”
E Da Qui Volentieri OFFENDIAMO!!!
Non sanno proprio come fermare chi li contesta in ogni modo: ultimamente, sembra che girino in Rete voci insistenti secondo le quali alcuni non meglio precisati politicanti locali, più o meno pubblici, più o meno sulla cresta dell’onda, pare che se la prendano per quanto parte da gambatesanews, (per altro, dopo aver anche più volte gratuitamente pubblicato il loro pensiero sulle pagine di gambatesaweb, per la serie: quando il porco è sazio, ribalta il trogolo), fucilate che evidentemente colpiscono nel segno e soprattutto al momento giusto.
Rimorsi di coscienza?
Siccome la cosa ‘stimola’, oggi torniamo a trattare della sanità molisana, anzi, per essere più ristretti e ‘stitici’ di quella campobassana in particolare, pur attingendo da un giornale più valido di questo, ma con sede a Termoli: Pronto soccorso, a Febbraio scade il termine per recepire il nuovo triage.
Commento di Marco:
“Cambiare tutto perchè nulla cambi”!
In questo caso, il gattopardo sarebbe bello poterlo utilizzare per sbranare cotanti ‘offesi’ che definire veri sciacalli mai in estinzione significa voler loro bene, senza nemmeno dare a questi comunque vostri concittadini, la possibilità di patire quanto accade nei pronto soccorso di tanti nosocomi perché rischieremmo fortemente di venir querelati per tutto il querelabile, (dal gattopardo, s’intende!), atteso che secondo il ‘pensiero’ di questi ‘signori’, la colpa non vada ascritta agli amministratori a tutti i livelli di tali lager, ma sia esclusivamente degli utenti che si arrogano il diritto di ammalarsi e di conseguenza di mettere in chiaro le condizioni nelle quali sono costretti ad agire medici, paramedici ed affini.
Dall’articolo preso come esempio, datato ventidue gennaio ultimo scorso, recuperiamo la nuova tabella che sostituisce i colori con dei numeri:
“N. 1 (ex cod. rosso) EMERGENZA – ACCESSO IMMEDIATO
N. 2 URGENZA – ENTRO 15 min.
N. 3 URGENZA DIFFERIBILE – ENTRO 60 min.
N. 4 URGENZA MINORE- ENTRO 120 min.
N. 5 NON URGENZA – ENTRO 240 min.”
Manca il numero sei che sostituisce il colore marrone, equivalente alla figura fatta da cotanta amministrazione ed il numero sette che corrisponde al nero, esatta ed inequivocabile espressione imposta al mondo dal risultato attualizzato dal colore precedentemente richiamato e dall’odore che ne deriva, sintesi eloquente del trattamento riservato a pazienti che ora come allora, patiscono quanto già riportato qui, scritto datato otto marzo, ma del duemiladodici, documento che invito per l’ennesima volta a rileggere per verificare quali sono stati gli epocali cambiamenti in tema di servizi sanitari pagati dai molisani ed assicurati a questi in otto anni di fervente modernizzazione.
Conclusione: senza tornare agli anni della preistoria, se consideriamo solo quant’è accaduto in provincia di campobasso in quest’ultimo quarto di secolo, diventa assolutamente chiara la necessità di aggiornare la tabella come proposto sopra, atteso che chi ha governati i lazzaretti dei quali stiamo trattando, vanti anche la qualifica di medico ed in qualità di dirigente primario, abbia sbandierata la sua “onestà” per ricevere il mandato parlamentare e poi onestamente ha lasciato il partito che lo ha eletto, tralasciando anche di mettere in seria luce i problemi trovati là dove il vostro aveva presi lauti stipendi… “… dal 1995 è direttore dell’ospedale regionale “A.Cardarelli” di Campobasso e dal luglio 2010 contemporaneamente direttore dell’ospedale “G.Vietri” di Larino. …”. Sì, lauti stipendi, poi aumentati in quel Senato della Repubblica dove il vostro, alacremente lavora per il bene di tutti noi molisani: “12ª Commissione permanente (Igiene e sanita’): Membro dal 21 giugno 2018”.
Siamo noi contribuenti, o signori, ad essere offesi e schifati dal vostro inconcludente ‘operare’!
Utilizzando la metrica del ‘Sommo Poeta’, adottata per redigere l’Inferno della Divina commedia:
Cosa dire a chi si offende in questi casi, come chiosa a quest’infernale commedia tout court?
STI CAZZI!!!!!!!
“E Quindi Uscimmo A Riveder Le Stelle”.
Non Per I Lancinanti Dolori ‘Offerti’ Da Cotanto ‘Servizio’…